L'indagine di Federconsumatori e Cgil registra un voto negativo da parte dei romani. Otto su dieci giudicano male la raccolta dell'immondizia e la pulizia della città. Salvi solo asili e farmacie.

Un livello di qualità dei servizi "sempre molto basso e insufficiente nel suo complesso". E' quanto emerge dalla terza indagine condotta da Cgil Roma e Lazio e da Federconsumatori Lazio, che dal 2020 ha iniziato a sondare i pareri dei romani rispetto a trasporti, acqua pubblica, rifiuti, illuminazione, asili nido, farmacie comunali, cultura, parchi e ville, decoro urbano, servizi online e qualità della vita.

L'indagine di Federconsumatori e Cgil sulla qualità della vita e i servizi a Roma
Il sindacato e l'associazione dei consumatori hanno preso in considerazione un campione di 1.052 cittadini di età compresa tra i 15 e i 90 anni, intervistati tramite un questionario tra il 5 settembre e il 5 dicembre 2022. Ognuno ha potuto esprimere un parere da "pessimo" a "ottimo", passando per livelli intermedi come "insufficiente", "sufficiente" e "buono" e il risultato è stato solo leggermente migliore rispetto al 2021, ma pur sempre sotto la sufficienza: il voto d'insieme è pari a 5,02, mentre un anno fa era 4,9. Questo significa che, complessivamente, le persone chiamate in causa da Cgil e Federconsumatori a distanza di un intero anno continuano a non apprezzare ciò che Roma ha da offrire e il modo in cui lo offre.

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