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CSRD, per oltre il 60% delle aziende che l’ha applicata non frena la competitività

5 Giugno 2025
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), ovvero la direttiva europea sulla rendicontazione di sostenibilità per le aziende, è spesso descritta come un ostacolo alla competitività delle imprese europee. Tuttavia, meno della metà (37%) delle imprese che hanno già pubblicato un bilancio secondo la nuova normativa europea la percepisce... [continua]

IVASS: Presentazione della Relazione Annuale 2024

28 Maggio 2025
La presentazione della Relazione Annuale IVASS sul 2024 si terrà a Roma giovedì 19 giugno alle 11:30, presso il Centro Carlo Azeglio Ciampi in via Nazionale 190. [continua]

Banca d'Italia: Relazione annuale sul 2024. Considerazioni finali del Governatore

28 Maggio 2025
Il 30 maggio alle ore 10.30 il Governatore di Banca d'Italia Fabio Panetta presenta le Considerazioni finali in occasione della pubblicazione della Relazione annuale sul 2024. [continua]

AI e Consumatori: intervista di Furio Truzzi ai microfoni di "Due di Denari" di Radio24

12 Maggio 2025
Lunedì 12 maggio, Furio Truzzi Presidente di Consumers' Forum e  Oreste Pollicino Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università Bocconi, sono intervenuti nella puntata di Due di denari di Radio 24, dalle h 11.30 alle h 12.30, condotta dai giornalisti Debora Rosciani e Mauro Meazza, sul tema della Governance... [continua]

La piattaforma cinese di vendita online avrà ora un mese di tempo per proporre dei correttivi, altrimenti sarà a rischio sanzioni economiche. La vicepresidente esecutiva Ue Virkkunen: "Determinati a far rispettare le regole".

Garantire un ambiente digitale sicuro e trasparente per i consumatori europei, nel rispetto delle norme in vigore. Questo l’obiettivo dell’ultima azione congiunta, avviata dalla Commissione Ue e dalle autorità nazionali di Belgio, Francia, Irlanda e Paesi Bassi, coordinate attraverso la rete Cpc (Consumer protection cooperation), contro la piattaforma di e-commerce cinese Shein.

L’indagine ha evidenziato una serie di pratiche commerciali che violano la normativa europea in materia di tutela dei consumatori: dopo la notifica inviata oggi (26 maggio), Shein ha ora un mese di tempo per rispondere alle contestazioni e proporre dei correttivi.

Secondo quanto emerso, le violazioni riguardano molteplici aspetti dell’esperienza d’acquisto online offerta dalla piattaforma. Tra queste figurano sconti fittizi, ovvero riduzioni di prezzo non basate su prezzi precedenti reali, tecniche di vendita sotto pressione, come countdown artificiali per spingere gli utenti ad acquistare rapidamente, e informazioni mancanti o fuorvianti sui diritti di recesso e rimborso. Vengono contestate anche etichette ingannevoli che fanno sembrare particolari caratteristiche dei prodotti come un valore aggiunto, quando invece si tratta di requisiti previsti dalla legge, dichiarazioni fuorvianti sulla sostenibilità, e la mancanza di trasparenza nei dettagli di contatto, che rende difficile per i consumatori inviare reclami o richiedere assistenza.

Inoltre, la rete Cpc ha chiesto a Shein ulteriori chiarimenti per verificare la conformità della piattaforma in merito a classificazioni, recensioni e valutazioni dei prodotti, e sul modo in cui viene comunicata la suddivisione delle responsabilità contrattuali tra Shein e i venditori terzi presenti sulla piattaforma. La normativa Ue richiede infatti che i consumatori siano sempre informati su chi è il venditore effettivo e su quali diritti si applicano.

L’azione del Cpc, che si affianca alle iniziative già avviate da singole autorità nazionali, tra cui l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) in Italia, si collega all’inchiesta attualmente condotta dalla Commissione nell’ambito del Digital services act (Dsa), che impone alle piattaforme di grandi dimensioni, come Shein, designata Vlop (Very large online platform) dal 26 aprile 2024, obblighi rafforzati per la gestione dei rischi sistemici, inclusi quelli legati alla protezione dei consumatori.


Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per la Sovranità tecnologica, ha commentato l’esito dell’indagine, sostenendo che “dimostra la nostra determinazione a fornire una risposta efficace e coordinata quando le piattaforme e i rivenditori online non rispettano le regole.” Anche Michael McGrath, commissario per la Democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la protezione dei consumatori, ha ribadito il messaggio dell’Unione: “Tutte le aziende che si rivolgono ai consumatori dell’Ue devono rispettare le nostre regole. Le leggi dell’Ue sulla protezione dei consumatori non sono opzionali: devono essere applicate in tutti i casi”.

Nel caso in cui Shein non dovesse rispondere in modo soddisfacente alle contestazioni, le autorità nazionali potranno adottare misure esecutive, incluse sanzioni economiche proporzionate al fatturato dell’azienda nei rispettivi Stati membri.

www.eunews.it 

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