piccilini sito consumeeting 14Fabio Picciolini: "L'UE garantisca parità di trattamento per tutti i circuiti di pagamento e quindi per i consumatori".  Al termine di Consumeeting, abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Fabio Picciolini, Presidente di Consumers' Forum, Segretario Nazionale dell'Associazione Difesa Consumatori ADICONSUM, promossa dalla CISL, con delega per i servizi finanziari e postali; inoltre è coordinatore del Fondo Prevenzione usura Adiconsum. E non solo.

Dal consumeeting, come ne viene fuori il consumatore dell'era digitale?
Le caratteristiche sono sempre le stesse. Anche se il consumatore del terzo millennio cerca le informazione da sé. Non si accontenta più di ricevere passivamente delle informazioni dai fornitori di servizi, ma tramite il web va a caccia di ciò che gli interessa, confronta le varie offerte e sceglie cosa è più in linea con le proprie esigenze. Quindi, sicuramente il consumatore è sempre più consapevole dei propri bisogni e dei mezzi che ha a disposizione.

Perché allora consumatori così consapevoli, soprattutto in Italia, sono tanto scettici nell'usare i pagamenti elettronici?
Si tratta di una questione atavica del cittadino italiano, culturale direi. Gli italiani sono stati da sempre abituati all'utilizzo del contante e lo usano con disinvoltura. Dall'altro, però, va anche rilevato che si usano sempre più forme di pagamento alternative al contate, il bancomat già da tempo e ultimamente, con maggiore diffusione, anche carte di credito e prepagate. Con una preferenza ancora per queste ultime. In parallelo si diffondono forme di pagamenti tramite smartphone. Un trend che si può immaginare si diffonderà in maniera crescente anche tra i consumatori italiani. Direi quindi che nonstante il contesto suggerisca che si tratta solo di una questione di tempo, credo sia bene non cullarsi troppo e educare i consumatori italiani all'uso della moneta elettronica, ancora troppo spesso percepita come poco sicura.

In commissione europea si discute di interchange fee, le commissioni interbancarie che si applicano ai pagamenti elettronici. Qual è il suo punto di vista?
Le do due risposte. La prima: noi abbiamo una situazione, e lo dice la Banca d'Italia non io, che porta a dei costi del contante pari all'incirca a 15 miliardi l'anno; ed è una cifra enorme. Questo da solo dovrebbe indurci a pensare quanto possa essere utile utilizzare dei mezzi alternativi di pagamento. Certo, non facciamo passare l'illusione che si abbatterebbero completamente queste spese, ma sicuramente si abbatterebbero in maniera considerevole.
Guardando poi all'ampio scenario del mondo dei pagamenti elettronici, mi viene sùbito una riflessione: perché alcuni circuiti di pagamento sono esclusi dall'obbligo di abbattere le commissioni e altri no? Questo significa che il consumatore che utilizzerà una determinata carta sarà danneggiato rispetto a chi ne a scelto un'altra. Quindi, intanto garantirei una maggiore parità di trattamento per tutti i circuiti di pagamento e quindi per i consumatori.

Altro aspetto, e che francamente temo che in Italia possa essere amplificato è: un abbassamento delle commissioni non deve tradursi in un vantaggio o in uno svantaggio per una sola parte tra consumatore, banca e commerciante. Se ci dev'essere un abbassamento di costi questo deve andare a vantaggio di tutti, il che significa: il commerciante deve pagare meno le commissioni bancarie ma poi ridurre il prezzo del prodotto finale, quindi il consumatore pagherà meno il prodotto finale. Infine, la banca – con una maggiore diffusione dei pagamenti elettronici - guadagnerebbe di più non sulla singola transazione ma perché acquisirebbe un maggior numero di clienti, che andrebbe a compensare i guadagni inferiori sulla singola commissione. Se invece avviene come in Spagna, che i commercianti ricevono l'abbattimento delle commissioni bancarie salvo poi scaricare la riduzione sul consumatore, è evidente che questo non va bene. E ancora una volta, soprattutto per il consumatore.

Un consiglio che darebbe ai consumatori italiani per essere a passo coi tempi e più in linea con gli standard dei consumatori europei?

Direi loro di utilizzare forme di pagamento alternative al contante perché sono più sicure, più tracciabili, consentono un controllo delle spese molto più preciso rispetto al contante. Quindi fidatevi della moneta elettronica sia perché è sicura sia perché consente di avere servizi maggiori rispetto a quelli che può dare il contante.

http://www.iepc.it/it/l-esperto-dice/170_fabio-picciolini-l-ue-garantisca-parita-di-trattamento-per-tutti-i-circuiti-di-pagamento-e-quindi-per-i-consumatori 

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