Serve investire in informazione e educazione tecnologica per accompagnare i cittadini nella transizione verso la sanità del futuro. Se ne è discusso oggi nel corso della web conference “LE NUOVE FRONTIERE DELLA SALUTE NEL PNRR. QUALI RICADUTE PER I CITTADINI?”, organizzato da Consumers’ Forum, associazione indipendente composta da Associazioni di Consumatori, Istituzioni, numerose Imprese Industriali e di servizi e loro Associazioni di categoria.

Aperto e moderato dal Presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli, con Andrea Costa Sottosegretario di Stato Ministero della Salute, Franco Piunti Medico già Presidente Associazione Tessile e Salute, Michele Carrus Presidente Federconsumatori, Annalisa Mandorino Segretario Generale Cittadinanzattiva, Paolo Betto Vice Direttore Federfarma.

La riflessione è partita dalla presentazione della Ricerca Consumerism, svolta in collaborazione con Università Roma Tre e illustrata da Fabio Bassan Professore Ordinario di Diritto dell’Unione Europea e dalla survey svolta in collaborazione con la Società di ricerca IPSOS, presentata dalla Direttrice Public Affairs Ipsos Chiara Ferrari.

La ricerca Consumerism indaga il ruolo dei consumatori nel PNRR rispetto agli investimenti stanziati. Rivoluzioni culturali che avranno impatti diretti sulla vita dei cittadini in tutti i settori, in particolare in quello sanitario. Nel PNRR tuttavia non si parla di investimenti per informare, formare e educare il cittadino all’uso consapevole degli strumenti digitali. Questo è un tema particolarmente delicato nell’ambito sanitario.

Nella survey di Ipsos emerge con chiarezza che, nel caso specifico del capitolo “sanità” nel PNRR, sono 7 italiani su 10 ad essere ignari. Poco chiara anche la distribuzione delle responsabilità di erogazione dei singoli servizi da parte di case e Ospedali di Comunità (85% - non ne sa nulla).

Quanto alla propensione all’utilizzo di strumenti digitali nella sanità (telemedicina, IA) il 22% degli italiani (tra le fasce più fragili e già vittime di altri tipi di disuguaglianza: donne, anziani, inoccupati, in possesso di titoli di studio bassi) si dichiarano poco o per niente competenti in area digitale e non sono pochi i dubbi rispetto al trattamento di dati particolarmente sensibili (52% coloro che si dicono preoccupati per la propria privacy sanitaria). In generale, la resistenza che si avverte è prevalentemente legata alla totale disintermediazione che le innovazioni tecnologiche comporterebbero: più di 7 italiani su 10 non vogliono perdere il rapporto di fiducia e il rapporto di intermediazione con il proprio medico di base e 6 su dieci non intendono rinunciare al farmacista di fiducia.

Così il Presidente di Consumers’ Forum Sergio Veroli: “Non è pensabile una trasformazione del sistema sanitario che non coinvolga il cittadino, l’unico in grado di misurare l’efficacia dei cambiamenti nella sanità previsti nel PNRR. Cittadino che già ha affrontato le grandi difficoltà e le pesanti diseguaglianze territoriali nell’approccio al sistema sanitario di emergenza dovuto alla pandemia.”

Continua Veroli: “Per scongiurare l’accentuarsi delle disuguaglianze nella sanità a livello territoriale serve un monitoraggio degli investimenti, una garanzia della loro efficacia e un controllo affinché avvengano in maniera omogenea in tutte le Regioni.”

Infine Veroli: “In merito allo sviluppo della telemedicina serve garantire a tutta la popolazione, anche e soprattutto alle fasce deboli, la conoscenza degli strumenti digitali per accedere ai vantaggi del nuovo sistema sanitario, serve garantire la sicurezza e la privacy nel trattamento dei propri dati sensibili.

Qui per la video registrazione della web conference

Contatti Consumers’ Forum
Alessandra Piloni - Comunicazione, Relazioni Esterne e Relazione con i Mezzi di Informazione +39 388 8592384 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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