Alimentazione sicura per un'estate di salute: si chiama così il vademecum predisposto dal Ministero della Salute per invitare i cittadini a fare attenzione al consumo, alla conservazione e alla cottura degli alimenti in estate, quando il rischio di deterioramento dei prodotti diventa più elevato.

Cosa fare dunque? Nell'acquisto degli alimenti, intanto diffidare dei canali di distribuzione non convenzionali e dunque fare attenzione ai venditori improvvisati al mare o in montagna. Accortezza va usata in generale nei negozi quando si acquista il cibo: guardare le confezioni e verificare che gli alimenti che devono essere conservati a temperatura di refrigerazione/congelamento/surgelati siano mantenuti negli idonei banchi di vendita, evitare l'acquisto di confezioni rotte, verificare che acqua e bevande non siano esposte a fonti di calore. A casa è importante porre immediatamente i prodotti refrigerati o surgelati in frigo o nel freezer, facendo attenzione anche alla cura del frigo: occhio all'igiene e alla disposizione dei prodotti negli scomparti più appropriati (carne e pesce in quelli più freddi, latticini e uova a temperatura intermedia, ortofrutta anche nelle aree meno fredde).

Particolare attenzione, prosegue il decalogo del Ministero, va prestata se si cucina all'aperto. Come? Durante i picnic non bisogna impacchettare i cibi per picnic appena cotti o ancora caldi; è opportuno refrigerare gli alimenti da portare all'aperto per almeno 12 ore in frigorifero, anche panini o insalate già preparate; preparare il cibo in porzioni pronte per il consumo, in modo da evitare di dover manipolare le pietanze, magari in assenza di acqua per lavarsi le mani. Anche durante i barbecue va fatta attenzione: la cottura delle carni deve essere sempre accurata e non bisogna cuocere mai la carne ancora surgelata/congelata; evitare di lasciare i cibi all'aperto, cuocere in modo uniforme, usare prodotti naturali come combustibile. Per chi va alla scoperta della cucina in posti esotici, bisogna sbucciare la frutta, evitare di mangiare verdure crude e fare particolare attenzione all'acqua che si beve, mentre durante le escursioni non vanno mangiati bacche o frutti o funghi sconosciuti.

Alimenti irregolari, scaduti e di incerta provenienza sequestrati nell'ambito dell'operazione "Cibo Sicuro - Estate 2009" messa in atto dai carabinieri dei Nas di Roma. La maxi-operazione ha portato al sequestro di 600 tonnellate di alimenti scaduti o irregolari e in cattivo stato di conservazione, fra i quali 100 tonnellate di prodotti caseari che stavano per essere di nuovo lavorati e reimmessi sul mercato, nonché di 26 mila litri di latte di cui non si conosce la provenienza.

 

Diminuisce il clima di incertezza ma rimane la consapevolezza delle difficoltà esistenti. Di fronte alla crisi, c'è un diffuso atteggiamento di prudenza che si evidenzia nella previsione di risparmiare di più (46,2%) e di ridurre i consumi (25,8%). Nelle prospettive future si segnalano però alcuni spiragli di ripresa che potrebbero portare una modesta ma interessante (visti gli ultimi mesi) ripresa dei consumi dopo l'estate. È la fotografia che emerge dall'indagine Confcommercio-Censis sul "Clima di fiducia ed aspettative delle famiglie italiane".

Aumentano le famiglie che guardano al futuro con ottimismo (il 56,8% contro il 52,4% di gennaio) anche se quasi un terzo rimane pessimista. Il confronto fra il secondo semestre 2008 e il primo semestre 2009 evidenzia una sostanziale stagnazione delle spese delle famiglie italiane: in particolare, il 43,8% indica un aumento delle spese causato dall'aumento delle tariffe per le spese domestiche, il 43,3% afferma che la spesa è simile a quella dei sei mesi precedenti e quasi il 13% sostiene di aver ridotto le spese familiari. Il disagio maggiore si segnala al Centro e al Sud, fra le famiglie con figli e tra i monogenitori e fra le fasce più basse di reddito.

Segnali di disgelo emergono invece per i prossimi mesi: il 18,7% afferma che aumenterà le proprie spese, il 71,7% che le manterrà stabili, il 9,5% prevede una riduzione. Il Paese, afferma il rapporto, complessivamente ha retto all'inverno di crisi ma c'è ancora un diffuso "senso di smarrimento" che fa temere ulteriori effetti negativi sull'occupazione (42,9%) e un nuovo ridimensionamento della capacità di spesa delle famiglie (41,3%).

Si prospetta comunque una crescita dei consumi "interessante" se paragonata all'andamento degli ultimi mesi ma frenata dalla cautela che fa orientare le famiglie verso la previsione di un aumento delle capacità di risparmio, segnalata nel 46,2% dei casi, e di dover tagliare i consumi per il 25,8% dei casi. Allo stesso tempo, aumenta rispetto all'indagine precedente anche il numero di chi dichiara che non rinuncerà a nulla ma cercherà di spendere di meno (21,8%) e quella di chi afferma che lavorerà di più (10,1%).

 

E' stato nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, il nuovo Garante per la sorveglianza dei Prezzi. Il nuovo "Mister Prezzi" è Roberto Sambuco, 40 anni, dal gennaio scorso Capo Dipartimento del Ministero dello Sviluppo economico. Sambuco succede a Luigi Mastrobuono, che è stato Garante per la sorveglianza dei prezzi dal febbraio al giugno scorso, quando ha lasciato l'incarico in seguito alla nomina a Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico. Il primo Mister Prezzi è stato Antonio Lirosi.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Alpitour Spa con una multa di 300 mila euro per pratica commerciale scorretta: alla vigilia della partenza per pacchetti turistici "tutto compreso", veniva chiesto un aumento del prezzo già pattuito e parzialmente pagato dai clienti, motivato con l'aumento del costo del carburante aereo, ma con scarse o nulle informazioni sulle modalità di calcolo.

Il provvedimento è scaturito dalla segnalazione di Assoviaggi-Associazione Italiana Agenzie di Viaggi e Turismo nei confronti del comportamento di Alpitour che attraverso le Agenzie di viaggio richiedeva ai consumatori adeguamenti del costo dei pacchetti turistici "tutto compreso" motivati da aumenti del costo del carburante aereo (il cosiddetto fuel surcharge) senza che venissero fornite le modalità di calcolo per quantificare l'adeguamento né la documentazione giustificativa. Le risultanze istruttorie, informa l'Antitrust nell'odierno bollettino, "hanno ampiamente mostrato l'assoluta inadeguatezza sia dell'informativa fornita da Alpitour alla clientela in ordine alle modalità di calcolo delle periodiche richieste di fuel surcharge alla propria clientela, sia la sostanziale assenza di adeguata documentazione in merito ai costi sottesi a tali richieste".

ANCI e Conai hanno rinnovato per la terza volta consecutiva l'Accordo quadro ed i relativi Allegati Tecnici dei sei materiali di imballaggio. L'Accordo e' nato per dare impulso alla raccolta differenziata dei sei materiali di imballaggio: acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Ai Comuni che sottoscrivono le convenzioni, viene riconosciuto e garantito nel tempo un corrispettivo economico per i rifiuti di imballaggio raccolti e conferiti al Sistema Consortile, che ne garantisce l'avvio a riciclo.

''Siamo riusciti, non senza difficolta' - dichiara Filippo Bernocchi, delegato alle politiche ambientali per ANCI - ad arrivare alla fine di un percorso, in un momento di straordinaria criticita' del mercato del riciclo. Era importante definire un quadro complessivo che desse ai Comuni la certezza del ritiro di tutti gli imballaggi, anche oltre gli obblighi facenti carico al CONAI e della corresponsione dei corrispettivi, il cui ammontare totale per il 2009, secondo i dati dei Consorzi elaborati dall'ANCI, si incrementera' del 7,1%".

La crisi economica si fa sentire e cambia gli stili di vita delle famiglie: oltre 7 italiani su 10 cercano di diminuire i consumi di acqua, elettricità, gas e benzina e quasi la metà preferisce restare a casa invece che uscire e spendere soldi. Lo dice un'indagine Demos-Coop realizzata tra il 26 giugno e il 2 luglio 2009.

Negli ultimi mesi il 43,3% degli italiani si è sentito spesso preoccupato e il 40,4% stressato. Se poi si considerano le famiglie in cui qualcuno ha perso il lavoro o è andato in cassa integrazione, oppure le famiglie che hanno dovuto ricorrere ad un prestito, le preoccupazioni e lo stress aumentano in modo significativo. Bassa è la percentuale di chi si è sentito fortunato (22,1%); ma c'è comunque chi si è dichiarato soddisfatto (30,1%) o felice (40%). Dunque, in tempo di crisi economica, gli italiani si preoccupano, ma non perdono la felicità.

Fra gli italiani c'è stato un significativo cambio di abitudini, o meglio si è data priorità ad attività che prima erano messe più in secondo piano. Ad esempio, il 73,9% degli italiani ha cercato, molto più spesso rispetto al passato, di risparmiare sul consumo di acqua, elettricità, gas e benzina; il 43,3% ha rinunciato alle uscite per rimanere a casa, spendendo di meno. E questo è stato dovuto all'impatto della crisi che quindi ha portato tra gli italiani stili di vita un po' più parsimoniosi e modesti.

Quasi il 60% degli italiani ritiene che la crisi durerà ancora a lungo, almeno un anno. C'è un lieve miglioramento dell'atteggiamento verso il futuro, almeno verso le prospettive dell'economia nazionale, familiare, e dunque personale. Ma saranno i giovani a risentire di più di questa crisi: secondo il 65,2% degli intervistati il loro futuro sarà, dal punto di vista economico e sociale, peggiore di quello dei loro genitori.

I numeri dei buoni pasto sono alti: oltre due milioni di lavoratori che ne usufruiscono, circa 80mila i datori di lavoro che li utilizzano e oltre 100mila gli esercizi pubblici convenzionati; il fatturato generato dal mercato dei buoni pasto è di 2400 milioni di euro e l'incasso da ticket in un bar rappresenta un incasso variabile dal 20 all'80% del volume d'affari.

Cosa si può mangiare oggi con 5,29 euro? Di certo non si riesce a "pranzare", forse si riesce a comprare un panino, tramezzino o facaccina, con una bevanda. Il valore del buono pasto è rimasto fermo a 12 anni fa. E se, proprio in questo momento di crisi economica in cui i lavoratori dipendenti sono tra quelli che soffrono di più, si desse loro una mano, magari innalzando proprio il valore del buono pasto? Si darebbe, così, anche uno stimolo alla domanda, rispondendo alla crisi dei consumi e dando un sostegno ai redditi dei lavoratori che sono anche consumatori.

E' questa la proposta che arriva dalla Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, e dalla Anseb, Associazione nazionale società emettitrici buoni pasto, affiancate in questa iniziativa dalle Associazioni dei consumatori e dai sindacati. Secondo la Fipe "aumentare il valore esentasse del buono pasto è un'iniezione di liquidità sul mercato dei consumi".

Un aumento a 10 euro del buono pasto produrrebbe un risparmio complessivo di 44 milioni di euro di imposte sul reddito, pari a 212 euro a persona.

In bolletta l'energia elettrica va a meno 8% e il gas a meno 15,4% dall'inizio dell'anno. Ma pesa la dipendenza dal petrolio. E la bolletta è più cara per consumi elevati. Sono alcuni dei dati evidenziati nella Relazione annuale dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

Oltre un milione di famiglie ha già chiesto il bonus elettrico. Dall'inizio dell'anno le bollette di luce e gas sono in diminuzione. In generale, il 60% delle famiglie italiane (con bassi consumi di elettricità) paga bollette meno care rispetto alla media Ue, ma queste si alzano per consumi più elevate e per le imprese, per le quali la bolletta pesa più della media europea. Continuano a pesare la forte dipendenza dell'Italia dal petrolio - "le bollette gas ed elettricità per i consumatori italiani continuano ad essere molto esposte alle escursioni dei prezzi petroliferi" - insieme agli oneri di sistema e alla volatilità dei prezzi. E' quando sottolinea il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas Alessandro Ortis nella Relazione annuale.

"Dall'inizio dell'anno ad oggi il prezzo per l'energia elettrica è sceso dell'8%; quello del gas del 15,4%", ha sottolineato Ortis ricordando che l'Autorità ha adottato da tempo "meccanismi di aggiornamento trimestrale che attenuano gli effetti della eccessiva volatilità dei prezzi internazionali degli idrocarburi". In particolare, per quanto riguarda le bollette elettriche, questo l'andamento dei prezzi: "si può stimare che il 60% delle famiglie italiane, con consumi annui inferiori ai 2500 kWh, paghi per l'elettricità prezzi più bassi della media europea. Per altri, con consumi più elevati, restano le differenze già segnalate in passato, con scostamenti sfavorevoli anche superiori al 45%. Nello stesso periodo, le imprese italiane hanno pagato prezzi dell'energia elettrica più elevati rispetto alla media europea per tutte le classi di consumo, con scostamenti superiori al 25%". In tema gas, continua Ortis, i prezzi italiani "per la classe più bassa di consumo (cottura cibi e riscaldamento acqua), si sono collocati su livelli inferiori a quelli medi europei; per le classi più alte (utilizzo del gas anche per il riscaldamento), il prezzo è stato in linea con quello medio europeo, se calcolato al netto delle imposte, e superiore, se calcolato al lordo delle imposte (con uno scostamento del 15%)".

Sul bonus elettrico sono già più di un milione le domande richieste, fra le quali meno del 2% considerate non ammissibili, 380 mila in via di valutazione e più di 600 mila ammesse alla riduzione della bolletta.

Prosegue il processo di liberalizzazione specialmente nel settore elettrico dove, rileva il presidente dell'Autorità, "continua ad aumentare il numero di famiglie e piccole imprese che scelgono offerte sul mercato libero". Questo il bilancio tracciato: "In soli due anni di liberalizzazione, oltre 3 milioni e 200 mila consumatori hanno deciso di cambiare venditore: oltre 2 milioni di famiglie (il 7,1% del totale) e più di un milione e 200 mila piccole imprese (il 15,6% del totale). Il tasso di switching medio nazionale arriva così all'8,9%, un livello in linea con le migliori esperienze di altri Paesi europei". Segnali invece "meno positivi" nel settore del gas, dove a sette anni dall'apertura del mercato "meno del 7% dei clienti ha cambiato fornitore" con una percentuale che si riduce "a poco più del 4% per la clientela domestica".

Intanto, dal 2010, arriva gradualmente la tariffa "bioraria" nel settore domestico, che "consentirà - afferma Ortis - non solo una migliore allocazione dei costi ma soprattutto indurrà comportamenti più virtuosi ed efficienti, a beneficio di tutti i consumatori e dell'equità del sistema".

 

Dati dei clienti utilizzati per profilare le abitudini, conoscere le preferenze, analizzare le spese telefoniche: il Garante per la Privacy ha verificato una "impressionante attività di profilazione fatta dai gestori telefonici senza il consenso degli interessati". Per questo è intervenuto stabilendo che "da oggi in poi le società telefoniche dovranno attenersi a regole chiare e ben definite se vorranno utilizzare i dati dei clienti per attività di profilazione". È quanto afferma il Garante in una nota, annunciando di aver stabilito con un provvedimento generale che sarà pubblicato domani in Gazzetta Ufficiale le regole per un uso corretto dei dati personali per attività di profilazione nel campo delle telecomunicazioni. I gestori avranno tempo fino al 30 settembre per mettersi in regola.

Si semplifica la procedura con cui le banche possono tutelare i crediti propri e quelli della clientela nei confronti della Lehman Brothers. La procedura è il frutto di una ordinanza approvata dalla Corte Fallimentare degli Stati Uniti lo scorso 2 luglio, che stabilisce termini e modalità di insinuazione al passivo per quanto riguarda Lehman Brothers Holdings Inc. (LBHI), la holding americana del gruppo Lehman Brothers sottoposta alla procedura di crisi ex Chapter 11.

L'ordinanza è il frutto delle obiezioni che erano state sollevate a una precedente mozione di Lehman da parte di alcune banche italiane, per il tramite dello studio legale Allen&Overy e con il coordinamento dell'Abi. Il risultato? È stato definito "un nuovo testo di ordinanza, approvato dalla Corte Fallimentare USA il 2 luglio scorso, che consente - afferma l'Abi in una circolare - alle banche italiane di tutelare i crediti propri e della propria clientela, nei confronti delle società di Lehman sottoposte ai provvedimenti di crisi ex Chapter 11, sulla base di una procedura estremamente semplificata e con una tempistica assai più favorevole rispetto a quella del 24 agosto 2009 originariamente prevista".

In particolare, il termine ultimo per la presentazione della domanda di insinuazione al passivo (proof of claim) viene fissato:

  • al 2 novembre 2009 per i crediti relativi al possesso di strumenti finanziari emessi ovvero garantiti da Lehman Brothers Holdings Inc. e contenuti nella lista Lehman Brothers Securities. Accogliendo le istanze dell'Abi, è stata stabilita una procedura semplificata per la domanda di insinuazione che "dovrebbe consentire alle banche di predisporre un unico proof of claim, relativo sia ai crediti detenuti in proprio, sia per quanto riguarda quelli detenuti per conto della propria clientela".
  • al 22 settembre 2009 per tutti gli altri crediti per i quali sia richiesta una formale insinuazione al passivo, compresi quelli relativi a contratti derivati ovvero a garanzie.

"Una legge storica". Cosi' il ministro Claudio Scajola ha definito la Legge Sviluppo che ha ottenuto il via libera del Senato introducendo nel nostro ordinamento una serie di misure di contrasto alla crisi, riforme strutturali per aiutare il Paese e il sistema produttivo ad uscire dalle difficoltà avviando processi di competitività, modernizzazione ed efficienza che configureranno l'Italia del futuro.

La Legge si compone di 64 articoli e tocca diversi settori della vita economica del Paese: dalle norme per un maggiore sviluppo e competitività, alle norme che reintroducono il nucleare, alle norme a tutela dei consumatori. Ecco le riforme strutturali riguardanti più direttamente i consumatori introdotte dalla Legge Sviluppo.

ENERGIA. La nuova strategia energetica nazionale colma un vuoto di oltre vent'anni e affronta i nodi irrisolti, i veti e le contraddizioni della gestione dell'energia nel Paese. Si ritorna al nucleare, insomma. Entro 6 mesi dall'entrata in vifgore della legge il Governo disciplinerà: le modalità di localizzazione e le tipologie degli impianti; i sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare;le misure compensative da riconoscere alle popolazioni e alle imprese interessate; i requisiti per lo svolgimenti delle attività di costruzione. A riguardo il Ministro ha spiegato che "dal momento che i tempi indicati sono brevi, un gruppo di 10 esperti è già a lavoro e entro fine legislatura sarà posata la prima pietra della prima centrale". Scajola ha anche menzionato i modi per non far prevalere il fronte del no: "i siti nucleari saranno classificati come siti di interesse e sicurezza nazionale per cui, in caso di non condivisione, scatterebbe quanto previsto in questi casi dalla Costituzione ovvero il potere sostitutivo del Governo".

CONTRAFFAZIONE. Inasprite multe e pene che possono arrivare fino a 6 anni di carcere e 50.000 euro per le contraffazioni di tipo "sistematico". Vengono introdotte, inoltre, il reato di contraffazione agroalimentare; pene più severe per l'uso di false e fallaci indicazioni sull'origine o provenienza dei prodotti. Viene istituito il Consiglio Nazionale anti contraffazione.

CLASS ACTION. L'azione risarcitoria collettiva entra nel nostro ordinamento seppur dal 1 gennaio 2010 e in maniera irretroattiva. Dunque saranno esclusi i consumatori danneggiati dai vari crack finanziari.

POLIZZE PLURIENNALI. Le compagnie di assicurazioni potranno continuare a proporre, accanto ai contratti annuali, anche polizze pluriennali a fronte di condizioni più vantaggiose rispetto al contratto annuale. Cosicché il consumatore è libero di scegliere il contratto (di durata annuale o pluriennale) che maggiormente soddisfa le proprie esigenze.

PREZZO CARBURANTI. Sarà possibile conoscere il prezzo alla pompa praticato da ciascun gestore con un semplice 'click'. Tutto su www.sviluppoeconomico.gov.it

PIU' TRASPARENZA NEI SETTORI ENERGIA, TLC E COMPAGNIE MARITTIME. Il cittadino non sarà più 'ingannato' da offerte non chiare. Le compagnie devono indicare il prezzo effettivo delle tariffe proposte.

INCENTIVI PER CHI PASSA AL METANO O AL GPL. Sono estese a tutti gli autoveicoli le incentivazioni nella misura di 500 euro per le installazioni degli impianti a GPL e di 650 euro per le installazioni degli impianti a metano, mentre prima erano solo per gli autoveicoli di categoria «euro 0», «euro 1» ed «euro 2».

 

"La fiducia della clientela è perno di stabilità del sistema finanziario". Le disposizioni della nuova disciplina di trasparenza dei servizi bancari e finanziari della Banca d'Italia saranno emanate "entro questo mese". E sulla commissione di massimo scoperto le parole del Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi non potrebbero essere più chiare: "Ora le banche devono risolvere la questione alla radice; sostituiscano spontaneamente, una volta per tutte, le commissioni complesse e opache con commissioni ragionevoli sui fondi messi a disposizione; per il resto, si riconduca tutto all'applicazione trasparente dei tassi di interesse".

È quanto ha detto oggi Mario Draghi nel suo intervento all'Assemblea Annuale dell'Associazione Bancaria Italiana. "A partire dall'inizio del 2010 i tassi determinanti ai fini di prevenzione dell'usura includeranno tutti gli oneri accessori: la commissione di massimo scoperto se ancora esistente, le commitment fees, i compensi di mediazione, ogni altra spesa connessa con il finanziamento".

Credito e banche, remunerazione e management, riforma della vigilanza europea, norme antiriciclaggio: sono numerosi i temi affrontati nella sua relazione dal Governatore, che si è soffermato inoltre sulla protezione del cliente. "La crisi - ha detto - rafforza la necessità di continuare nell'azione per migliorare gli standard di correttezza e trasparenza nei rapporti con il pubblico; per dirimere in tempi rapidi le controversie tra gli intermediari e i clienti; per promuovere un uso più consapevole degli strumenti finanziari da parte dei risparmiatori e degli investitori". Draghi ha inoltre sottolineato che "la nuova disciplina di trasparenza dei servizi bancari e finanziari della Banca d'Italia si è profondamente evoluta rispetto al passato, vuole che il cliente disponga di informazioni semplici da capire, utili a valutare la convenienza delle operazioni che gli vengono proposte, la correttezza di chi gliele propone; richiede agli intermediari di adottare procedure interne che assicurino comportamenti corretti". Le disposizioni, ha annunciato, "verranno emanate entro questo mese". Il Governatore ha inoltre ricordato l'introduzione dell'Arbitro Bancario Finanziario, "il nuovo sistema per risolvere le controversie in materia di servizi bancari e finanziari".

 

Sono state rinnovate le cariche di Consumers' Forum. Il nuovo presidente è Sergio Veroli, già vicepresidente di Federconsumatori. Il nuovo vicepresidente è Giuseppe Rinaldi (Telecom Italia) e Giustino Trincia di Cittadinanzattiva è stato nominato segretario generale.

Approvato anche un ordine del giorno che impegna il direttivo a rivedere lo Statuto in modo da valorizzare il ruolo sul piano politico del segretario generale e di assicurare a Consumers' Forum una gestione collegiale. Secondo il presidente neoeletto Veroli e il segretario generale Trincia le nuove sfide per il futuro sono quelle di far avere un ruolo sempre più forte alla conciliazione paritetica nella soluzione del contenzioso con le aziende; proiettare sull'Europa un'esperienza unica come quella di Consumers' Forum e, infine, sviluppare una sempre maggiore attenzione per la qualità di prodotti e servizi e per la responsabilità sociale delle imprese.

 

Dal primo settembre sarà attivo un Fondo di garanzia di 30 milioni di euro per favorire il reinserimento lavorativo o l'attività imprenditoriale delle famiglie che abbiano perso ogni forma di reddito. Si tratta del programma nazionale di microcredito per le famiglie in difficoltà, frutto dell'accordo fra l'Associazione bancaria italiana (Abi) e la Conferenza episcopale italiana (Cei), le cui linee sono state illustrate a Bari. Gli incontri proseguiranno a Firenze, Reggio Calabria e Verona.

L'Accordo quadro Abi-Cei è volto a favorire l'erogazione di finanziamenti in favore delle famiglie numerose, o gravate da malattia o disabilità, che abbiano perso ogni forma di reddito e che abbiano un progetto per il reinserimento lavorativo o l'avvio di un'attività imprenditoriale, attraverso la garanzia di un fondo istituito dalla Cei stessa. Il Fondo, che ha una dotazione iniziale di 30 milioni di euro, potrà sviluppare finanziamenti fino a 180 milioni di euro.

I finanziamenti ammissibili alla garanzia, informa l'Abi in una nota, hanno un importo non superiore a 6 mila euro e vengono erogati in tranche successive pari a 500 euro mensili, ovvero secondo modalità concordate tra banca e cliente. Il finanziamento può essere esteso per un ulteriore anno, per un importo di ulteriori 6 mila euro previa valutazione da parte della banca. Il piano di rimborso del prestito decorre trascorsi 12 mesi dalla delibera e con una durata massima di 5 anni. E' previsto che a tale finanziamento si applichi un tasso annuo effettivo globale (Taeg) non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio (Tegm) sui prestiti personali, pubblicato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ai sensi della legge 108/1996.

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