Come sarà l’Europa del 2020? Più lavoro, più ricerca e sviluppo, ma soprattutto più digitale. Tra gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea per il 2020 ci sono appunto aumento dell’occupazione e degli investimenti in ricerca e sviluppo, strategie per salvaguardare l’ambiente e azioni per ridurre povertà ed emarginazione. Si tratta di grandi obiettivi che passano tutti da una stessa autostrada, rappresentata dall’Agenda Digitale. Una “grande opera” che la Commissione Europea ha suddiviso in 7 aree d’azione: realizzazione del mercato unico digitale, miglioramento dell’interoperabilità e degli standard, rafforzamento della fiducia e della sicurezza online, promozione di un accesso veloce a Internet disponibile per tutti, incremento degli investimenti in ricerca e innovazione, integrazione, alfabetizzazione e sviluppo delle competenze digitali, attivazione dei benefici dell’ICT per l’Europa.
Iniziamo dal mercato unico digitale, cui Bruxelles tiene molto poiché è l’altra faccia per la costruzione di un vero mercato unico in Europa. Attualmente, l’esistenza di ostacoli alle operazioni online impedisce ai cittadini di beneficiare di una più vasta scelta di beni e servizi e di prezzi differenti: solo il 15% dei consumatori europei effettua acquisti online da un altro Stato membro. Le imprese che operano via Internet e le start-up non sono ancora nelle condizioni di trarre pieno vantaggio dalle opportunità di crescita offerte da Internet: solo il 7% delle PMI vende all’estero. Per non parlare delle grandi imprese e delle pubbliche amministrazioni che non possono ancora fruire appieno degli strumenti digitali.
Dall’ultimo Quadro di valutazione dei consumatori Ue, pubblicato a settembre, risulta che:
La Commissaria europea per la Giustizia, i Consumatori e la Parità di genere, Věra Jourová, ha ribadito che “entro la fine dell’anno la Commissione proporrà nuove norme che garantiscano a consumatori e imprese un accesso migliore ai beni e servizi digitali in tutta Europa”. Anche perché le cifre di chi azzarda stime di crescita, con un mercato unico digitale pienamente funzionante, sono importanti: oltre 415 miliardi l’anno in più per l’economia europea, con centinaia di
migliaia di nuovi posti di lavoro. Prima dell’estate la Commissione ha adottato la sua strategia per abbattere gli ostacoli legati alla diversità di regole, che poggia su 3 pilastri: migliorare l’accesso a beni e servizi digitali per consumatori e imprese; creare un contesto favorevole e parità di condizioni affinché reti digitali e servizi innovativi possano svilupparsi; massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale.
Consumers’ Forum è iscritto presso il Ministero della Giustizia, nell’elenco degli Enti di formazione abilitati a svolgere l’attività di formazione dei mediatori, di cui all’art.17 del d.m. 18 ottobre 2010 n°180, con il n° 203.
Consumers’ Forum è autorizzato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti allo svolgimento dell'attività di formazione professionale continua per i giornalisti, dal 15 maggio 2024 per la durata di tre anni, come da parere favorevole reso dal Ministero della Giustizia con nota prot. n. m_dg.DAG.16/04/2024.0081717.U