In vigore dal 1° marzo, la nuova etichettatura rivede la classificazione in chiave energetica di lavastoviglie, lavatrici, frigoriferi, tv, display e dal primo settembre anche le lampadine. Entro il 2023 sarà estesa ad altri prodotti elettronici di uso comune. Ma ora chi fa acquisti rischia di confondersi. E’ arrivato il momento di cambiare. Dal primo marzo va in pensione la vecchia etichetta energetica, quella che troviamo sugli elettrodomestici e parte dell’elettronica di consumo, e viene sostituita da una nuova versione. Addio ad A+, A++ e A+++ e spazio alla scala decisa dalla Commissione europea che va dalla lettera G fino alla più virtuosa A.
Vale per cinque categorie: lavastoviglie, lavatrici, frigoriferi, tv, display e dal primo settembre anche per le lampadine. Ma nelle intenzioni dovrebbe essere il primo passo verso una trasformazione più ampia, o almeno così sperano in tanti. Comprenderà entro il 2023 altre quattordici tipologie di prodotti elettrici ed elettronici, incluse quelle fino ad ora rimaste fuori da ogni forma di censimento. Ed è proprio qui che si giocherà la vera partita.
Obsolescenza programmata, ecco cos'è l'indice di riparabilità
“La sfida dei prossimi due anni è estendere l’etichetta a tanti dispositivi di uso comune”, racconta Mélissa Zill da Bruxelles, voce di Ecos, l’unica organizzazione non governativa attiva nel campo delle standardizzazioni che si batte per politiche ambientali efficaci. “Stufe elettriche e aspirapolveri ad esempio, per motivi diversi, non sono mai rientrate negli apparecchi che dovevano averla. E noi stiamo facendo pressione affinché si arrivi perfino a smartphone e portatili. Per apparecchi del genere conterà più la riparabilità del consumo energetico, già di per sé scarso. Il ricambio continuo di dispositivi mobili, che non possono essere aggiustati o migliorati nel tempo, crea problemi enormi all’ambiente per i ritmi forsennati di produzione”. In effetti nel 2020, anno nero per i telefoni, sono stati comunque immessi sul mercato un miliardo 347 milioni di smartphone stando alla Gartner.