A Bari il settimo appuntamento del “Tour dell’Educazione Finanziaria”, con la presentazione dei dati pugliesi della nuova edizione dell’Edufin Index di Alleanza Assicurazioni*. Nella regione emerge un divario di genere più marcato rispetto alla media italiana soprattutto nella fascia 35-44 anni.
Consumers' Forum, che è nel comitato scientifico di Edufin Index, rappresentato dal Presidente Furio Truzzi, ha partecipato con il Segretario Generale Sara Bitetti, intervenendo alla tappa pugliese del tour sull'educazione finanziaria di Alleanza Assicurazioni, con focus sull'empowerment femminile.
Così Sara Bitetti Segretario generale di Consumers' Forum: "Il rapporto di quest'anno ha confermato una insufficiente preparazione degli italiani e delle italiane sui temi dell’educazione finanziaria e assicurativa. In particolare, lo studio ha fatto emergere due categorie di soggetti vulnerabili: i giovani e le donne. La questione richiede interventi strutturali che consentano di colmare le carenze del sistema e abbattere gli stereotipi."
Continua Bitetti: "A proposito di stereotipi, da una recente indagine di Consumers' Forum, svolta in collaborazione con Ipsos Italia, è emerso che i media hanno il potere di creare o alimentare stereotipi e narrazioni. Ad oggi, per esempio, continuano a rimanere stabili le rappresentazioni stereotipate femminili nelle produzioni cinematografiche e televisive. La percezione è ancora in larga parte quella di una donna che si occupa prevalentemente della cura della casa e della famiglia, mentre il ruolo del professionista nell'imprenditoria, finanza o economia, è ancora affidato agli uomini."
Infine Bitetti: "Iniziative come questa di Alleanza hanno il pregio di arrivare sul territorio con lo scopo di fare emergere le buone pratiche per tentare di costruire una rete a supporto delle fasce vulnerabili. Siamo felici di contribuire alla diffusione della cultura finanziaria insieme al Socio Alleanza e diamo idealmente appuntamento alla prossima edizione del tour di Edufin Index."
Bari. Il livello di educazione finanziaria in Puglia (53) è più basso della media nazionale, che non raggiunge comunque la sufficienza, e in linea con la media del Sud Italia. A certificarlo è la nuova edizione dell’Edufin Index 2024, l’Osservatorio sulla consapevolezza e i comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, promosso da Alleanza Assicurazioni insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, School of Management. Oggi, a Bari, si è svolta la tappa conclusiva del “Tour dell’Educazione Finanziaria” per il 2024 lanciato da Alleanza Assicurazioni, compagnia del Gruppo Generali, presente in Puglia con 28 agenzie, 28 agenti e oltre 900 collaboratori. Un’iniziativa in sette tappe realizzata con la collaborazione delle istituzioni locali e il coinvolgimento attivo delle consulenti e dei consulenti della compagnia, per migliorare il livello di educazione finanziaria e assicurativa degli italiani.
Nell’occasione, presso lo Spazio Murat, Alleanza Assicurazioni ha promosso un dibattito su educazione finanziaria, empowerment al femminile e alfabetizzazione giovanile introdotto dal saluto istituzionale di Elisabetta Vaccarella, assessore alla giustizia e al benessere sociale e ai diritti civili del Comune di Bari e Mauro Romano, professore ordinario di Economia aziendale, dipartimento di Economia e finanza degli Università degli Studi di Bari. Moderati dalla giornalista e scrittrice Annalisa Monfreda, sono intervenuti: Marina Montepilli e Alessandra Grimoldi rispettivamente HR Director e Responsabile Communication & Content Marketing di Alleanza Assicurazioni, Fabrizio Baldassarre, professore associato di Economia e gestione delle imprese, dipartimento di Economia, management e diritto dell'impresa, Università degli Studi di Bari, M. Laura Minoia, proprietaria dell’azienda agricola Minoiae Sara Bitetti, segretario generale di Consumers' Forum.
In Puglia, secondo l’Edufin Index 2024[1] l’alfabetizzazione finanziaria è inferiore di tre punti rispetto alla media nazionale (53 vs 56) ma allineata alla media del Sud Italia e delle Isole (53). In nessuna regione italiana il livello di educazione finanziaria raggiunge la sufficienza (60), ma in tutto il Sud Italia il gap è più evidente. In Puglia la consapevolezza riguardo ai temi finanziari e assicurativi (awareness index) è significativamente inferiore rispetto alla media italiana (50 vs 54), mentre risultano più attenti i comportamenti (behavioural index) (56 vs 57). Per quanto riguarda la disuguaglianza di genere, la Puglia registra un gap leggermente più ampio rispetto alla media nazionale: 6 punti rispetto ai 5 registrati a livello italiano. Nel dettaglio, per le donne pugliesi l’Edufin Index si ferma a 49, valore tra i più bassi in Italia, rispetto al 55 degli uomini (in Italia, donne 53 vs uomini 58).
La disparità di genere si osserva in tutte le generazioni, ma il divario maggiore tra donne e uomini si rileva nella fascia 35-44 anni con ben 9 punti di differenza. Le giovani donne nella fascia di età 18-34 anni sono le meno preparate: il loro livello di Edufin Index si ferma a 47.
Marina Montepilli, HR Director di Alleanza Assicurazioni ha dichiarato: “L’educazione finanziaria e assicurativa è un mezzo efficace per la promozione del benessere della persona e l’equità sociale. Per la donna, in particolare, l’educazione finanziaria rappresenta uno strumento di emancipazione e di tutela: la gestione attiva e consapevole del denaro può aiutare le donne ad allontanarsi da situazioni di dipendenza e dalla cosiddetta violenza economica. Per questo motivo, in Alleanza Assicurazioni lavoriamo sull’inclusione e sull’equità per ridurre il gender gap, ma il nostro impegno si rivolge anche all’esterno, all’intera comunità femminile sia attraverso l’attività di consulenza finanziaria stessa sia attraverso progetti di alfabetizzazione finanziaria. In questo processo, le donne risultano doppiamente protagoniste: non solo come parte di popolazione da coinvolgere nell’allargamento delle competenze, ma anche come attrici attive nel diffondere l’informazione finanziaria”.
L’Edufin Index è un progetto che pone le basi per migliorare il livello di educazione finanziaria e assicurativa degli italiani. L’iniziativa rientra nel “Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa” di Alleanza, avviato nel 2020 e articolato in una serie di iniziative che in questi anni hanno registrato oltre 380.000 partecipanti a più di 6.200 eventi, suddivisi tra “Protection day”, “Investment day” e “Previdenza day”. Oltre agli eventi territoriali, il piano editoriale che ha coinvolto social media, radio e rubriche dedicate, ha permesso di raggiungere oltre 100 milioni di contatti solo nel 2023.
Edufin Index 2024, le principali evidenze
La ricerca, giunta alla terza edizione, ha indagato le conoscenze finanziarie e assicurative della popolazione, su un campione di 4.000 intervistati. L’Edufin Index rimane stabile rispetto all’anno precedente (56), ma servono ancora sforzi per raggiungere la soglia della sufficienza (60). Negli ultimi dodici mesi, in particolare, è aumentato di due punti percentuali il numero di persone che vivono una condizione di analfabetismo finanziario e assicurativo, salendo al 12% della popolazione e tornando ai livelli registrati nel 2022.
Secondo l’Osservatorio, dopo il significativo incremento di chi raggiungeva la sufficienza (+7%) registrato nel 2023, l'alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani si è stabilizzata nell'ultimo anno: oggi solo il 40% della popolazione raggiunge la sufficienza, rispetto al 41% del 2023. Nel dettaglio, secondo la ricerca i risultati migliori si registrano tra gli uomini, tra chi ha 45-64 anni e tra i residenti al Nord-Est mentre il gap geografico tra nord e sud si attesta intorno a 4 punti. Nel 2024 si conferma un gender gap intorno a 5 punti (uomini 58 vs donne 53): il ridotto interesse verso l’argomento, la poca autonomia decisionale e la bassa propensione a informarsi sono i principali fattori che spiegano la minore alfabetizzazione finanziaria assicurativa delle donne. Nel 2024 aumenta il gap generazionale che vede i giovanissimi (18-24) con punteggi di circa 7 punti inferiori a quelli degli adulti (35-64). In particolare, oggi, in confronto al passato, i genitori dedicano più tempo all’insegnamento finanziario verso i figli. Rispetto alle precedenti generazioni, infine, i giovani d’oggi cominciano a gestire prima il denaro, nonostante la maggior parte lo riceva solo nel momento del bisogno.
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*Alleanza Assicurazioni è Socio di Consumers' Forum
Alleanza Assicurazioni, una delle storiche compagnie assicurative italiane, fondata a Genova nel 1898 e oggi società del Gruppo Generali, rappresenta un modello unico di compagnia assicurativa sul mercato italiano, con una rete diretta proprietaria che si appoggia a 800 punti operativi, composta da 10mila consulenti assicurativi, di cui il 50% con meno di 40 anni e il 50% donne. L’indice di solvibilità è tra i più alti del mercato mentre i clienti sono pari a 1,9milioni con un tasso di fedeltà del 95%, anche in questo caso caratterizzati da un’età molto giovane: il 40% degli stessi ha meno di 45 anni. Nel 2023 la Compagnia ha raccolto €7miliardi di premi totali e ha al suo attivo €41miliardi di asset in gestione. Sotto il profilo della modernizzazione ha guadagnato il titolo di network assicurativo più digitalizzato in Europa.
[1] L’Edufin Index analizza due aspetti in una scala da 1 a 100: da un lato l’Awareness Index, cioè quanto gli italiani “sanno” e come si valutano (54 su 100), e dall’altro il Behavioural Index, cioè come si comportano e cosa “fanno” quando decidono delle proprie finanze (57 su 100).
Fondamentale la formazione per affrontare il cambiamento. La ricerca Consumerism 2024, dal titolo “Intelligenza Artificiale e protezione dei consumatori: il ruolo delle Autorities e Agenzie nazionali”, svolta da Consumers’ Forum in collaborazione con Università Roma Tre e illustrata oggi dal Professor Fabio Bassan Ordinario di Diritto dell’Unione Europea e dalla Professoressa Maddalena Rabitti Ordinario di Diritto dell’Economia ha analizzato l'applicazione del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI ACT, Regolamento 1689 pubblicato il 13 giugno 2024), in relazione al ruolo delle Autorità indipendenti e delle Agenzie nazionali, con focus sulla tutela del consumatore.
Se ne è discusso oggi nel corso della 19esima edizione del convegno annuale con le Authority italiane, dal titolo “Governance dell’AI e tutela dei consumatori. Il ruolo delle Autorità indipendenti”, organizzato da Consumers’ Forum, associazione indipendente composta da importanti Associazioni di Consumatori, Istituzioni, numerose Imprese Industriali e di servizi e loro Associazioni di categoria.
Con il Patrocinio del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti del MIMIT, aperto e moderato dal Presidente di Consumers’ Forum Furio Truzzi, con i saluti istituzionali di Massimo Bitonci Sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy e Presidente CNCU, si è riflettuto con Pasquale Stanzione Presidente Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, Giacomo Lasorella Presidente Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Mario Nobile Direttore generale Agenzia per l’Italia Digitale, Stefano Besseghini Presidente Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Nicola Zaccheo Presidente Autorità di Regolazione dei Trasporti, Roberto Rustichelli Presidente Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giuseppe Busia Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione, moderati da Enrico Pagliarini Giornalista di Radio24 e da Federico Formica Giornalista de La Repubblica.
Così il Presidente di Consumers’ Forum Furio Truzzi: “Auspico la promozione di comportamenti proattivi e la creazione di nuove figure di gestione dell'AI, attingendo da modelli di protezione dei consumatori che si sono rivelati vincenti. Mi riferisco in particolare a quanto disposto dal Regolamento Generale per la Protezione dei Dati GDPR e dal Codice del Consumo. Sottolineo l'importanza di prestare attenzione al professionista (nel caso dell'AI l'azienda utilizzatrice) e al consumatore (utilizzatore di ultima istanza) e non solo, come prevede attualmente il regolamento sull'AI, ai fornitori primari e ai distributori.“
Continua Truzzi: “Perché non prevedere, così come è stato fatto per la tutela della privacy, una precisa responsabilizzazione, una accountability dell'AI che sappia organizzare, superando ogni formalismo, un idoneo sistema documentale di gestione, che assicuri la conformità al regolamento e una esplicita motivazione delle scelte effettuate?"
E ancora Truzzi: “Perché non introdurre la figura del responsabile dell'AI, con il compito di mettere in atto misure tecniche e organizzative adeguate a soddisfare la conformità ai requisiti, alla gestione del rischio, alla governance dei dati e alla sorveglianza umana dell'AI? Infine, laddove siano utilizzati sistemi AI ad alto rischio, perché non prevedere l'AIPO (Artificial Intelligence Protection Officer)?“
Infine Truzzi: “La XIX edizione dell’appuntamento annuale con le Authority ha rappresentato un momento alto per affrontare il tema della collaborazione e del coordinamento tra Agenzie e Autorità. Tra chi, ai sensi dell'art. 70 del regolamento AI, viene chiamato a svolgere la funzione di autorità competente, sia questa di notifica o di vigilanza sul mercato dell'AI e chi, ai sensi dell'art. 77, eserciti poteri a tutela dei diritti fondamentali. Non è escluso che si renda necessaria una migliore definizione legislativa che aiuti anche normativamente questo modus operandi.”
Il video integrale dei lavori si trova sulla pagina You Tube di Consumers’ Forum
L’intelligenza artificiale promette di rivoluzionare società, economia, cultura, trasporti. Alcune applicazioni e sperimentazioni sono già in corso e innoveranno gestione del traffico, sicurezza, pianificazione ed esperienza di viaggio per viaggiatori e utenti. L’Europa si è data un regolamento, l’AI Act, che la pone all’avanguardia nel mondo nell’affrontare sfide e opportunità dell’intelligenza artificiale.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
Ma come la rivoluzione dell’IA può avere un impatto sulla mobilità e quali sono rischi e benefici per i consumatori quando si parla di intelligenza artificiale e trasporti?
Abbiamo raccolto il parere di Andrea Gibelli, presidente ASSTRA*.
L’intelligenza artificiale promette di rivoluzionare economia, società e quotidianità dei consumatori. E l’Europa si è dotata di un Regolamento sull’intelligenza artificiale, AI Act, che interviene a disciplinare i sistemi di intelligenza artificiale con regole armonizzate a livello europeo, una classificazione dei sistemi di IA basati sui profilo di rischio, il divieto delle pratiche di IA considerate inaccettabili e il richiamo a un’IA “antropocentrica e affidabile” che garantisca “un livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea”.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
Ma quanto ne sanno i consumatori? E qual può essere l’impatto dell’intelligenza artificiale su un settore cruciale quale quello dei trasporti?
Abbiamo sentito il parere di Carmelo Calì, Vice presidente e responsabile trasporti e turismo di Confconsumatori.*
L’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo sui trasporti. Esperienze di viaggio personalizzate, flussi di traffico, assistenza ai passeggeri, gestione dei sistemi di sicurezza, servizi integrati, fino ad arrivare alle possibilità della guida autonoma: sono tante le azioni offerte e sperimentate dall’intelligenza artificiale nei trasporti e, più in generale, nella gestione della mobilità. Anche in prospettiva di una maggiore sicurezza e sostenibilità dell’intero settore.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
Ma in che modo l’IA può rappresentare un vantaggio nel settore dei trasporti e della mobilità e quali sono vantaggi e rischi per i consumatori quando si parla di IA e mobilità?
Abbiamo sentito il parere di Massimiliano Garri, Chief Technology, Innovation ad Digital del Gruppo FS*.
L’intelligenza artificiale (IA) è diventata una componente centrale delle moderne società digitali, influenzando innumerevoli aspetti della nostra vita quotidiana. L’IA offre strumenti potenti per migliorare la sicurezza e la soddisfazione dei consumatori, ma pone anche nuove sfide normative che richiedono un’attenzione scrupolosa.
Ne abbiamo discusso con Carlo De Masi, presidente di Adiconsum.
L’intelligenza artificiale è una tecnologia recente ma già utilizzata anche nel sistema energetico, con benefici in tutti gli ambiti: la progettazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti, la gestione delle reti e dei consumi finali, la sicurezza e la sostenibilità ambientale.
Con Simone Nisi, Direttore Affari istituzionali di Edison*, abbiamo parlato della stretta connessione che esiste tra l’intelligenza artificiale e il settore dell’energia.
La legge sull'IA è il primo quadro giuridico globale in assoluto sull'IA a livello mondiale. L'obiettivo delle nuove norme è promuovere un'IA affidabile in Europa e nel resto del mondo, garantendo che i sistemi di IA rispettino i diritti fondamentali, la sicurezza e i principi etici e affrontando i rischi di modelli di IA molto potenti e di grande impatto.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale sta già avendo un impatto molto forte su molti settori, alcuni dei quali riguardano la vita quotidiana e le abitudini dei cittadini e dei consumatori.
Ma quali sono le principali sfide e opportunità che ne possono derivare? Lo abbiamo chiesto a Marco Cantamessa, Membro della Giunta esecutiva di Utilitalia* e Presidente del Gruppo CVA.
La prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale viene dall’Europa, che si è data l’AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale. La legislazione segue un approccio basato sul rischio: maggiore è il rischio di causare danni alla società, più severe saranno le regole. È il primo corpus legislativo del questo genere al mondo.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
Con il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, AI Act, l’Europa si è dotata della prima legislazione al mondo che disciplina l’intelligenza artificiale. Ci saranno limiti per l’uso dei sistemi di identificazione biometrica e divieti per quelle applicazioni di intelligenza artificiale che minacciano i diritti dei cittadini – no dunque a sistemi di credito sociale e all’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet per banche dati di riconoscimento facciale.
È la prima volta che un’istituzione regola in modo dettagliato l’intelligenza artificiale, attraverso la previsione di quattro livelli di pericolosità, fra i quali il rischio inaccettabile è attributo ai sistemi che rappresentano una minaccia per la sicurezza e i diritti delle persone.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
Consumers’ Forum è iscritto presso il Ministero della Giustizia, nell’elenco degli Enti di formazione abilitati a svolgere l’attività di formazione dei mediatori, di cui all’art.17 del d.m. 18 ottobre 2010 n°180, con il n° 203.
Consumers’ Forum è autorizzato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti allo svolgimento dell'attività di formazione professionale continua per i giornalisti, dal 15 maggio 2024 per la durata di tre anni, come da parere favorevole reso dal Ministero della Giustizia con nota prot. n. m_dg.DAG.16/04/2024.0081717.U