L’intelligenza artificiale promette di rivoluzionare economia, società e quotidianità dei consumatori. E l’Europa si è dotata di un Regolamento sull’intelligenza artificiale, AI Act, che interviene a disciplinare i sistemi di intelligenza artificiale con regole armonizzate a livello europeo, una classificazione dei sistemi di IA basati sui profilo di rischio, il divieto delle pratiche di IA considerate inaccettabili e il richiamo a un’IA “antropocentrica e affidabile” che garantisca “un livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea”.
Il prossimo 27 novembre Consumers’ Forum realizzerà il tradizionale evento con le Authority, quest’anno incentrato proprio sulla governance dell’Intelligenza artificiale e sulla tutela dei consumatori.
Ma quanto ne sanno i consumatori? E qual può essere l’impatto dell’intelligenza artificiale su un settore cruciale quale quello dei trasporti?
Abbiamo sentito il parere di Carmelo Calì, Vice presidente e responsabile trasporti e turismo di Confconsumatori.*
1.Qual è a suo parere il livello di conoscenza dei consumatori italiani sull’Intelligenza artificiale?
"Purtroppo dobbiamo riconoscere che oggi la conoscenza può ritenersi alquanto bassa e ciò provoca anche una certa diffidenza. Non si tratta a mio avviso di un rifiuto della novità ma del timore dei rischi che questa novità non governata dal fattore umano e fino ad oggi senza regole può determinare. Questo “gap” potrà essere superato innanzitutto con una maggiore informazione ed a tal riguardo l’azione delle associazioni dei consumatori dovrà essere importante nell’interpretare il proprio ruolo rispetto a questa nuova frontiera. Ma anche con l’entrata in vigore del recente Regolamento UE la cui finalità è quella di fornire le massime garanzie tenendo adeguatamente conto sia dei benefici sia dei rischi. Infine, sempre nell’ottica di rassicurare i consumatori e superare la loro diffidenza, risulta importante il ruolo che il Regolamento ha conferito alle Autorità nazionali qualora si verifichino delle violazioni, conferendo loro la possibilità di avere accesso alle informazioni necessarie per indagare se l'IA è stata usata in modo conforme al diritto dell'UE. E le autorità nazionali in questi anni hanno adottato moltissimi provvedimenti a tutela dei consumatori."
2. Che ruolo può rivestire l’AI per lo sviluppo di una mobilità che sia efficiente, sicura e sostenibile?
"Lo sviluppo è già in atto e sta portando ad una significativa evoluzione della mobilità sia nel trasporto pubblico che in quello privato. Se certamente siamo ancora agli albori le trasformazioni ci fanno capire che questa è la strada del futuro. A beneficio appunto dell’efficienza, della sicurezza, della sostenibilità ed aggiungerei della convenienza, sia in termini di tempi che di economicità, sempre ben accette da parte dei consumatori.
Ci troviamo di fronte ad un sistema che possiamo definire sperimentale e a macchia di leopardo, con attuazioni parziali per singoli settori ed attività, e quindi l’obiettivo dovrà essere quello di pervenire ad un sistema generale interconnesso tra i vari settori del trasporto. Sarebbe riduttivo, infatti, e non corrispondente alle finalità e potenzialità dell’AI immaginare un’attuazione limitata ai singoli settori del trasporto. Dobbiamo essere consapevoli che tutto ciò non potrà realizzarsi immediatamente e che comporterà dei tempi di attuazione ma lo sviluppo della mobilità dei consumatori passa attraverso questo processo."
3. Secondo lei, quali sono nel campo della mobilità e dei trasporti i principali vantaggi e rischi dell’AI per i consumatori?
"Pensiamo ai dati relativi ai flussi di traffico con tutto ciò che ne consegue innanzitutto in termini di programmazione ma anche come risposta immediata alle problematiche di vario tipo che insorgono nella quotidianità, la cui risoluzione fino ad oggi è affidata alla buona volontà dei singoli operatori. Anche i singoli consumatori potranno essere attori nel momento in cui potendo cercare e trovare sempre più sui telefonini informazioni in tempo reale potranno programmare e scegliere gli spostamenti immediati più opportuni. Tutto ciò determinerà la riduzione dei tempi degli spostamenti e dei consumi a beneficio della sostenibilità e dell’abbattimento dei costi. Ma abbattimento di costi per chi? Solo per le aziende o anche per i consumatori? E qui arriviamo ai rischi perché l’esperienza degli algoritmi nelle prenotazioni del trasporto aereo non depone favorevolmente in quanto spesso i passeggeri si sono visti aumentare i prezzi di acquisto. Accadrà anche per gli altri settori? La questione dei rischi non è certamente limitata ai costi, il Regolamento è stato proprio pensato e scritto sulla limitazione dei rischi e le violazioni potranno essere sanzionate dalle Autorità. Ma bisognerà prestare la massima attenzione e vigilanza perché le violazioni interesseranno la generalità dei consumatori, che saranno colpiti con il doppio braccio armato umano e dell’AI."
*CONFCONSUMATORI è Socio di Consumers' Forum
di Help Consumatori in collaborazione con Consumers’ Forum