Cosa è

La conciliazione paritetica è un metodo di risoluzione stragiudiziale delle controversie di consumo  (come ad esempio nel settore delle telecomunicazioni, dei trasporti ferroviari, dei servizi postali, ecc.) che permette di risolvere i contenziosi tra consumatori e aziende in maniera rapida, semplice ed economica.

La conciliazione paritetica nasce da protocolli d'intesa sottoscritti tra le associazioni dei consumatori e l'azienda o associazioni di aziende, per la gestione di specifiche tipologie di controversie di consumo (riferite ad esempio ad un disservizio o un guasto di linea telefonica, piuttosto che di servizi non richiesti, ecc.).

Per avviare la procedura di conciliazione è necessario innanzitutto che il consumatore presenti un reclamo all’azienda; se questo non viene considerato o se la risposta fornita risulta inadeguata, si può attivare, contattando le Associazioni dei consumatori, la procedura di conciliazione che deve necessariamente concludersi entro un termine prestabilito (in base ai singoli protocolli).

I  vantaggi per il consumatore:
-    Accessibilità della procedura: la procedura è gratuita o comunque poco onerosa per il consumatore, semplice e attivabile attraverso la compilazione della relativa domanda. L’unico requisito indispensabile per poter accedere alla procedura è aver già inoltrato formale reclamo al quale l’azienda non ha dato riscontro nei tempi stabiliti o se la soluzione fornita non è stata ritenuta soddisfacente dal consumatore.
-    Tempi brevi per lo svolgimento della procedura.
- La formazione dei conciliatori che compongono la Commissione di Conciliazione assicura l’assistenza del consumatore da parte di personale qualificato.
-    La composizione della commissione di conciliazione: per ridurre le eventuali asimmetrie informative tra i componenti delle commissioni paritetiche, le Autorità di settore intervengono con appositi programmi formativi a questi diretti.
-    Contraddittorio: il consumatore ha la possibilità di essere ascoltato direttamente dall’organo deputato alla gestione della controversia e di rappresentare il proprio punto di vista.
-    Trasparenza e informazione riguardo lo svolgimento della procedura.
-    Libertà di scelta: il consumatore è libero in ogni momento di rifiutare di partecipare alla procedura di conciliazione, di recedere dalla stessa o di adire il sistema giudiziario; è inoltre informato della possibilità di poter accettare o meno la proposta conciliativa formulata dalla Commissione senza alcuna conseguenza negativa.
-    Diritto alla riservatezza: ogni argomentazione, informazione o proposta relativa alla controversia è coperta dalla riservatezza.
-    Efficacia giuridica dell’accordo: il verbale ha efficacia di accordo transattivo ai sensi dell’art. 1965 codice civile.
-    Riequilibrio del potere negoziale: l’intervento delle associazioni di consumatori, dal momento della stipula del protocollo con l’azienda al momento dell’assistenza in fase di reclamo e procedura conciliativa, rappresenta nei fatti un riequilibrio del potere negoziale. Il potere negoziale del consumatore, assente nel momento della sottoscrizione del contratto di adesione, viene in qualche misura recuperato in fase di gestione della controversia con il modello di conciliazione paritetica.
-    Buon andamento dei risultati in termini di alta percentuale degli accordi raggiunti e soddisfazione del consumatore.


La conciliazione  paritetica ha rappresentato una eccellenza e una peculiarità del nostro Paese, ha consentito la risoluzione di tante piccole controversie di consumo e ha contribuito a decongestionare le aule di tribunale. Un livello elevato di protezione dei consumatori e la facilità di accesso dei consumatori agli strumenti di risoluzione delle controversie creano un clima di fiducia e contribuiscono allo sviluppo e alla crescita economica.

Un obiettivo perseguito con tenacia dalle Associazioni dei Consumatori, dalle Imprese che credono nel dialogo e nel confronto trasparente con i propri clienti e dalle istituzioni come il Ministero dello Sviluppo Economico, che hanno sostenuto e condiviso questa modalità di risoluzione delle controversie contribuendo   in maniera determinante al recepimento della  Direttiva Europea 2013/11/UE, Direttiva con la quale l’Europa ha voluto imprimere un’accelerazione decisiva alla diffusione degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori.  La Commissione Europea attribuisce a questi strumenti una elevata valenza strategica per il completamento del mercato interno e per migliorare la fiducia dei cittadini, condizione fondamentale per lo sviluppo economico dello spazio europeo.