Antitrust: evitare proroghe liberalizzazione mercato energia. Tra 2021 e metà 2022 sanzioni per oltre 1,4 miliardi. Un intervento che si è sviluppato su un duplice binario. Da una parte i messaggi lanciati alla politica, dalla proroga della liberalizzazione del mercato dell’energia a una visione della politica pubblica più orientata alle «reali dinamiche concorrenziali», alla necessità di approvare il ddl Concorrenza, attualmente congelato in commissione Attività produttive alla Camera dopo il primo ok del Senato, e fortemente minacciato dalla crisi di governo. Dall’altra, i numeri che raccontano un anno di attività per la tutela della concorrenza.
Partiamo dai messaggi. «Occorre concludere il processo di liberalizzazione dei mercati energetici entro i termini previsti, evitando ulteriori proroghe», ha sottolineato il presidente dell’Antitrust Roberto Rustichelli, in occasione della presentazione della relazione annuale sull’attività svolta nel 2021 presso l’Aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio. «L’Autorità - ha continuato - ha più volte ribadito che i vantaggi della liberalizzazione per i consumatori finali, anche in termini di prezzi più bassi e conseguenti risparmi, potranno pienamente dispiegarsi solo in un contesto di effettiva concorrenza tra gli operatori». Al contempo, «solo se i consumatori si fanno parte consapevole e attiva nello scegliere le offerte più convenienti nel mercato si possono innescare reali dinamiche concorrenziali».
Di qui il secondo messaggio. La politica pubblica deve avere una visione aperta del mercato. «La concorrenza - ha ricordato il presidente dell’Antitrust - affonda le sue radici nei principi della democrazia e della libertà complessiva del sistema. Per la promozione di uno sviluppo economico e sociale lungo queste direttrici, non basta tuttavia l’azione dell’Autorità Antitrust: occorre una politica pubblica volenterosa di riconoscersi in una visione del mercato monocratica e aperta, consapevole che la concorrenza può avere iniziali costi per alcuni ma genera certamente benefici per tutti». Secondo Rustichelli «la concorrenza deve continuare ad essere centrale anche nell’attuale contesto economico».
Infine, il terzo messaggio. Il ddl Concorrenza. L’Antitrust ha colto «il rilievo del lavoro che, in questi mesi, Governo e Parlamento stanno facendo sulla legge annuale per la concorrenza, proprio sulla base della segnalazione inviata dall'Autorità lo scorso anno». «L’approvazione del disegno costituisce un passaggio strategico per il sistema Paese - ha aggiunto - non soltanto perché con esso l’Italia si conforma a precisi impegni assunti in sede europea con il Pnrr, ma anche per dare i giusti segnali ai mercati e agli investitori internazionali». «È in corso una stagione di grandi mutamenti legislativi che vede rafforzati anche gli strumenti e i poteri di intervento dell'Autorità. - ha detto - in particolare la legge n. 238 del 2021, colmando una lacuna dell’ordinamento, ha attribuito finalmente all’Autorità, in materia di accertamento e sanzione delle clausole vessatorie nei contratti con i consumatori, i medesimi poteri già previsti per la repressione delle pratiche commerciali scorrette. Promuovere la concorrenza significa investire nel futuro del Paese» ha concluso Rustichelli.
Quindi, i numeri. Dall’1 gennaio 2021 al 30 giugno 2022 l’Antitrust ha irrogato sanzioni in materia di tutela della concorrenza per oltre 1,4 miliardi di euro. È quanto ha messo in evidenza il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Roberto Rustichelli illustrando la relazione annuale. Secondo Rustichelli, inoltre, «da una stima effettuata secondo la metodologia suggerita dall’Ocse emerge che gli interventi dell’AGCM in materia di concorrenza nel periodo 2015-2020 hanno generato benefici a favore delle imprese e dei consumatori superiori a 5 miliardi di euro».
Leggi il discorso integrale del Presidente Rustichelli e la relazione completa