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Tutela dei consumatori: consentire scelte sostenibili e porre fine al greenwashing

22 Marzo 2023
La Commissione Europea propone criteri comuni contro il greenwashing e le dichiarazioni ambientali fuorvianti. In base alla proposta odierna, i consumatori avranno maggiore chiarezza, maggiore rassicurazione sul fatto che quando qualcosa viene venduto come verde, in realtà è verde e informazioni di migliore qualità per scegliere prodotti e... [continua]

Il codice del consumo si rinnova per raccogliere le sfide dei mercati digitali

21 Marzo 2023
Il contributo illustra le principali innovazioni apportate al codice di consumo dal Decreto Legislativo 7 marzo 2023, n. 26 (G.U. 18 marzo 2023, n. 66) con cui si è data tardivamente attuazione alla c.d. direttiva omnibus. Le modifiche e le integrazioni operano sia sul piano della repressione delle violazioni, sia su quello delle regole... [continua]

Sergio Veroli relatore al convegno "Le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili Il paradigma dell’indipendenza tra transizione verde e PNRR"

17 Marzo 2023
Sergio Veroli Presidente di Consumers' Forum interverrà con relatore al workshop “Le nuove Comunità Energetiche Rinnovabili - Il Paradigma dell'Indipendenza tra Transizione Verde e PNRR”, sul tema delle opportunità, delle criticità e delle nuove normative che regoleranno il settore. [continua]

15 marzo: CNCU, celebrata giornata mondiale dei diritti dei consumatori.

15 Marzo 2023
Nella giornata mondiale dei diritti dei consumatori si è svolto oggi a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l'evento “Consumatori e Transizione energetica”, organizzato dalla Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore del Ministero. I lavori sono stati aperti dal... [continua]

Azioni rappresentative collettive. AACC: modifiche a schema decreto legislativo

31 Gennaio 2023
Lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2020/1828 sulle azioni rappresentative collettive a tutela dei consumatori è ora all’esame del Parlamento con un timing serrato. Le azioni rappresentative, collocate nel Codice del consumo, partiranno dal 25 giugno 2023 e viaggeranno in parallelo con le azioni di classe,... [continua]
 
Secondo l’Autorità la società ha omesso e/o fornito informazioni ingannevoli in relazione ai costi delle operazioni di compravendita eseguibili sulla propria piattaforma, pubblicizzate invece come “gratuite/senza commissioni” e al prezzo effettivo di vendita online dei singoli prodotti.
 
 
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso un’istruttoria nei confronti della società Vinted UAB irrogando una sanzione di 1,5 milioni di euro per modalità scorrette di promozione della piattaforma di compravendita www.vinted.it. A finire sotto la lente dell’Autorità sono stati in particolare i costi delle operazioni di compravendita e il prezzo effettivo dei prodotti commercializzati online.
 
Secondo l’Antitrust Vinted ha promosso le attività della piattaforma diffondendo informazioni ingannevoli in merito ai reali costi delle transazioni commerciali e veicolando - attraverso una pluralità di mezzi pubblicitari - claim enfaticamente incentrati sulla gratuità delle operazioni di compravendita e sull’assenza di commissioni. La società ha però omesso di indicare in modo chiaro e trasparente, fin dal momento dell’iniziale “aggancio pubblicitario”, l’esistenza a carico dei consumatori di costi ulteriori rispetto al prezzo di acquisto del prodotto, legati all’applicazione della commissione per la “Protezione Acquisti” e alle spese di spedizione.  
 
L’Autorità ha inoltre accertato l’ingannevolezza delle modalità di prospettazione del prezzo effettivo dei prodotti commercializzati sulla piattaforma, in quanto Vinted non ha indicato in modo chiaro e completo, sin dall’inizio del processo di acquisto, ossia nella pagina dei risultati di ricerca/catalogo (homepage), il prezzo effettivo dell’articolo reclamizzato, l’esistenza e l’entità della commissione richiesta ai clienti per ogni acquisto effettuato sulla piattaforma e le spese di spedizione.
 
Le condotte scorrette, attuate da Vinted a partire almeno da dicembre 2020, risultano integrare una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, in quanto idonea a ingannare i consumatori su modalità e costi delle operazioni di compravendita eseguibili sulla piattaforma, e dunque a indurli ad assumere una decisione circa l’acquisto di un prodotto sul sito www.vinted.it che non avrebbero altrimenti preso.
 
La società dovrà comunicare le iniziative assunte per superare le criticità evidenziate nella delibera dell’Autorità entro 60 giorni dalla notifica.
 
 
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