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Ddl intelligenza artificiale, come l'AI entrerà in tribunali, ospedali e pubblica amministrazione italiani

21 Marzo 2025
Il parlamento batte un colpo sulla nuova tecnologia, delineando i casi d'uso e segnando (finalmente) i limiti da non superare. Ora tocca alla Camera.   [continua]

Codice del Consumo compie 20 anni. Consumatori: ora “giro di boa”: incrementare tutele dei consumatori e adattarle a nuovo scenario.

18 Marzo 2025
Furio Truzzi: chiesto al Governo di intervenire su protezione costituzionale dei consumatori, libertà di associazionismo e ruolo attivo degli utenti nel settore dell’energia e dell’AI. [continua]

Nuovi dati mostrano forti livelli di fiducia dei consumatori, ma le minacce online persistono

17 Marzo 2025
In occasione della Giornata mondiale dei diritti del consumatore, la Commissione europea ha pubblicato il quadro di valutazione delle condizioni dei consumatori del 2025, da cui emerge che il 68% dei consumatori europei ha fiducia nella sicurezza dei prodotti che acquista, mentre il 70% ritiene che gli operatori economici rispettino i diritti dei... [continua]

Diritti dei consumatori: il Consiglio adotta una posizione sulle misure volte ad agevolare la risoluzione delle controversie

25 Febbraio 2025
Il Consiglio ha adottato il suo mandato negoziale su un pacchetto di misure volto ad adeguare il quadro per la risoluzione alternativa delle controversie (ADR) alle sfide del mondo digitale. Molti consumatori che si trovano ad affrontare una controversia con un'impresa si rifiutano di avviare contenziosi a causa dell'esiguità delle somme in... [continua]

Una Unione Europea più coraggiosa, più semplice e più agile: il programma di lavoro della Commissione per il 2025

12 Febbraio 2025
La Commissione ha adottato il programma di lavoro per il 2025, che delinea l'ambizione di promuovere la competitività, rafforzare la sicurezza e migliorare la resilienza economica nell'UE. Il programma concretizza gli impegni illustrati negli orientamenti politici e nelle lettere di incarico inviate dalla presidente von der Leyen.   [continua]

Secondo una nuova ricerca, i consumatori si rivolgono sempre più a banche, assicurazioni e altri operatori finanziari per prendere decisioni più etiche e rispettose dell’ambiente in merito alle loro finanze.

Commissionata da CRIF, il principale fornitore europeo di informazioni sui consumatori e sul credito, e pubblicata in vista della riunione dei leader mondiali COP29 di novembre, la ricerca rivela che i consumatori europei e statunitensi stanno prendendo decisioni sempre più consapevoli sul clima nelle loro vite.

Tre quarti (76%) affermano di aver adottato misure per combattere il cambiamento climatico o ridurre la propria impronta di carbonio, tra cui aumentare o iniziare a riciclare (34%), fare docce più brevi (33%) e passare a forme di energia più sostenibili (11%).

Tuttavia, questi sforzi non vengono replicati nel modo in cui gestiscono le loro finanze o effettuano operazioni bancarie. Nel complesso, meno di uno su dieci (8%) consumatori ha investito denaro in investimenti ecologicamente responsabili e ancora meno (7%) hanno utilizzato un calcolatore di carbonio per determinare l’impatto delle loro spese sull’ambiente.

Allo stato attuale, i consumatori ritengono che siano troppo pochi i provider finanziari che offrono servizi simili o che non comunicano la loro disponibilità. Solo il 12% afferma di aver notato che i provider parlano delle loro iniziative ambientali e delle relative attività ambientali, sociali e di governance (ESG).

In risposta, la domanda di prodotti e servizi più ecologici è in aumento. Oltre la metà dei consumatori (54%) ora desidera che le proprie banche e assicurazioni li offrano, comprese opzioni di investimento in aziende ecosostenibili o la possibilità di sottoscrivere prodotti assicurativi attenti al clima, arrivando a due terzi (65%) dei 18-34enni.

I giovani adulti sono in testa alla carica nel richiedere questi tipi di prodotti. Oltre la metà (55%) dei consumatori di età compresa tra 18 e 34 anni afferma di essere più propenso a scegliere un fornitore finanziario che protegga attivamente l’ambiente, rispetto al 44% di quelli di età pari o superiore a 55 anni. Oltre la metà (57%) dei consumatori più giovani (18-24) afferma che sarebbe anche disposto a condividere più dati se li aiutasse a prendere decisioni più rispettose dell’ambiente in merito alle proprie finanze.

I risultati evidenziano anche le aspettative nei confronti degli stessi fornitori di servizi finanziari: il 71% afferma che sarebbe più propenso a utilizzare un fornitore trasparente in merito alle proprie operazioni, oltre al rischio di inazione sulle iniziative legate ai criteri ESG.

Uno su dieci (13%) consumatori ha affermato che cambierebbe fornitore se si scoprisse che non ha buone pratiche ambientali, cifra che sale a uno su cinque (19%) per le generazioni più giovani (18-34). Oltre a mostrare la volontà di cambiare fornitore, il 13% dei 18-34enni ha affermato di averlo già cambiato perché riteneva che avesse scarse pratiche ambientali o non fosse in linea con i propri valori.

I nuovi dati fanno parte della serie di report Banking on Banks 2024 di CRIF, il cui rapporto più recente esamina i fattori ESG e l’evoluzione dei valori dei consumatori.

Il primo rapporto ha analizzato il credito e il debito, analizzando il contesto economico che i consumatori stanno affrontando e quali prodotti e servizi sono necessari, mentre il secondo rapporto ha fornito una panoramica delle sfide e delle opportunità per banche, assicuratori e altri istituti finanziari in termini di condivisione dei dati e fiducia.

https://arenadigitale.it/2024/10/23/la-meta-dei-consumatori-europei-e-statunitensi-desidera-servizi-piu-ecologici-dalle-banche/

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