La Ue si è data, prima al mondo, un Regolamento sull’intelligenza artificiale. Ma come farlo rispettare? E come tutelare i diritti dei consumatori? La prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale ha il marchio dell’Europa. Il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI ACT) “pone l’Unione europea all’avanguardia della regolazione di frontiera sui sistemi di intelligenza artificiale” (Consumerism 2024).
La legislazione europea segue un approccio “basato sul rischio”: maggiore è il rischio di causare danni alla società, più severe saranno le regole. Si tratta del primo regolamento globale sull’intelligenza artificiale e, come ha spiegato la Commissione europea, la legge “è concepita per garantire che l’IA sviluppata e utilizzata nell’Ue sia affidabile, con garanzie per proteggere i diritti fondamentali delle persone. Il regolamento mira a istituire un mercato interno armonizzato per l’IA nell’Ue, incoraggiando l’adozione di questa tecnologia e creando un contesto favorevole all’innovazione e agli investimenti”.
Il regolamento parla di “un’intelligenza artificiale (IA) antropocentrica e affidabile” che garantisca al tempo stesso “un livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea («Carta»), compresi la democrazia, lo Stato di diritto e la protezione dell’ambiente”.
Ci saranno ad esempio limiti per l’uso dei sistemi di identificazione biometrica e divieti per quelle applicazioni di intelligenza artificiale che minacciano i diritti dei cittadini.
Certo è che l’intelligenza artificiale avrà un impatto sulla protezione dei dati personali, su informazione e comunicazione, sulla concorrenza, sui trasporti, sulle tlc.
Avrà dunque un impatto sui diritti e sulla tutela dei consumatori.
Come si applica l’AI ACT?
I singoli Stati devono designare delle “autorità competenti” in materia di notifica e di vigilanza sul mercato.
In Italia, il ddl presentato dal Governo (1146, Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale) intende designare come autorità competenti:
– AgID, Agenzia per l’Italia digitale
– ACN, Agenzia per la cybersicurezza nazionale
L’AgID è responsabile di promuovere l’innovazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e provvede a definire le procedure a esercitare funzioni e compiti in materia di notifica, valutazione, accreditamento.
L’ACN è responsabile per la vigilanza, incluse attività ispettive e sanzionatorie, dei sistemi di intelligenza artificiale, ed è responsabile per la promozione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale relativamente ai profili di cybersicurezza.
“Governance dell’AI e tutela dei consumatori”, l’evento di Consumers’ Forum del 27 novembre, metterà intorno a un tavolo le autorità indipendenti. Al centro l’AI ACT e tutto intorno la grande sfida di un’intelligenza artificiale che riesca a garantire la tutela dei consumatori.
Contenuto realizzato a cura di Help Consumatori in collaborazione con Consumers' Forum