Il Consiglio UE dei Ministri della Giustizia ha aggiunto un altro tassello verso l’accordo sulla riforma della privacy, affermando che la nuova direttiva sulla protezione dei dati si applicherà anche in ambito giudiziario e penale. Questo dovrebbe aumentare l’efficacia della lotta alla criminalità transnazionale e al terrorismo. In base all’accordo del Consiglio Giustizia, la nuova direttiva si applicherà sia al trattamento transfrontaliero dei dati personali che al trattamen to da parte delle autorità giudiziarie e di polizia a livello nazionale. Una novità importante rispetto alla direttiva del 1995, applicabile solo al trasferimento transfrontaliero dei dati personali. L’obiettivo è favo rire la cooperazione nell’UE tra forze dell’ordine e au torità giudiziarie, come previsto dall’Agenda UE per la sicurezza, promuovendo rapporti di fiducia reciproca tra le istituzioni nazionali coinvolte. La nuova direttiva, inoltre, prevede che il trattamento dei dati personali avvenga nel rispetto di 3 principi fondamentali necessità, proporzionalità e legalità con tutele adeguate per i cittadini. Gli Stati membri dovranno pertanto supervisionare il trattamento dei dati personali incaricando autorità indipendenti e prevedendo ricorsi giurisdizionali in caso di errori.

DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio