logo intesa san paoloLa certificazione assegnata da Fondazione Italiana Dislessia nell'ambito del progetto DSA Progress for Work. In Italia le persone con DSA sono circa 2 milioni e ogni anno circa 12mila persone con queste caratteristiche cercano di inserirsi nel mondo del lavoro. Intesa Sanpaolo è la prima banca in Italia a ricevere la certificazione di Dyslexia Friendly Company assegnata dalla Fondazione Italiana Dislessia. Il riconoscimento giunge al termine di un percorso durato circa un anno, con cui Intesa Sanpaolo si è impegnata per adeguare e migliorare i propri processi interni allo scopo di favorire le condizioni lavorative e l’emergere dei talenti di chi vive con tali disturbi, applicando il progetto DSA Progress for Work, ideato e sviluppato dalla Fondazione Italiana Dislessia con l’Università di Modena e Reggio Emilia.

«Intesa Sanpaolo ci ha positivamente sorpreso. Abbiamo potuto lavorare con un’azienda flessibile, disponibile e aperta al cambiamento, che ha accettato di mettersi in discussione. È peraltro insolito in questo tipo di progetti interfacciarsi con l’area Welfare oltre che con la divisione HR: questo ha aggiunto ulteriore valore sociale e umano al progetto», afferma Sara Bocchicchio, responsabile del progetto con la supervisione di Enrico Ghidoni.

«Questa certificazione rappresenta un’ulteriore conferma dell’attenzione che Intesa Sanpaolo ha verso le persone del Gruppo. L’impegno verso la dislessia è infatti parte di un più ampio programma che stiamo sviluppando nell’ambito del sistema di welfare integrato che negli anni si è evoluto superando i “pilastri” tradizionali per costruire attraverso il costante confronto con le organizzazioni sindacali, soluzioni anche innovative per favorire l’inclusione ed accrescere la coesione e lo spirito di appartenenza di tutte le persone del Gruppo», ha commentato Patrizia Ordasso, Responsabile Affari Sindacali Intesa Sanpaolo, che ha ritirato l’attestato.

La Fondazione Italiana Dislessia è ad oggi la prima e unica organizzazione italiana ad aver attivato interventi mirati a valorizzare le potenzialità e i talenti delle persone con Dislessia e DSA in chiave del successo professionale. DSA Progress for Work infatti che rappresenta il primo tentativo concreto in Italia di supportare aziende e dislessici nell’interesse di entrambi. In Italia le persone con DSA sono più di 2 milioni, e ogni anno circa 12mila persone con DSA cercano di inserirsi nel mondo del lavoro: la ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che un ambiente di lavoro dyslexia friendly permette non solo di compensare le difficoltà, ma anche di acquisire strategie di successo e di agevolare l’emergere delle potenzialità delle persone, facilitandone la crescita professionale.

La notizia arriva in contemporanea al XVII Congresso Nazionale di Associazione Italiana Dislessia, in corso oggi e domani a Milano, dal titolo “Dislessia liberi di apprendere”. Il neurologo Enrico Ghidoni e la Ricercatrice Sara Bocchicchio di Fondazione Italiana Dislessia terranno anche un intervento “DSA e libertà nel mondo del lavoro”, sugli ostacoli incontrati dal lavoratore con DSA nella ricerca di un’occupazione, nel processo di selezione o di crescita professionale, ma anche i frequenti punti di forza, come creatività, intuizione, pensiero divergente e talento nell’elaborazione delle informazioni visive e spaziali. Domani, sabato 15 dicembre, interverranno anche Anna Rossomando, Vicepresidente del Senato, prima firmataria del disegno di legge 170/2010 per favorire l’inserimento lavorativo delle persone DSA e Silvia Candiani, Country General Manager Microsoft Italia. 

www.intesasanpaolo.com 

 

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