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Consumerism, il rapporto curato dall’Università
Roma Tre, che anche quest’anno ha
fatto da cornice all’appuntamento annuale
che Consumers’ Forum dedica alle Autorità
di regolazione, approfondisce con particolare
cura due settori fondamentali dell’economia
e della tutela dei consumatori: quello
dei farmaci e della sicurezza alimentare.
Nei due capitoli, i ricercatori dell’Università
affrontano tanti temi: in questa sede ci limitiamo
a riportare le considerazioni relative
alla contraffazione dei farmaci e alle emergenze
alimentari rimandandovi al Rapporto
completo per approfondire tutti gli altri
aspetti.
Nell’affrontare le problematiche relative alla
contraffazione dei farmaci, i ricercatori partono
dal presupposto che “la rete distributiva
dei medicinali è sempre più complessa
e coinvolge molti operatori che non sono
necessariamente distributori all’ingrosso”.
Lo sforzo maggiore consiste nell’applicare
“a questi soggetti norme proporzionate in
modo da escludere con ogni mezzo praticabile
la possibilità che entrino nella filiera
farmaceutica legale della Comunità medicinali
falsificati sotto i profili dell’identità, della
storia o dell’origine”. Per porre un freno alla
contraffazione dei farmaci - vera minaccia
per la salute pubblica - è stata di recente,
anche in Italia, recepita la dir. 2011/62/
UE83: tra le novità di rilievo sulla vendita
e controllo della contraffazione, spicca la
possibilità, prevista dal decreto, di vendita
a distanza al pubblico dei medicinali senza
obbligo di prescrizione, attraverso farmacie
o parafarmacie; a tale scopo, i siti internet
che vendono medicinali conterranno un
link, collegato al sito internet del Ministero
della Salute, che indicherà la lista di tutti gli
enti o persone autorizzate alla vendita di
farmaci in rete.
Sarà utilizzato un logo comune che renderà
tali siti riconoscibili e sicuri. Viene,
inoltre, creato il sistema nazionale antifalsificazione
che, attraverso la Task Force
nazionale, con il coinvolgimento anche del
Comando dei Carabinieri per la Tutela della
Salute (NAS) e dell’Agenzia delle dogane e
dei monopoli, è inteso a impedire la circolazione
sul territorio nazionale di medicinali
falsificati e quindi potenzialmente pericolosi
per la salute.
Sul fronte delle emergenze alimentari che
di tanto in tanto mettono a dura prova il
sistema degli alert, i ricercatori evidenziano
“la necessità di un potenziamento degli
strumenti ex ante di tutela per il tramite di
una maggiore attenzione alla comunicazione
dei rischi attraverso l’utilizzo di sempre
più puntuali indicazioni in etichetta, un maggior
coinvolgimento degli stessi consumatori
e soprattutto dei produttori dei beni di
consumo”.
Tuttavia, vi è la consapevolezza delle difficoltà:
“le fonti di rischio ormai non sono più
rappresentate soltanto da quelle biologiche,
chimiche e fisiche, ma, soprattutto per quel
che riguarda più da vicino il nostro Paese,
dalle contraffazioni, dalle usurpazioni dei
marchi, dell’origine italiana dei prodotti e di
tutta la qualità che la nostra tradizione enogastronomica
rappresenta”.
Autocontrollo e prevenzione rispetto ai rischi
di tipo chimico connessi al food packaging
sono le vie d’uscita che i ricercatori
indicano nel Rapporto. Autocontrollo inteso
quale obbligo dei produttori di tenuta sotto
controllo delle proprie produzioni, che è obbligatorio
per tutti gli operatori che a qualunque
livello siano coinvolti nella filiera della
produzione alimentare, mentre per gli operatori
del settore post primario è obbligatoria,
in particolare, l’adozione di un sistema
che consenta di applicare l’autocontrollo in
maniera razionale ed organizzata (c.d. risk
assessment) nell’ottica di un vero e proprio
«governo del rischio» (c.d. risk management).
Analogamente, poi, la prevenzione rispetto
ai rischi di tipo chimico connessi al food
packaging o, più in generale ai materiali
a contatto con gli alimenti, oggetto di una
disciplina normativa non uniforme a livello
europeo per quelli a base di carta, deve
caratterizzarsi, come d’altronde già si sta
facendo in questo settore con l’adozione di
una normazione volontaria, per l’elaborazione
e l’adozione di sistemi sicuri per garantire
la sicurezza dei prodotti forniti.
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