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Il 12° mese europeo della cybersicurezza si concentra sulla sensibilizzazione alle tattiche di manipolazione online

30 Settembre 2024
L'edizione di quest'anno del mese europeo della cybersicurezza affronta la crescente tendenza che vede i truffatori ricorrere a furti d’identità, messaggi di phishing o false offerte per ingannare le persone inducendole a compiere determinate azioni online o a fornire informazioni sensibili o personali. [continua]

Risoluzione alternativa delle controversie, il Consiglio adotta il suo mandato

30 Settembre 2024
Il Consiglio ha adottato il suo mandato sulle misure che adattano la risoluzione alternativa delle controversie (ADR) alle “sfide del mondo digitale”.  Facilitare la risoluzione alternativa delle controversie per tutelare i consumatori nei reclami contro le aziende. E fare in modo che gli strumenti di risoluzione alternativa delle... [continua]

AGCM: 3-4 ottobre a Roma il G7 delle Autorità di Concorrenza. Focus sull’intelligenza artificiale

27 Settembre 2024
I lavori, a porte chiuse, si svolgeranno nella sede dell’AGCM, a Piazza Verdi. Presenti le delegazioni di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti e della Commissione Ue. Il Presidente Rustichelli: importante occasione per promuovere cooperazione, scambio di conoscenze e definizione di una visione condivisa per il... [continua]

EDUFIN INDEX: IN TOSCANA LIVELLO EDUCAZIONE FINANZIARIA PIÙ ALTO DELLA MEDIA NAZIONALE

13 Settembre 2024
A Firenze la quinta tappa del “Tour dell’Educazione Finanziaria”, con la presentazione dei dati regionali dell’ultima edizione di Edufin Index di Alleanza Assicurazioni: • i toscani adottano comportamenti più virtuosi rispetto alla media nazionale che rimane comunque sotto la sufficienza; • nella regione la “differenza di... [continua]

Avviata istruttoria nei confronti di Apple per presunto abuso di posizione dominante nel mercato delle app. Secondo l’Autorità, da aprile 2021 la società di Cupertino ha adottato, per gli sviluppatori terzi di app, una politica sulla privacy più restrittiva rispetto a quella che applica a sé stessa. Inoltre, sviluppatori e inserzionisti terzi sarebbero svantaggiati anche in termini di qualità dei dati messi a disposizione da Apple.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti delle società Apple Inc., Apple Distribution International Ltd, Apple Italia S.r.l. per accertare l’esistenza di un presunto abuso di posizione dominante nel mercato delle piattaforme per la distribuzione online di app per utenti del sistema operativo iOS.

In particolare, a partire da aprile 2021 Apple ha adottato una politica sulla privacy, per i soli sviluppatori terzi di app, più restrittiva rispetto a quella che la società applica a sé stessa. Il diverso trattamento si basa principalmente sulle caratteristiche del prompt che appare agli utenti per acquisire il consenso al tracciamento dei propri dati di “navigazione” sul web e sugli strumenti adottati per misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie.

Infatti, Apple impone soltanto ai concorrenti l’utilizzo di un prompt di richiesta del consenso in posizione di maggior risalto rispetto a quello dell’opzione per negare il consenso e utilizza una formulazione linguistica dissuasiva del tracciamento. Inoltre, gli sviluppatori e gli inserzionisti terzi appaiono svantaggiati in termini di qualità e di dettaglio dei dati messi a disposizione da Apple e relativi all’efficacia delle campagne pubblicitarie sulle loro applicazioni. Ciò accade per le caratteristiche tecniche dell’interfaccia di programmazione cui possono accedere - SkadNetwork - che appare molto meno efficace rispetto ad Apple Ads Attribution, lo strumento che Apple adotta per sé stessa.

La disponibilità dei dati relativi sia alla profilazione degli utenti sia alla misurazione dell’efficacia delle campagne pubblicitarie - pur nel rispetto della disciplina a tutela della privacy - sono elementi essenziali per l’appetibilità degli spazi pubblicitari venduti dagli sviluppatori di app e acquistati dagli inserzionisti. Per questo, secondo l’Autorità, la presunta condotta discriminatoria di Apple può causare un calo dei proventi della pubblicità degli inserzionisti terzi, a vantaggio della propria divisione commerciale; ridurre l’ingresso e/o impedire la permanenza dei concorrenti nel mercato dello sviluppo e della distribuzione di app; avvantaggiare le proprie app e, di conseguenza, gli apparati mobili e il sistema operativo iOS Apple.

Per l’Antitrust la presunta riduzione di concorrenza nei mercati rilevanti e il conseguente rafforzamento dell’eco-sistema digitale di Apple potrebbero ridurre gli incentivi a sviluppare app innovative e ostacolare il passaggio degli utenti verso eco-sistemi digitali concorrenti.

www.agcm.it 

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