contraffazione copyMilano, 16 maggio 2014 – Occhiali, borse, scarpe, piumini, capispalla e molte altre categorie di prodotti erano venduti nei 50 siti web ad alto traffico di visitatori che oggi vengono oscurati a seguito di provvedimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e dalla Guardia di Finanza. Tutte le vetrine online oscurate avevano una generale qualità ed un impatto grafico di alto livello, in grado di ingannare facilmente i consumatori e portarli a concludere acquisti di merce contraffatta.

 

L'azione è stata avviata su segnalazione di INDICAM, Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione, che in base a informazioni ricevute e a elaborazioni interne di analisi, ha ricostruito una rete ampia di siti ricollegabili a tre soggetti diversi di nazionalità estera.


"Ancora una volta l'azione AGCM, svolta con il supporto della Guardia di Finanza, dimostra quanto in Italia il contrasto alla contraffazione online possa essere efficace – dichiara Mario Peserico, Presidente di INDICAM. Non soltanto è un illecito che colpisce l'industria e l'economia in generale ma, soprattutto, il consumatore che viene ingannato dalla qualità elevata dei siti trovandosi poi, però, totalmente privato di ogni minima protezione per i pagamenti, per eventuali resi della merce, se mai la riceverà ovviamente, per la propria salute. Siamo di fronte a un mercato in continua espansione e l'efficacia dell'azione dell'AGCM, cui va tutto il nostro ringraziamento, è la dimostrazione che i risultati si possono ottenere con una valida collaborazione".

L'azione ha dimostrato, inoltre, come un intelligence efficace, questa volta compiuta anche internamente da INDICAM, possa consentire di proteggere sistematicamente i titolari di brand, che soffrono pesanti danni da questa "concorrenza" criminale, ed i consumatori, che trovano in Italia un ombrello di protezione ampio ed efficiente. Molti dei prodotti contraffatti che erano venduti sui siti oggi oscurati appartenevano a categorie che analisi scientifiche hanno ampiamente dimostrato, in casi analoghi, presentare alti rischi di danni alla salute, per l'uso di materiali non conformi, trattati con sostanze classificate come nocive e ad alto rischio di malattie di grave impatto.

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