Truffe telefoniche segnalate dalla Polizia Postale. Squilli da numeri stranieri che, se richiamati, prosciugano il credito. Negli ultimi giorni abbiamo avuto numerose segnalazioni da parte di utenti che ricevono chiamate da numeri telefonici con prefisso estero, per lo più provenienti dalla Gran Bretagna e dalla Tunisia. Un solo squillo che incuriosisce chi lo riceve e lo induce a richiamare. È questo lo scopo dei criminali che , proprio grazie a questo, riescono a svuotare il conto telefonico del malcapitato ricaricando le carte di credito attivate per l’occasione. Il ‘costo’ della semplice telefonata, naturalmente senza risposta da parte di alcuno, può arrivare anche a 30 euro.
Ancora truffe telefoniche. A segnalarle è la Polizia Postale che invita a prestare la massima attenzione per non rischiare di vedersi azzerare il proprio credito telefonico. Ma vediamo in costa consiste la truffa che ultimamente sta danneggiando moltissimi utenti in tutta Italia. In pratica vi arriva uno squillo da un numero straniero al quale ovviamente non fate in tempo a rispondere. A questo punto arriva la truffa perché se provate a richiamare quel numero il vostro credito residuo verrà completamente prosciugato. La telefonata viene, infatti, automaticamente reindirizzata ad una linea a pagamento che vi costerà ben 1,50 euro al secondo. Pochi secondi ed il credito sparisce. Ma c’è di più. Se non avete una carta ricaricabile ma direttamente l’addebito sul conto corrente i truffatori riescono a risalire ai dati della vostra carta di credito o del vostro conto corrente con un danno facilmente immaginabile. Questi squilli vengono definiti Ping calls ed è una truffa già verificatasi lo scorso inverno per poi sparire. Ed ora la truffa è tornata a colpire mietendo già tantissime vittime. Molti sono stati spinti dalla curiosità ed hanno provato a ricontattare quel numero, altri lo hanno fatto perché forse attendevano una telefonata proprio da quel Paese e sono stati tratti facilmente in inganno. Dall’altra parte si sentono solo delle voci in sottofondo che hanno lo scopo di tenere le persone al telefono nel tentativo di capire cosa quelle voci stiano dicendo. Ma chi si nasconde dietro queste false chiamate? In realtà non vi sono delle persone fisiche ma dei software che compongono numeri telefonici a casa oppure attinti da rubriche telefoniche illegalmente acquistate su internet. Il prefisso dei numeri in questione è principalmente quello della Tunisia, ma anche della Moldavia, del Kosovo, della Bielorussia ed addirittura della Gran Bretagna. Ecco i prefissi finora segnalati ai quali prestare attenzione: +216 (Tunisia), +373 (Moldavia), 678 (Vanuatu, Sud Pacifico); +383 (Kosovo); +375 (Bielorussia); +371 (Lettonia); + 255 (Tanzania); + 44 (Gran Bretagna). La Polizia Postale ha precisato che, in genere, queste telefonate arrivano tra le 18.30 e le 20.30, giocando sul fatto che in quell’orario la maggior parte delle persone è più libera da impegni lavorativi ed ha quindi il tempo di richiamare. Il consiglio è quello di prestare sempre la massima attenzione prima di rispondere a telefonate provenienti da numeri non presenti nella nostra rubrica ed accertarsi che il prefisso sia italiano. Se così non fosse, non rispondere assolutamente e segnalare l’episodio alla Polizia di Stato.
Consigli:
Non richiamare il numero sconosciuto;
Non inviare messaggi;
Non aprire link inviati con SMS o “sistemi di messaggistica” collegati ai predetti numeri;
Bloccare il numero chiamante sconosciuto avente prefisso estero.