La Commissione annuncia l'avvio di un'indagine per capire come i dati personali vengono raccolti, usati e commercializzati dai due giganti del Web. La Commissione Europea ha avviato indagini preliminari sulle modalità di raccolta e di uso dei dati da parte di Google e Facebook. La procedura è partita con l’invio di questionari, precisa un portavoce dell’esecutivo Ue, e ha l’obiettivo di verificare «il modo in cui i dati vengono elaborati, usati e monetizzati», inclusa la commercializzazione a fine pubblicitari. L’annuncio non sorprende, e non tanto perché l’avvio dell’indagine era stato anticipato dal Financial Times, ma perché già tre anni fa la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager aveva annunciato che avrebbe «sorvegliato da vicino» le imprese che raccolgono e utilizzano dati personali. Vestager non solo è stata riconfermata come responsabile della Concorrenza, ma nella nuova Commissione Ue ha anche il ruolo di vicepresidente. E infatti diversi osservatori vedono nell’annuncio dell’avvio dell’indagine una chiara indicazione degli intenti della Commissione e in particolare della titolare della Concorrenza, che ha intrapreso proprio ieri il suo secondo mandato, che include nuove competenze per lo sviluppo della digitalizzazione.

Senza riciclo e smaltimento 5,3 milioni di tonnellate di spazzatura urbana Allarme per Roma e Sicilia. Il caso: gli elettrodomestici finiscono nei mercatini Gli impianti per rigenerare, riciclare e smaltire i rifiuti non bastano. E senza impianti non c' è solamente l'
allarmante fenomeno dei rifiuti tombati dalla malavita dei capannoni sfitti e degli incendi di spazzatura: c' è un aumento di
costi da dare la vertigine. Uno studio di Ref Ricerche dice che senza impianti le imprese italiane pagano 1,3 miliardi di
spese in più per smaltire gli scarti. Una ricerca voluta da Utilitalia (le aziende di servizi pubblici locali) dice che mancano
impianti per trattare, rigenerare o smaltire circa 2,1 milioni di tonnellate annue di spazzatura urbana e che circa 1,3
milioni di tonnellate sono esportate.

L’Autorità ha adottato un provvedimento cautelare nei confronti della società Oobs S.r.l.s. operante nel settore della vendita on line attraverso il sito shoppati.it. In particolare, l’operatore commercializza apparecchiature elettroniche secondo la modalità del c.d. buy and share in base alla quale i consumatori sono invitati ad acquistare i beni ad un prezzo particolarmente scontato, aderendo ad una specifica lista, e poi, per ottenere il bene prescelto, attendere che altri effettuino un analogo acquisto fino alla completa compensazione del prezzo.

Secondo l'Istat, per quanto attiene alle imprese, l'indice di fiducia migliora in tutti i comparti, a eccezione delle costruzioni. A ottobre cala la fiducia dei consumatori da 112,2 a 111,7, mentre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un contenuto aumento, da 98,6 a 99. Lo rileva l'Istat, precisando che la diminuzione dell'indice di fiducia dei consumatori sintetizza opinioni diversificate sulla situazione economica del paese e su quella personale: il clima economico è stimato in aumento da 127,1 a 128 mentre il clima personale passa da 107,8 a 105,4, riportandosi in linea con il livello di giugno 2019. Con riferimento alle valutazioni espresse dagli intervistati in base all'orizzonte temporale, sia il clima corrente sia quello futuro sono in calo (da 110 a 107,9 e da 116,8 a 116,4, rispettivamente).

Il Tar del Lazio ha annullato le multe da 3 e 1 milioni di euro comminate dall’Antitrust rispettivamente a Ryanair e Wizz Air per le nuove politiche dei prezzi sui bagagli. Il garante della concorrenza aveva multato le due compagnie in febbraio, per pratiche commerciali scorrette, sostenendo che con le nuove regole avevano ingannato il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto, “non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il bagaglio a mano grande”.

Tra chiavette e smartphone, la bussola di Abi e associazioni dei consumatori. Scende la franchigia in caso di acquisto non autorizzato: la quota a carico del cliente passa da 150 a 50 euro. Abi e associazioni dei consumatori provano a fare un po' di chiarezza nel mondo delle nuove norme che riguardano i pagamenti elettronici. Con una nota congiunta ricordano che dal 14 settembre è operativa in Italia la seconda direttiva europea sui servizi di pagamento, la cosiddetta PSD2, "che introduce una serie di novità con l'obiettivo di promuovere un mercato dei pagamenti ancora più innovativo, concorrenziale e sicuro per i cittadini" (LA GUIDA IN PDF). Nella vita di tutti i giorni dei consumatori, significa "rafforzare ulteriormente il processo di autenticazione e i fattori di sicurezza indispensabili per accedere al conto corrente e disporre transazioni online".

L’Autorità ha concluso tre procedimenti istruttori avviati nei confronti di società attive nel settore dell’e-commerce, irrogando sanzioni per un ammontare complessivo di 515mila euro. Le società coinvolte, operanti nella vendita online di apparecchiature elettroniche per telecomunicazioni e di altri componenti attraverso i rispettivi siti aziendali sono: Tecnotrade S.r.l.s. (www.tecnotradeshop.it.), sanzione € 65.000; HP Group S.r.l. (www.plazalo.com), sanzione € 200.000; Tiger Group S.r.l. (https://www.tigershop.it), sanzione € 250.000.

Il nuovo codice di condotta prevede che chi non ha onorato le rate perché non ha ricevuto la merce potrà segnalarlo nel registro dei cattivi pagatori. Con buone possibilità di ricevere comunque un nuovo prestito. I consumatori che hanno problemi a pagare le rate delle finanziarie hanno qualche diritto in più. Ad esempio chi non ha pagato perché non ha ricevuto la merce che aveva acquistato, potrà chiedere che questo venga annotato sul registro dei cattivi pagatori. L’informazione verrà letta da altre società di prestiti e potrà essere considerata come una esimente. Con diverse possibilità in più di poter ottenere di nuovo un finanziamento.

Far diventare il sabato (quando la maggioranza delle persone fa la spesa settimanale) il giorno dell’impegno per cambiare i modelli produttivi e le abitudini di consumo a favore di uno sviluppo sostenibile: questo l'obiettivo dei Saturdays for Future. L'ASviS invita tutte e tutti, a partire dalla rete dei suoi oltre 220 aderenti, a lavorare insieme in vista dell’appuntamento del 28 settembre 2019, il giorno successivo al prossimo sciopero globale degli studenti in difesa del clima e la prima tappa di un percorso verso una maggiore sostenibilità dei modelli di produzione e consumo.

L’acronimo come da tradizione è impossibile, ma gli obiettivi sono ambiziosi. La direttiva europea Psd2 diventa operativa a pieno titolo dal 14 settembre 2019 e porta con sé alcune novità per i servizi di pagamento nel mondo digitale. L’obiettivo della seconda Payment System directive (Psd2) emanata da Bruxelles è armonizzare le prassi all’interno dell’Unione; rendere più sicure le transazioni con l’autenticazione a due fattori per chi fa acquisti online (ma per ora la norma è slittata) e aprire le porte delle banche a soggetti terzi che, se autorizzati, potranno accedere ai dati degli istituti di credito europei per sviluppare prodotti autonomi. “Ci troviamo di fronte a una normativa che porterà grande valore al consumatore che potrà beneficiare di nuovi servizi, più sicurezza e maggiori garanzie”, spiega Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio pagamenti innovativi del Politecnico di Milano.

La Presidente eletta Ursula von der Leyen ha presentato oggi la sua squadra e la nuova struttura della prossima Commissione europea. La nuova Commissione rispecchierà le priorità e le ambizioni delineate negli orientamenti politici. La Commissione è strutturata attorno agli obiettivi che sono valsi alla Presidente eletta von der Leyen la fiducia del Parlamento europeo. Al centro del nostro lavoro vi è la necessità di affrontare i cambiamenti climatici, tecnologici e demografici che stanno trasformando le nostre società e il nostro modo di vivere. Le potenze esistenti stanno intraprendendo nuovi percorsi da sole. Stanno emergendo e si stanno consolidando nuove potenze. Ciò diffonde un sentimento di scontento e d'inquietudine in molte comunità della nostra Europa. L'UE deve guidare la transizione verso un pianeta in salute e un nuovo mondo digitale. Per farlo, però, deve unire le persone e adeguare la nostra economia sociale di mercato unica alle nuove ambizioni dell'epoca attuale.

Soddisfare i bisogni della società di oggi senza pregiudicare quelli delle prossime generazioni richiede di agire su più fronti: non solo l’ambiente, ma anche l’economia e le istituzioni. Se ne parla nel Convegno di Economia Italiana il 10 settembre – il programma è a centro pagina – in un dibattito a più voci, da Fabrizio Barca a Salvatore Rossi, che mette a fuoco tutte le sfide. Le illustra in questo editoriale il portavoce dell’ASviS.

Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, relatore il Commissario Antonio Nicita, ha pubblicato uno schema di provvedimento da sottoporre a consultazione pubblica con il quale si modifica ed aggiorna la disciplina dei blocchi di chiamata e della trasparenza del documento di fatturazione (la bolletta telefonica). Con il documento sottoposto a consultazione l’Autorità ha innanzitutto aggiornato l’elenco delle numerazioni per le quali gli utenti possono richiedere il blocco permanente di chiamata per non incorrere in spese inattese o non programmate per servizi di comunicazioni. Il provvedimento sottoposto a consultazione definisce inoltre il contenuto minimo delle informazioni che gli operatori sono tenuti a fornire nel documento di fatturazione, con
l’obiettivo di rendere la bolletta telefonica uno strumento di facile consultazione per l’utente non solo al fine del controllo della spesa ma anche per la gestione del contratto. 

L'Autorità impone a una catena commerciale misure a tutela dei consumatori.  Non è lecito l'invio di comunicazioni commerciali ai possessori di tessere fedeltà che non abbiano espresso uno specifico e libero consenso all'uso dei propri dati a fini di marketing. E' quanto ribadito dal Garante Privacy in un provvedimento con cui ha imposto a un'importante catena di negozi una serie di misure per garantire il rispetto delle misure poste a tutela della privacy dei consumatori. 

Con obblighi trasparenza più tutele e informazioni agli utenti. Incentivi agli investimenti per i miglioramenti alla gestione ed alla qualità del servizio. Tavolo permanente con le regioni e le autonomie locali. Al via le consultazioni sugli orientamenti dell'Autorità nel settore rifiuti relativi al primo metodo tariffario e agli obblighi di trasparenza verso gli utenti da applicare in tutta Italia. L'obiettivo è di coinvolgere tutti i soggetti interessati dal ciclo dei rifiuti, nel processo che porterà a definire i criteri per la determinazione delle tariffe del settore, favorendo la trasparenza verso gli utenti e l'Autorità, l'efficienza e la selettività negli obiettivi da perseguire, introducendo misure che rafforzino la coerenza e la corretta allocazione degli incentivi nelle diverse fasi della filiera.

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