Scatterà dal 19 agosto il primo blocco italiano allo spoofing, tecnica per generare numeri fasulli per chiamate telemarketing moleste oppure vere e proprie truffe che mirano ai nostri soldi sul conto corrente. Dal 19 novembre ci sarà invece un filtro più completo a queste chiamate, riguardante anche i numeri mobili
Dal 19 agosto scatterà il primo blocco italiano allo spoofing, tecnica per generare numeri fasulli per chiamate telemarketing moleste oppure vere e proprie truffe che mirano, ad esempio ai nostri soldi sul conto corrente. Dal 19 novembre ci sarà invece un filtro più completo a queste chiamate, riguardante anche i numeri mobili e non solo i fissi. Sono date che derivano da una delibera Agcom (Autorità garante comunicazioni) pubblicata il 19 maggio, la quale fissa agli operatori telefonici appunto un tempo di tre e sei mesi per applicare i due blocchi.
Cos’è lo spoofing
In pratica, il destinatario riceve una telefonata che sembra arrivare da un numero italiano (casuale o di un soggetto specifico, ad esempio la polizia o una banca). Così è indotto a rispondere perché ritiene che si tratti di una chiamata legittima e poi anche a credere a ciò che gli dicono nella telefonata. In più, lo spoofing ostacola i blocchi che gli utenti possono attivare sul cellulare (con antispam) e i controlli delle autorità. Questo trucco viene utilizzato sia per finalità commerciali – spesso molto aggressive – sia, più pericolosamente, per scopi fraudolenti come il furto di dati personali o bancari.
Tipico caso: il criminale che si finge addetto della nostra banca per ottenere l’accesso al nostro conto online, da cui fare partire bonifici a proprio favore. L’Autorità ha chiesto dal 2023 agli operatori di fare qualcosa, prima però senza imposizioni stringenti. Con risultati scarsissimi. Ecco perché da fine 2024 ha preso in mano il problema con più cogenza: ha attivato con loro un tavolo tecnico per trovare una soluzione condivisa. Eccola: qualche giorno fa gli operatori si sono messi d’accordo su una modalità per analizzare le chiamate entranti e individuare quelle con numero fasullo.
Come funziona il blocco allo spoofing
Va compreso che lo spoofing si manifesta con forme diverse, di qui la necessità di lavorare a un sistema di filtri complesso.
La forma più comune è l’uso di numeri italiani falsi da parte di chiamanti esteri. Capita spesso che l’utente riceva una chiamata con prefisso italiano, ma in realtà la telefonata proviene da call center o truffatori situati all’estero. Oppure i chiamanti sono in Italia ma fanno passare dall’estero la telefonata. Gli operatori hanno già attuato (WindTre per prima nel 2023) una prima forma di blocco semplice, ossia sui numeri di telefono inesistenti. Le chiamate con numero alterato riescono così a passare solo se ne adottano uno altrui, esistente.
Per identificare e bloccare anche quel tipo di chiamate serve una soluzione tecnica che gli operatori adottino tutti assieme. Entro tre mesi dalla pubblicazione della delibera Agcom, quindi entro il 19 agosto, gli operatori saranno obbligati a bloccare tutte le chiamate che utilizzano numeri fissi italiani — come lo 06 di Roma o lo 02 di Milano — ma che in realtà arrivano da reti estere. Si tratta di una forma di spoofing particolarmente diffusa e relativamente semplice da individuare: è infatti impossibile che una telefonata con prefisso italiano parta fisicamente da Paesi come la Tunisia o Hong Kong.
Più complessa, invece, è il secondo filtro, riguardante lo spoofing numeri mobili italiani, motivo per cui il blocco in questo caso scatterà entro sei mesi, ovvero entro il 19 novembre. La difficoltà nasce dal fatto che la chiamata dal numero mobile italiano può venire lecitamente dall’estero, se è in roaming. In questo scenario, bloccare automaticamente la chiamata rischierebbe di colpire anche utenti legittimi che chiamano dall’estero con il cellulare e sim italiana.
Gli operatori stanno quindi elaborando un sistema che, con la collaborazione di operatori internazionali, dovrà prima verificare se quel numero è in roaming e, solo in caso negativo, bloccare la chiamata.