Le priorità della Commissione UE per la prossima Agenda europea dei consumatori. Su voucher, rimborsi e compagnie aeree, l’esecutivo non esiterà a prendere “le misure necessarie per tutelare i diritti dei viaggiatori”. Proteggere i consumatori che sono stati colpiti in maniera sproporzionata dalla pandemia da Coronavirus. La formulazione da parte della Commissione UE di una nuova ‘agenda europea dei consumatori’ – la strategia per tutelare la sicurezza dei cittadini dentro il Mercato unico europeo – diventa ancora più urgente in un mondo post-pandemia, alla luce di una proliferazione massiccia di pubblicità fuorvianti, frodi e altre pratiche commerciali illegali.

Covid19, Visco: "Crisi senza precedenti. Il mondo sarà diverso, debito elevato e più disuguaglianze" Previsto nel 2020 un calo del Pil fino a -13%. Dopo la pandemia, livelli del debito pubblico e privato molto più alti. "Cuneo fiscale elevato" sottolinea il governatore di Bankitalia, secondo cui "serve un nuovo rapporto tra governo, imprese e società civile".


A cura della Professoressa Maddalena Rabitti*. L’emergenza attuale induce a interrogarsi sull’opportunità di creare un sistema ad hoc di ADR (Alternative dispute Resolution) per gestire gli squilibri negoziali sopravvenuti in sede esecutiva che derivano e deriveranno da COVID-19. Ma perché creare organismi di soluzione delle controversie?

In allegato il commento sintetico a cura del Professor Fabio Bassan* alla sentenza della Corte Costituzionale tedesca del 5 maggio e alle conseguenze che può avere sia nel rapporto tra le istituzioni europee e nazionali sia sull'impegno della BCE nell'acquistare titoli del debito pubblico degli Stati dell'Area Euro.

Essenziale ridurre al minimo l’impatto degli strumenti di tracciamento sui nostri diritti fondamentali e libertà
Nell’ottica di far ricorso ad app di tracciamento per monitorare l’andamento della pandemia Covid-19, la protezione dei dati personali dei cittadini non può considerarsi “un problema, ma anzi fa parte della soluzione”. Lo ribadisce con fermezza il Garante europeo dei dati personali, Wojciech Wiewiorowski, in uno scambio di vedute con la commissione per le libertà civili dell’Europarlamento sulle applicazioni di tracciamento dei contatti a cui molti paesi, Italia compresa, stanno lavorando per gestire la “fase 2” della pandemia, la convivenza con il virus.

Covid-19: ASviS, subito investimenti per sostenere il sistema produttivo, l’occupazione, l’istruzione e arginare povertà e disuguaglianze, in linea con l’Agenda 2030 e il Green deal. Pubblicato oggi il nuovo studio dell’ASviS che valuta l’impatto dell’emergenza epidemica sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile e avanza proposte per orientare le politiche di rilancio all’attuazione dell’Agenda 2030.

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. Nella riunione odierna, alla quale hanno preso parte il dott. Antonello Soro, presidente, la dott.ssa Augusta Iannini, vice presidente, la prof.ssa Licia Califano e la dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici, componenti e il dott. Giuseppe Busia, segretario generale; Vista la richiesta di parere della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Visti gli articoli 36, par. 4, e 57, par. 1, lett. c), del Regolamento (UE) 2016/679, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito Regolamento).

Difficile applicare distanziamento e serve tempo per nuovi mezzi. "Non potendosi applicare nel settore regole di distanziamento, occorre incidere a monte attraverso la combinazione di misure (di coordinamento con le aziende e di regolazione dei flussi di mobilità) sulla capacità di trasporto rendendola coerente con le esigenze di sicurezza sanitaria da un lato e con la necessità di garantire un servizio universale dall'altro". E' quanto afferma un 'documento' dell'Asstra, l'associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico, in vista della Fase 2 e 3. Il documento evidenzia difficoltà nei controlli e nell'arrivo (18-36 mesi) di nuovi mezzi.

Egregio Dr. Micol*, desidero ringraziarla per avere contattato il Comitato chiedendone il parere sul progetto di Linee-guida in materia di app a supporto della lotta contro la pandemia dovuta al COVID-19. Il Comitato ha, infatti, sempre mirato a operare con celerità sul tema pubblicando una dichiarazione in materia lo scorso 19 marzo, e prevede di pubblicare ulteriori orientamenti la prossima settimana concernenti le attività di tracciamento, la ricerca scientifica e il telelavoro. Anche alcune autorità nazionali di protezione dati stanno lavorando alla messa a punto di linee-guida a livello nazionale, nell’intento di fornire consulenza a governi e operatori di telecomunicazioni sui meccanismi più idonei a garantire il rispetto delle norme in materia di protezione dei dati. Il Comitato accoglie con favore l’iniziativa della Commissione mirante a definire un approccio coordinato a livello europeo, in cui le app per telefonia mobile possano divenire una delle misure previste per consentire alle persone di rivestire un ruolo attivo nella lotta alla pandemia. Il Comitato ha ribadito più volte che l’attuazione dei principi di protezione dati e il rispetto di diritti e libertà fondamentali non costituiscono soltanto un obbligo di legge, ma anche un presupposto indispensabile per rafforzare l’efficacia di ogni iniziativa che voglia utilizzare i dati nel contrasto alla diffusione del COVID-19, nonché nella definizione delle strategie di uscita graduale dall’emergenza.

Parere del Garante sul progetto del Ministero della salute che prevede la profilazione socio-sanitaria della intera popolazione italiana. Il progetto del Ministero della salute che prevede la ripartizione dei fondi economici per il Sistema sanitario nazionale (Ssn) attraverso la profilazione socio-sanitaria dell’intera popolazione italiana manca al momento di una base giuridica adeguata e di sufficienti tutele per le persone. L’aggiornamento dei parametri di ripartizione del Fondo sanitario nazionale potrebbe, in ogni caso, essere già realizzato attraverso le analisi effettuate nell’ambito del Programma Statistico Nazionale.

DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio