AsvisCittà più inclusive, sicure, durature e sostenibili e sindaci che guardino al futuro per rendere lo sviluppo del territorio sostenibile dal punto di vista ambientale, economico, sociale e istituzionale. Lo chiedono l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) in una lettera-appello diffusa oggi in cui invitano i candidati sindaci dei 1.368 comuni che concorreranno alle amministrative di giugno a inserire nei programmi elettorali l’impegno a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Si tratta, infatti, delle prime elezioni dopo la sottoscrizione, da parte dell’Italia e dei governi di tutto il mondo, dell’Agenda Globale 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile che si basa su 17 obiettivi e 169 sotto-obiettivi. Ai sindaci che verranno eletti ANCI e ASviS chiedono di impegnarsi a rispettare il dettato dell’obiettivo 11 - “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” - in modo integrato con gli altri 16 obiettivi che riguardano temi su cui potranno intervenire, assieme agli altri attori istituzionali coinvolti: temi come povertà, alimentazione, salute, educazione, occupazione, diritti civili, protezione dell’ambiente, innovazione.

‘’Su tutte queste questioni i Sindaci – afferma Matteo Ricci, vice Presidente ANCI - da sempre chiedono di poter incidere con maggiore efficacia, anche perché chiamati a rispondere in prima battuta alle esigenze dei cittadini, anche se molti di questi temi non sono sotto la loro piena responsabilità. Con questa iniziativa vorremmo sensibilizzare fin da subito i futuri Sindaci affinché integrino il loro impegno locale con un impegno all’interno di ANCI per dare sempre maggiori strumenti a tutte le autonomie’’.

“Dalle urne usciranno sindaci che, nei prossimi cinque anni, saranno chiamati ad affrontare sfide importanti, dalla povertà all’inquinamento, dal traffico allo smaltimento dei rifiuti, dall’educazione di qualità all’esclusione sociale”, ha sottolineato Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS. “Anche se come Paese ci siamo impegnati a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, a seconda dei casi, entro il 2020 o entro il 2030, sappiamo che ce ne sono alcuni che non possono essere più rimandati e che riguardano i 4 milioni di poveri presenti nel nostro paese e i 2,5 milioni di giovani che non studiano e non lavorano (NEET), per i quali dobbiamo intervenire subito e per i quali chiediamo, per quanto di loro competenza, l’impegno concreto dei futuri sindaci. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – ha aggiunto Giovannini - caratterizzerà l’agenda politica, le strategie delle imprese e della società civile, i comportamenti dei cittadini e i loro orientamenti politici per i prossimi 15 anni”.

I dati statistici disponibili (Rapporto UR-BES 2015, sul Benessere Equo e Sostenibile nelle città, http://www.istat.it/urbes2015) mostrano come la situazione, rispetto ai temi dell’obiettivo 11, sia molto eterogenea sul territorio nazionale. Migliorare la qualità della vita e rendere le città sostenibili rappresenta quindi una vera sfida per i futuri sindaci ed è per questo che l’ANCI e l’ASviS chiedono un impegno formale, un’adesione all’Agenda Globale 2030, per portare il Paese sul sentiero della sostenibilità e quindi di inserire tra gli impegni che assumeranno i candidati con la cittadinanza nel corso della campagna elettorale quelli indicati dall’Obiettivo 11 e gli associati dieci “sotto-obiettivi”, facendosi carico della responsabilità, una volta eletti, di perseguire, per quanto di competenza, gli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso azioni concrete da parte dell’Amministrazione comunale. Al contempo ASviS e Anci si impegnano a sollecitare e lavorare insieme al Governo, alle Regioni e a tutte le istituzioni affinché ciascuno faccia la propria parte e agisca per influenzare positivamente le condizioni economiche, sociali, ambientali e istituzionali delle comunità e dei territori del nostro paese.
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Amministrative 2016: le prime adesioni dei candidati sindaci all’appello ASviS-Anci

Roberto Giachetti candidato sindaco di centrosinistra a Roma, Alfio Marchini candidato sindaco civico a Roma, Giuseppe Sala candidato sindaco di centrosinistra a Milano, Valeria Valente candidato sindaco centrosinistra a Napoli, Piero Fassino candidato sindaco di centrosinistra a Torino, Osvaldo Napoli candidato sindaco di Forza Italia a Torino, Manes Bernardini, candidato sindaco per la lista Insieme Bologna, Virginio Merola candidato sindaco di centrosinistra a Bologna.

Sono i primi candidati che hanno aderito all’appello dell’ASviS e dell’Anci diffuso oggi durante una conferenza stampa che chiede ai chi concorre per la poltrona di primo cittadino alle elezioni di giugno di inserire nel suo programma l’impegno al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e in particolare dell’obiettivo 11: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” e i relativi 10 sotto-obiettivi.

“Un buon inizio e un ottimo segnale”, ha rimarcato il portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini. “Speriamo che seguano numerose altre adesioni. Noi continueremo a sollecitare i candidati sindaci per ottenere il loro responsabile sostegno a politiche che tengano conto, in modo integrato, degli obiettivi dell’Agenda Globale 2030 che il nostro paese ha sottoscritto di in sede ONU a settembre dell’anno scorso”.


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