Covid-19: ASviS, subito investimenti per sostenere il sistema produttivo, l’occupazione, l’istruzione e arginare povertà e disuguaglianze, in linea con l’Agenda 2030 e il Green deal. Pubblicato oggi il nuovo studio dell’ASviS che valuta l’impatto dell’emergenza epidemica sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile e avanza proposte per orientare le politiche di rilancio all’attuazione dell’Agenda 2030.

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. Nella riunione odierna, alla quale hanno preso parte il dott. Antonello Soro, presidente, la dott.ssa Augusta Iannini, vice presidente, la prof.ssa Licia Califano e la dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici, componenti e il dott. Giuseppe Busia, segretario generale; Vista la richiesta di parere della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Visti gli articoli 36, par. 4, e 57, par. 1, lett. c), del Regolamento (UE) 2016/679, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito Regolamento).

Difficile applicare distanziamento e serve tempo per nuovi mezzi. "Non potendosi applicare nel settore regole di distanziamento, occorre incidere a monte attraverso la combinazione di misure (di coordinamento con le aziende e di regolazione dei flussi di mobilità) sulla capacità di trasporto rendendola coerente con le esigenze di sicurezza sanitaria da un lato e con la necessità di garantire un servizio universale dall'altro". E' quanto afferma un 'documento' dell'Asstra, l'associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico, in vista della Fase 2 e 3. Il documento evidenzia difficoltà nei controlli e nell'arrivo (18-36 mesi) di nuovi mezzi.

Egregio Dr. Micol*, desidero ringraziarla per avere contattato il Comitato chiedendone il parere sul progetto di Linee-guida in materia di app a supporto della lotta contro la pandemia dovuta al COVID-19. Il Comitato ha, infatti, sempre mirato a operare con celerità sul tema pubblicando una dichiarazione in materia lo scorso 19 marzo, e prevede di pubblicare ulteriori orientamenti la prossima settimana concernenti le attività di tracciamento, la ricerca scientifica e il telelavoro. Anche alcune autorità nazionali di protezione dati stanno lavorando alla messa a punto di linee-guida a livello nazionale, nell’intento di fornire consulenza a governi e operatori di telecomunicazioni sui meccanismi più idonei a garantire il rispetto delle norme in materia di protezione dei dati. Il Comitato accoglie con favore l’iniziativa della Commissione mirante a definire un approccio coordinato a livello europeo, in cui le app per telefonia mobile possano divenire una delle misure previste per consentire alle persone di rivestire un ruolo attivo nella lotta alla pandemia. Il Comitato ha ribadito più volte che l’attuazione dei principi di protezione dati e il rispetto di diritti e libertà fondamentali non costituiscono soltanto un obbligo di legge, ma anche un presupposto indispensabile per rafforzare l’efficacia di ogni iniziativa che voglia utilizzare i dati nel contrasto alla diffusione del COVID-19, nonché nella definizione delle strategie di uscita graduale dall’emergenza.

Parere del Garante sul progetto del Ministero della salute che prevede la profilazione socio-sanitaria della intera popolazione italiana. Il progetto del Ministero della salute che prevede la ripartizione dei fondi economici per il Sistema sanitario nazionale (Ssn) attraverso la profilazione socio-sanitaria dell’intera popolazione italiana manca al momento di una base giuridica adeguata e di sufficienti tutele per le persone. L’aggiornamento dei parametri di ripartizione del Fondo sanitario nazionale potrebbe, in ogni caso, essere già realizzato attraverso le analisi effettuate nell’ambito del Programma Statistico Nazionale.

Soro: "Sì al tracciamento dei contatti ma con un decreto temporaneo". Intervista ad Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
(di Andrea Iannuzzi, "La Repubblica" - 26 marzo 2020). Tra le strategie messe in campo dal governo per contenere il contagio da coronavirus c'è il cosiddetto contact tracing digitale, cioè l'uso dei dispositivi mobili dei cittadini per la mappatura e il tracciamento dei soggetti entrati in contatto con persone infette: il modello coreano. Ma come si assicura la tutela della privacy e dei dati personali? Il Garante della privacy Antonello Soro, con il suo team di esperti, è al lavoro per conciliare tutte le esigenze: "Non si tratta - dice a Repubblica - di sospendere la privacy, ma di adottare strumenti efficaci di contenimento del contagio, pur sempre nel rispetto dei diritti dei cittadini".

Francesco Posteraro, Commissario AGCOM, durante l’intervento al convegno di Consumers' Forum “IL POTERE DELLE NUOVE TECNOLOGIE, IL RUOLO DELL’EUROPA E DELLE AUTHORITY NAZIONALI”: “Regolare il mercato dei dati con una norma europea per fermare la dittatura dell’algoritmo, risultati deludenti dall’autoregolamentazione degli OTT. Occorre regolare il mercato dei dati con una norma europea prima che la dittatura dell’algoritmo li renda padroni del pianeta, se non addirittura arbitri dei nostri destini".

Quattordicesima edizione dell'appuntamento annuale con le maggiori Authority italiane, a cura di Consumers’ Forum.
LA DEFORMAZIONE DEL MERCATO PUBBLICITARIO OGGI: IL 76% DELLA PUBBLICITÁ ON LINE (3/4 DEL TOTALE ITALIA) È CONCENTRATA NELLE MANI DELLE GRANDI PIATTAFORME (OTT).

Il ruolo del 5G nel futuro della nostra società e i suoi effetti sullo sviluppo economico e sociale legato a questa tecnologia rivoluzionaria. Ecco cosa ha detto Antonio Sassano, presidente della Fondazione Ugo Bordoni (FUB), in audizione in IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie 5G e big data che si è tenuta lo scorso 24 luglio.

La recente esclusione di una delega specifica per la tutela dei consumatori nell’ambito della ripartizione di competenze della nuova Commissione europea ha riproposto il dibattito sulla permanente attualità della figura “unitaria” del consumatore come soggetto titolare di una posizione tipica nell’ordinamento e nella società abbisognevole di una tutela ed una disciplina specifica.

È stato, cioè, evidenziato da taluni che la scelta europea non è causale (o dettata da del tutto diverse motivazioni politiche), ma discenderebbe dalla impossibilità o dalla inopportunità di definire, appunto, unitariamente tale figura, dovendosi, da un lato, frammentare le posizioni ad esse tradizionalmente ascrivibili a ben distinti tutele settoriali; ovvero, dall’altro, ricondurre codesta tutela a quella più generale del cittadino, soprattutto alla luce dell’incremento della gratuità di molti servizi che rompe lo schema acquisto/vendita.

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