ASviS: “La politica italiana scelga la strada della sostenibilità, rafforzando l’integrazione dell’Unione europea e rivedendo il ddl sull’autonomia differenziata, che mina la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, in contrasto con la strategia approvata dal Governo, e rischia di aumentare le disuguaglianze”. 

Ancora una volta il Festival conferma l’impegno della società italiana per conseguire uno sviluppo sostenibile: oltre 1.200 le iniziative in Italia e nel mondo; 30 gli eventi organizzati dall’ASviS in 6 città; cinque milioni di persone raggiunte dalle dirette streaming con 10 milioni di impression e 1,3 milioni di visualizzazioni; sui social media oltre 80 milioni le impression con gli hashtag ufficiali.  L’ottavo Festival dello sviluppo sostenibile si è concluso alla Camera dei Deputati con la presentazione alla politica e alle istituzioni delle proposte dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), tra cui il “Manifesto per la nuova legislatura europea” e le raccomandazioni al Governo per prendere decisioni coerenti con l’Agenda 2030 sia a livello globale, in occasione del “Summit del Futuro” di settembre delle Nazioni Unite e della prossima riunione del G7, sia a livello nazionale, dove il cammino verso lo sviluppo sostenibile procede a rilento.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024 stato un grande successo, con oltre 1.200 iniziative organizzate su tutto il territorio nazionale e nelle sedi diplomatiche italiane in 23 Paesi. Trenta eventi sono stati organizzati direttamente dall’ASviS e dai suoi partner nel corso di sei tappe principali (Ivrea, Torino, Bologna, Milano, Palermo e Roma): trasmessi in diretta streaming, hanno raggiunto 5 milioni di persone, con 10 milioni di impression e 1,3 milioni di visualizzazioni. La campagna di sensibilizzazione sui social, all’insegna del messaggio “Guardiamo al futuro”, ha avuto oltre 80 milioni di impression con gli hashtag ufficiali. Lo spot del Festival, prodotto con l’Agenzia BAM con la voce di Fabio Volo, è stato trasmesso sui canali radio e tv Rai in collaborazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio. Tra il 7 e il 23 maggio, nell’arco di diciassette giorni, tanti quanti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, la manifestazione ha registrato la partecipazione di migliaia di relatori e relatrici. I concerti realizzati in collaborazione con Music Innovation Hub in tutte le tappe del Festival hanno avuto un pubblico di oltre 4mila persone. Le media partnership con Ansa e Rai hanno tra consentito la diffusione dei sei appuntamenti di “Voci sul futuro” e del podcast “L’elefante nella stanza - 10 notizie dal futuro dell’Africa”, realizzato
in collaborazione con Amref.

Consumers' Forum ha partecipato con l'evento "CONSUMERS' FORUM: 25 ANNI DI ANALISI, RICERCHE E FORMAZIONE PER UN CONSUMO RESPONSABILE E SOSTENIBILE" avvenuto mercoledì 15 maggio presso la Sala delle Bandiere della Rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo a Roma in Via IV Novembre 149, dalle h 14,30 alle h 18,30, in cui ha partecipato anche il Direttore Scientifico dell'ASviS Enrico Giovannini.

Consumers' Forum ha contribuito inoltre alla riflessione con la partecipazione all'appuntamento "Si fa presto a dire sostenibilità. Chi influenza gli influencer?" , che si è tenuto a Torino venerdì 10 maggio 2024, dalle h 13,45 alle h 16,30, presso il Salone Internazionale del Libro, Caffé letterario, Padiglione Oval.

I risultati dell’ottavo Festival dello Sviluppo Sostenibile dimostrano che una parte consistente della società italiana non solo condivide lo spirito dell’Agenda 2030 dell’Onu, ma si impegna quotidianamente per raggiugere i 17 Obiettivi dello sviluppo sostenibile e per guardare al futuro con la speranza di poterlo rendere migliore del presente - afferma la Presidente dell’ASviS, Marcella Mallen. – Le oltre mille iniziative promosse dalla società civile in Italia e nel mondo, il coinvolgimento di istituzioni, imprese, associazioni, scuole e università, oltre alle centinaia di migliaia di persone di tutte le età che hanno seguito gli eventi online, confermano quanto la cultura della sostenibilità sia generativa di significati e capace di fornire risposte adeguate ai bisogni delle persone, in un contesto segnato dalla crisi e dall’incertezza”.

Le riflessioni sulle politiche e le azioni necessarie per realizzare un futuro sostenibile sono state al centro degli eventi del Festival, partendo dal Rapporto di primavera dell’ASviS “Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050. Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile” presentato nella giornata di apertura a Ivrea. Grazie al coinvolgimento dei contributi degli oltre mille esperti che lavorano nei gruppi di lavoro dell’Alleanza e dei suggerimenti maturati durante gli eventi del Festival, l’ASviS ha elaborato numerose proposte, tra cui quelle riguardanti le politiche europee, sintetizzate nel documento “Le proposte dell’ASviS per la nuova legislatura europea 2024-2029” e articolate in sette tematiche su cui l’Unione europea può contribuire in modo decisivo all’attuazione dell’Agenda 2030.

Il risultato delle elezioni per il Parlamento europeo determinerà se e in che modo l’Unione europea perseguirà le ambiziose politiche per lo sviluppo sostenibile avviate nell’ultimo quinquennio - ha dichiarato il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini. - A tal fine, l'UE dovrebbe adottare, entro la fine di quest’anno, un ‘Piano per l’accelerazione trasformativa’ coerentemente con gli impegni sottoscritti nel corso del Summit dell’Onu del settembre 2023. Anche l’Italia deve fare altrettanto, realizzando quanto indicato dalla nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, ma per fare questo bisogna passare dalle parole ai fatti e smetterla di assumere decisioni contraddittorie che frenano la transizione ecologica, rallentano l’innovazione, aumentano le disuguaglianze e rendono ancora più complessa la già articolata governance delle politiche pubbliche. Da questo punto di vista, va ripensato profondamente il disegno di legge sull’autonomia differenziata, la cui approvazione renderebbe impossibile ogni coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, contraddicendo clamorosamente quanto approvato dal Governo solo nove mesi fa”.

All’evento, moderato da Maria Cuffaro, giornalista Rai, sono intervenuti: Padre Paolo Benanti, membro del “New Artificial Intelligence Advisory Board” delle Nazioni Unite; Eleonora Cogo, Esperta senior sulla finanza internazionale di ECCO; Enrico Giovannini, Direttore Scientifico dell’ASviS; Navid Hanif, Segretario Generale Aggiunto del Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite; Marcella Mallen, Presidente dell’ASviS; Giampiero Massolo, Presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale; Silvana Sciarra, Presidente emerita della Corte Costituzionale; Pierluigi Stefanini, Presidente dell’ASviS; Paolo Trancassini, Questore della Camera dei Deputati.  Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha inviato all’ASviS un messaggio che è stato letto nel corso dell’evento.

Come mostrato dal recente Rapporto di primavera dell’ASviS, l’accelerazione della transizione energetica può generare cambiamenti che beneficerebbero non solo la dimensione economica dello sviluppo sostenibile, ma anche quella sociale e ambientale, innescando un’innovazione sistemica che coinvolgerebbe a cascata i sistemi produttivi, il mondo della ricerca, l’occupazione, il welfare, il fisco, riducendo la povertà e le disuguaglianze - ha affermato il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini. – La società civile italiana, attraverso la partecipazione al Festival, esprime con forza la richiesta di un cambiamento che la politica e le istituzioni, nazionali ed europee, devono stimolare al massimo adottando scelte in linea con l’Agenda 2030. In particolare, occorre disegnare e promuovere una politica industriale europea in grado di fronteggiare la competizione globale e ridurre le disuguaglianze, anche territoriali: a tal fine, va ampliata la capacità fiscale europea per finanziare investimenti comuni, compresi quelli sociali”.

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