La Commissione ha adottato il programma di lavoro per il 2025, che delinea l'ambizione di promuovere la competitività, rafforzare la sicurezza e migliorare la resilienza economica nell'UE. Il programma concretizza gli impegni illustrati negli orientamenti politici e nelle lettere di incarico inviate dalla presidente von der Leyen.

 

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek.

 

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek, sia su piattaforma web che su App.

Il progetto AI: algoritmi complessi ed efficace supervisione della protezione dei dati mira ad aiutare l'autorità per la protezione dei dati a rispondere alle domande su due aspetti: la valutazione dei bias nell'intelligenza artificiale attraverso strumenti e l'effettiva attuazione dei diritti degli interessati.

Il CEPD ha avviato il progetto nel contesto del programma Support Pool of Experts su richiesta dell'Autorità federale tedesca per la protezione dei dati (DPA). Progetto completato dall'esperto esterno Dr. Kris SHRISHAK nel marzo 2024.

 

Il moltiplicarsi di guerre e conflitti, l’incognita Trump e il rallentamento della crescita europea generano impatti sull’Italia e sulla percezione del futuro dei suoi cittadini nel 2025. Alla richiesta di definire con una parola l’anno che verrà, il 40% del campione sceglie “preoccupazione”. Tuttavia, emerge anche uno spirito di adattamento: “curiosità” (28%), “fiducia” (23%) e “ottimismo” (22%) si alternano a sentimenti negativi come “insicurezza” (25%) e “inquietudine” (21%). Il risultato è un Paese diviso, dove chi esprime aspettative positive (52%) supera di poco i pessimisti. Questo clima è più grigio rispetto a un anno fa, quando “serenità” e “accettazione” dominavano tra le risposte.

 

Il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale si pone l’obiettivo dichiarato di proteggere i valori europei e fare in modo che l’intelligenza artificiale sia una tecnologia antropocentrica e affidabile. Il fine ultimo quindi è quello di assicurare il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui la riservatezza dei dati personali occupa senza dubbio un ruolo di primo piano.

In una materia come l’intelligenza artificiale è molto importante avere un quadro giuridico di riferimento unitario e il più possibile omogeneo. Il rischio infatti sarebbe da un lato che i singoli Stati procedano ognuno per proprio conto dando origine a un sistema di tutele a macchia di leopardo; dall’altro si creerebbe un disincentivo a utilizzare questa tecnologia.

L' Ufficio europeo per l'intelligenza artificiale sta avviando questa consultazione multi-stakeholder sull'applicazione della definizione di sistema di intelligenza artificiale e sulle pratiche di intelligenza artificiale vietate stabilite nell'AI Act. Questa consultazione è rivolta a stakeholder di diverse categorie , tra cui fornitori e implementatori di sistemi di intelligenza artificiale come aziende, autorità (comprese le autorità pubbliche locali) e altre organizzazioni, istituti accademici e di ricerca, sindacati e altri rappresentanti dei lavoratori, organizzazioni della società civile, autorità di vigilanza pubblica e il pubblico in generale.

 

 
La Ue si è data, prima al mondo, un Regolamento sull’intelligenza artificiale. Ma come farlo rispettare? E come tutelare i diritti dei consumatori?  La prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale ha il marchio dell’Europa. Il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI ACT) “pone l’Unione europea all’avanguardia della regolazione di frontiera sui sistemi di intelligenza artificiale” (Consumerism 2024).
 

A Napoli il sesto appuntamento del “Tour dell’Educazione Finanziaria”, con la presentazione dei dati campani della nuova edizione dell’Edufin Index di Alleanza Assicurazioni - impresa socia di Consumers' Forum - compagnia del Gruppo di Generali Italia. Nella regione emerge un divario di genere più marcato rispetto alla media italiana soprattutto nella fascia 35-44 anni.

Consumers' Forum, che è nel comitato scientifico di Edufin Index, rappresentato dal Presidente Furio Truzzi, ha partecipato con il Segretario Generale Sara Bitetti, intervenendo alla tappa napoletana del tour sull'educazione finanziaria di Alleanza Assicurazioni, con focus sull'empowerment femminile.
 

Il Consiglio ha adottato il suo mandato negoziale su un pacchetto di misure volto ad adeguare il quadro per la risoluzione alternativa delle controversie (ADR) alle sfide del mondo digitale. Molti consumatori che si trovano ad affrontare una controversia con un'impresa si rifiutano di avviare contenziosi a causa dell'esiguità delle somme in questione, della lunghezza delle procedure o della mancanza di fiducia nella possibilità di trovare una soluzione soddisfacente. I meccanismi ADR consentono ai consumatori di risolvere le controversie con le imprese prima di adire un organo giurisdizionale.

DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio

 

Consumers’ Forum è iscritto presso il Ministero della Giustizia, nell’elenco degli Enti di formazione abilitati a svolgere l’attività di formazione dei mediatori, di cui all’art.17 del d.m. 18 ottobre 2010 n°180, con il n° 203.

 

Consumers’ Forum è autorizzato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti allo svolgimento dell'attività di formazione professionale continua per i giornalisti, dal 15 maggio 2024 per la durata di tre anni, come da parere favorevole reso dal Ministero della Giustizia con nota prot. n. m_dg.DAG.16/04/2024.0081717.U