Spreco alimentari, i dati nazionali. Nell'ultimo anno gli italiani hanno gettato nel cestino l’11,78% di cibo in meno rispetto al 2019. Abbiamo imparato qualcosa dai mesi trascorsi in lockdown? Forse. Ma una cosa è certa: non è ancora sufficiente. Secondo i dati emersi dal Rapporto Waste Watcher Observatory on Food and Sustainability (su rilevazione Ipsos), resi noti in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che si svolge oggi, 5 febbraio, sono 3,62 milioni le tonnellate di cibo buttato, tra sprechi di filiera e quelli casalinghi (1,66 milioni).
Il valore totale degli alimenti gettati ha sfiorato nel 2020 i 10 miliardi di euro, di cui 6,4 miliardi soltanto per quelli domestici. Ridurre lo spreco di cibo è una delle assolute priorità indicate anche nell’Agenda 2030 dell’Assemblea dell’Onu per uno sviluppo sostenibile e la lotta al food waste deve iniziare innanzitutto dentro le mura di casa. Quelle che possono sembrare piccole accortezze – cambiare posto alla bottiglia del latte perché nella porta del frigo si conserva meno a lungo o prepararsi una lista della spesa prima di andare al supermercato – sono in realtà fondamentali non solo per la gestione delle scorte alimentari, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente.