logo adiconsumPrima il blocco dei TIR, nell’ultima decade di gennaio, ora il gelo; e l’aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti alimentari assesta un nuovo duro colpo alle già provate famiglie italiane. Abbiamo provato a confrontare i prezzi al dettaglio raccolti tra il 7 e l’8 febbraio con quelli del 17 e del 31 gennaio – ossia prima e dopo l’agitazione degli autotrasportatori – per vedere quali conseguenze hanno avuto i due episodi.


Il metodo
La fonte dei nostri rilievi è quella del sito www.smsconsumatori.it , che riporta quotidianamente i prezzi aggiornati rilevati nell’ambito di un progetto  promosso dal Ministero delle politiche agricole e realizzato da alcune associazioni di consumatori, tra cui Adiconsum.
La nostra elaborazione è consistita nello sviluppo 76 tabelle di comparazione – una per ciascuno dei prodotti attualmente presenti nel paniere di rilevazione del progetto SMS Consumatori – in cui sono stati inseriti i prezzi al dettaglio suddivisi per macroaree (Nord, Centro e Sud) e per canali di vendita (medie periodiche nella GDO, nei negozi specializzati e nei mercati), nonché la media nazionale e quella periodica dei 15 giorni precedenti. Figurano infine, ove disponibili, i prezzi medi settimanali all’origine e all’ingrosso rilevati dall’Ismea (che per nessun prodotto, nell’intervallo di tempo considerato, hanno mostrato variazioni di rilievo).
La tabella di comparazione prevede, per ciascun dato riferito al 7-8 febbraio, il calcolo della variazione percentuale rispetto a quelli corrispondenti del 31 e del 17 gennaio, nonché il calcolo della forbice percentuale tra costo all’origine (o all’ingrosso, a seconda dei casi) e prezzo al dettaglio.
I risultati
1.Verdure e ortaggi. È in questa categoria di prodotti che si sono registrati gli aumenti più significativi. In dettaglio, e in ordine decrescente di aumento medio rispetto al 17 gennaio:
  • Zucchine scure. Prezzo medio nazionale: +20,00%. Incrementi maggiori al Centro (+29,27%) e nei mercati (+23,00%).
  • Melanzane lunghe. Prezzo medio nazionale: +15,00%. Incrementi maggiori al Nord (+19,51%) e nei mercati (+20,00%).
    Pomodori a grappolo. Prezzo medio nazionale: +14,29%. Incrementi maggiori al Centro (+18,18) e nei negozi di ortofrutta (+12,45%).
    •Carciofi romaneschi. Prezzo medio nazionale: +11,11%. Incrementi maggiori al Centro (+13,33%) e nella GDO (+14,61%).
    •Radicchio di treviso. Prezzo medio nazionale: +10,17%. Incrementi maggiori al Sud (+13,85%) e nei mercati (+14,75%).
    •Melanzane tonde. Prezzo medio nazionale: +9,76%. Incrementi maggiori al Nord (+16,67%) e nei negozi di ortofrutta (+20,00%).
    •Lattuga. Prezzo medio nazionale: +8,82%. Incrementi maggiori al Nord (+9,76%) e nella GDO (+6,63%).
    •Insalata cappuccina. Prezzo medio nazionale: +8,57%. Incrementi maggiori al Centro (+11,76%) e nei mercati (+10,40%).
    •Zucchine chiare. Prezzo medio nazionale: +8,00%. Incrementi maggiori al Sud (+10,53%) e nei negozi di ortofrutta (+15,29%).
    •Bieta. Prezzo medio nazionale: +6,90%. Incrementi maggiori al Nord (+10,71%) e nei negozi di ortofrutta (+9,15%).
    •Pomodori da insalata. Prezzo medio nazionale: +6,67%. Incrementi maggiori al Centro (+8,51) e nei mercati (+4,68%).
    •Broccoletti. Prezzo medio nazionale: +6,25%. Incrementi maggiori al Nord (+5,41%) e nella GDO (+8,28%).
    •Cipolle bianche. Prezzo medio nazionale: +3,70. Incrementi maggiori al Nord (+10,71%) e nella GDO (+7,26%).
    •Cavolfiori. Prezzo medio nazionale: +3,23. Incrementi maggiori al Nord (+12,12%) e nei negozi di ortofrutta (+6,06%).
    •Finocchi. Prezzo medio nazionale: +3,13. Incrementi maggiori al Nord (+11,43%) e nei mercati (+7,93%).
    •Broccoli. Prezzo medio nazionale: +3,03%. Incrementi maggiori al Nord (+8,33%) e nella GDO (+6,02%).
    •Pomodori ciliegini. Prezzo medio nazionale: +2,99%. Incrementi maggiori al Centro (+5,71) e nei mercati (+8,68%).
    •Radicchio chioggia. Prezzo medio nazionale: +1,96%. Incrementi maggiori al Sud (+3,77%) e nei mercati (+1,12%).
2.Frutta. Anche in questa categoria si registrano alcuni aumenti di prezzo consistenti. Nel dettaglio:
•Uva nera cardinal. Prezzo medio nazionale: +12,50%. Incrementi maggiori al Nord (+35,14) e nei negozi di ortofrutta (+13,58%).
•Uva bianca vittoria. Prezzo medio nazionale: +8,82%. Incrementi maggiori al Nord (+10,81) e nei negozi di ortofrutta (+14,12%).
•Pere conference. Prezzo medio nazionale: +8,82%. Incrementi maggiori al Nord (+13,16) e nei negozi di ortofrutta (+7,33%).
•Clementine. Prezzo medio nazionale: +3,23%. Incrementi maggiori al Centro (+9,68) e nei negozi di ortofrutta (+6,29%).
•Mele stark. Prezzo medio nazionale: +3,03%. Incrementi maggiori al Nord (+8,82) e nei mercati (+8,23%).
•Banane. Prezzo medio nazionale: +2,94%. Incrementi maggiori al Nord (+5,71) e nella GDO (+2,50%).
•Ananas. Prezzo medio nazionale: +2,86%. Incrementi maggiori al Nord (+5,71) e nei mercati (+3,51%).
•Pere abate. Prezzo medio nazionale: +2,70%. Incrementi maggiori al Nord (+7,69) e nei negozi di ortofrutta (+3,26%).
•Pere kaiser. Prezzo medio nazionale: +2,70%. Incrementi maggiori al Nord (+5,13) e nei negozi di ortofrutta (+6,31%).
3.Carni. I prezzi, in questa categoria, sono sostanzialmente stabili. Si registrano soltanto i seguenti aumenti:
•Macinato di bovino adulto. Prezzo medio nazionale: +3,77%. Incrementi maggiori al Sud (+5,33%) e nella GDO (+3,21%).
•Lombo di maiale. Prezzo medio nazionale: +3,01%. Incrementi maggiori al Centro (+8,23%) e nella GDO (+2,44%).
•Petto di pollo. Prezzo medio nazionale: +2,98%. Incrementi maggiori al Centro (+5,62%) e nei mercati (+6,28%).
•Salsicce di maiale. Prezzo medio nazionale: +2,82%. Incrementi maggiori al Centro (+4,23%) e nella GDO (+1,16%).
•Pollo intero. Prezzo medio nazionale: +2,25%. Incrementi maggiori al Centro (+4,21%) e nelle macellerie (+0,61%).
•Braciole di maiale. Prezzo medio nazionale: +1,43%. Incrementi maggiori al Sud (+3,01%) e nelle macellerie (+1,93%).
•Fettine di vitella. Prezzo medio nazionale: +1,33%. Incrementi maggiori al Centro (+1,79%) e nella GDO (+3,54%).
•Cosce di pollo. Prezzo medio nazionale: +1,05%. Incrementi maggiori al Sud (+4,71%) e nei mercati (+3,54%).
•Petto di tacchino. Prezzo medio nazionale: +0,55%. Incrementi maggiori al Centro (+2,16%) e nelle macellerie (+3,54%).
4.Prodotti ittici. Nella maggior parte dei casi i prezzi dei prodotti ittici non subiscono aumenti rilevanti; talvolta sono addirittura in calo. Si registrano soltanto i seguenti aumenti:
•Trota. Prezzo medio nazionale: +5,67%. Incrementi maggiori al Sud (+9,35%) e nella GDO (+5,50%).
•Cozze. Prezzo medio nazionale: +4,76%. Incrementi maggiori al Sud (+7,02%) e nella GDO (+3,54%).
•Vongole. Prezzo medio nazionale: +3,88%. Incrementi maggiori al Centro (+6,00%) e nei mercati (+3,54%).
•Spigola da allevamento. Prezzo medio nazionale: +2,52%. Incrementi maggiori al Sud (+4,17%) e nella GDO (+4,65%).
•Pesce spada. Prezzo medio nazionale: +0,84%. Incrementi maggiori al Nord (+6,22%) e nei mercati (+8,10%).
•Merluzzo. Prezzo medio nazionale: +0,67%. Incrementi maggiori al Sud (+7,26%) e nella GDO (+2,04%).
5.Altri prodotti. In questa categoria sono raggruppati prodotti quali latte e derivati, affettati, pane e pasta, uova. Sono stati riscontrati i seguenti aumenti:
•Uova. Prezzo medio nazionale: +8,33%. Incrementi maggiori al Centro (+8,00%) e nei mercati (+3,08%).
•Farina 00. Prezzo medio nazionale: +7,69%. Incrementi maggiori al Centro (+8,33%) e nei mercati (+2,04%).
•Ricotta di latte vaccino. Prezzo medio nazionale: +7,02%. Incrementi maggiori al Centro (+10,28%) e nei mercati (+5,83%).
•Latte fresco intero. Prezzo medio nazionale: +3,85%. Incrementi maggiori al Centro (+7,69%) e nei negozi di alimentari (+1,39%).
•Mozzarella fior di latte. Prezzo medio nazionale: +3,49%. Incrementi maggiori al Centro (+4,57%) e nei negozi di alimentari (+4,67%).
•Formaggio grana padano. Prezzo medio nazionale: +2,06%. Incrementi maggiori al Nord (+3,33%) e nei mercati (+3,66%).
•Formaggio parmigiano reggiano. Prezzo medio nazionale: +2,67%. Incrementi maggiori al Centro (+3,93%) e nei mercati (+1,86%).
 
I prodotti che non hanno subito aumenti
Sono risultati sostanzialmente stabili i prezzi dei seguenti prodotti: aglio, carciofi tipo catanese, carote, indivia riccia e scarola, patate, spinaci; arance navel, arance tarocco, kiwi, mandarini, mele golden delicious, mele granny smith; fettine di bovino adulto; sgombri; pane, pasta, riso.
Sono invece risultati ribassati i prezzi di: limoni (-5,26%), uva bianca italia (-2,17%); arrosto di bovino adulto (-1,64%); acciughe (-3,76%), calamari (-2,17%), orata da allevamento (-0,83%), sogliole (-0,77%); prosciutto cotto (-0,90%), prosciutto crudo comune (-1,08%), prosciutto crudo tipico (-0,77%).
L’incidenza degli aumenti sul costo del carrello della spesa
Per dare un’idea più immediata delle conseguenze di questi aumenti sull’economia delle famiglie, proviamo ad immaginare un ipotetico carrello della spesa e, attenendoci ai prezzi medi nazionali rilevati nella nostra indagine, confrontiamo il suo prezzo attuale con quello del 17 gennaio scorso.
Prodottoprezzo al 17 gennaioprezzo attuale
Pane (1/2 chilo)1,38 €1,38 €
Pasta (1/2 chilo)0,60 €0,60 €
Latte (1 litro)1,30 €1,35 €
Uova (conf. da 6)1,20 €1,30 €
Mozzarella (1/2 chilo)4,30 €4,45 €
Prosciutto crudo (2 etti)3,71 €3,67 €
Petto di pollo (8 etti)6,72 €6,92 €
Merluzzo (8 etti)11,92 €12,00 €
Lattuga (2 etti)0,34 €0,37 €
Broccoli (1/2 chilo)0,83 €0,85 €
Pomodori da insalata (1 chilo)2,25 €2,40 €
Clementine (1 chilo)1,55 €1,60 €
Mele stark (1 chilo)1,65 €1,70 €
Totale37,75 €38,59 €
La differenza per una spesa alimentare quotidiana di una famiglia media, dunque, è di 84 centesimi. Considerando che una spesa di questo tipo si ripete almeno 20 volte al mese (e stiamo approssimando sicuramente per difetto), l’aumento complessivo su scala mensile è di 16,80 €, pari a 201,60 €/anno.
Ma stiamo proiettando su scala annuale, approssimando per difetto, un aumento di prezzi riscontrato in un lasso di tempo molto ridotto, di sole tre settimane, anche se caratterizzato da eventi importanti quali l’agitazione degli autotrasportatori e l’ondata di maltempo e gelo; sicuramente nuovi pretesti giustificheranno nuovi aumenti, e le nostre stime dovranno essere riviste. Intanto è già in corso una nuova ondata di maltempo, e la prossima settimana aggiorneremo la nostra comparazione.
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