Pierfrancesco Bartolucci
Ricercatore di Istituzioni
di Diritto Privato - Università degli Studi di Napoli Parthenope

Il Quarto Rapporto sulle conciliazioni paritetiche curato da Consumers’Forum non può limitarsi ad una mera elencazione dei dati quantitativi ma deve essere l’occasione per un bilancio sull’intero sistema di risoluzione alternativa delle controversie. E’ necessario, quindi, abbandonare i dati statistici e fare qualche riflessione perché i dati statistici che sono emersi quest’anno vanno, più che mai, contestualizzati. Nell’ultimo anno, infatti, lo scenario è molto cambiato e a questo cambiamento ha contribuito non solo la pronuncia della Corte Costituzione che ha sancito la non obbligatorietà della media-conciliazione, ma anche la recente approvazione della direttiva europea sulle ADR  che necessariamente produrrà cambiamenti nel nostro ordinamento. A ciò va aggiunto anche l’incremento delle procedure specializzate, ad esempio quelle attivabili dinnanzi all’Arbitro Bancario e Finanziario.

Il quadro che emerge seppur contestualizzato richiama necessariamente qualche riflessione. Non si può più far a meno di pensare alle ADR in maniera pluralista e integrata. Innanzitutto è divenuto necessario differenziare i modelli a seconda dell’obiettivo che si vuole perseguire: il modello negoziale, ad esempio, non è sempre vincente in tutti i settori. In alcuni settori sta funzionando un modello di affidamento al soggetto terzo imparziale con un ruolo sostanzialmente valutativo. Un modello pluralista è quello che consente di offrire ai cittadini procedure differenziate nelle regole. La seconda valutazione  ha a che fare con la tipologia delle controversie: la negoziazione paritetica non riesce a coprire tutte le controversie in materia di consumo vuoi perché l’imprenditore non ha rilevanza nazionale, vuoi perché l’imprenditore non è lo stesso che fornisce il bene. Infine ci sarebbe bisogno di dare nuova linfa alla fase di negoziazione diretta, il reclamo, nella quale alle parti spetta la decisione su come vogliono risolvere la loro controversia.

 

DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio