immagini amicheIl 10 marzo scorso, a Venezia, nella splendida sala dell'Ateneo Veneto e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è svolta la quarta edizione del Premio "Immagini amiche".

 


La cerimonia di premiazione condotta con stile comunicativo al di fuori di ogni retorica dall'attrice Giorgia Cardaci, nell'abbigliamento dello spettacolo "Ferite a morte", è stata introdotta da un breve filmato sui Gruppi di Difesa della Donna - di cui quest'anno ricorre il 70°- che ha suscitato interesse ed emozione. Con un videomessaggio la Presidente della Camera Laura Boldrini ha voluto testimoniare il desiderio di essere comunque presente, in piena sintonia con lo spirito di questo premio singolare promosso quattro anni fa dall'UDI e dall'Ufficio italiano del Parlamento Europeo.
Erano presenti anche la senatrice Maria Cecilia Guerra, già ministra per le Pari Opportunità e l'assessora alle Pari Opportunità del comune di Venezia Tiziana Agostini le quali, insieme alla presidente del premio Daniela Brancati, anche a nome dell'UDI, si sono dette d'accordo sul fatto che non servono leggi contro le pubblicità sessiste, ma che è invece necessaria una riforma dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, lo IAP, che preveda un codice di autoregolamentazione ed eventuali sanzioni prese da un organo giudicante formato in modo da comprendere donne esperte di politiche di genere.

I finalisti sono stati : Dove, Edison e San Crispino, per pubblicità televisiva; La violenza ha mille volti, Università Politecnica delle Marche per le affissioni; Pimpa, Rai news 24 e "Una mamma imperfetta" per la televisione; Banca di Credito, Novolac, Women in Power per la pubblicità cartacea; "In genere", "La Stampa " e "Un altro genere di comunicazione per il web; Formia e Argenta come città virtuose. Per scuole l'Istituto Vaccarini di Catania, l'Istituto Venturi di Modena e l'istituto superiore comprensivo Mario Giardini di Penne, Pescara.
La giuria del premio composta oltre che dalla presidente del premio Daniela Brancati e dalla responsabile nazionale dell'UDI Vittoria Tola, da Clara Albani, da Bruno Marasà dell'Ufficio italiano del Parlamento Europeo, dalla ricercatrice Monia Azzalini, dalle docenti universitarie Milly Buonanno e Gioia Di Cristofaro Longo, da Serena Ballista dell'UDI, dalla scrittrice Loredana Lipperini e dall'esperta in comunicazione d'impresa Valeria Monti, ha decretato i seguenti vincitori:
San Crispino, per pubblicità televisiva; la campagna del Ministero delle Pari Opportunità "Riconosci la violenza" e a pari merito la campagna "Meno giallo più rosa" per le affissioni; Rai news 24 per la televisione; Novolac e "In genere" per il web; Formia come città virtuosa; infine, per quanto riguarda le scuole, ex-aequo per l' Istituto Vaccarini di Catania e l' Istituto Venturi di Modena.
La giuria popolare, secondo il regolamento, si è espressa votando on line sul sito www.premioimmagini amiche.it e ha decretato vincitori:
Edison per la pubblicità televisiva, Avon Cerchi d'acqua per le affissioni e per la pubblicità cartacea, ancora Rai news 24 per la televisione e Toponomastica Femminile per il web.
L'edizione di quest'anno è stata caratterizzata da una imponente partecipazione delle scuole che ha messo in difficoltà la giuria nel decretare i vincitori, data la qualità dei lavori segnalati. Alla fine sono stati scelti ex-aequo l'istituto Vaccarini di Catania, già da anni impegnato sul tema e finalista nella precedente edizione e il Venturi di Modena autore di quattro video incentrati sul tema della violenza e una serie di cartoline contro gli stereotipi di genere. Presenti alla premiazione, fuori concorso, anche le/gli studenti del liceo Benedetti di Venezia, Bruno di Mestre e Masotto di Noventa Vicentina che hanno presentato ricerche e spot molto apprezzati ed applauditi. Tutte/i le/i giovani hanno partecipato attivamente alla cerimonia e all'invito a dare di volta in volta il loro voto per alzata di mano, hanno dimostrato libertà di sguardo e di giudizio sorprendendo il pubblico con la loro determinazione.
Partecipazione molto sentita anche quella dei comuni: ha vinto il Comune di Formia, ma anche qui la scelta non è stata facile.
"Il fatto che sempre più città abbiano aderito al progetto, rifiutandosi di dare l'autorizzazione ad affiggere manifesti contenenti pubblicità lesive per la dignità delle donne e disponendone la rimozione nei casi sfuggiti al controllo preventivo delle amministrazioni comunali – ha detto Vittoria Tola - è una grande vittoria che possiamo ascrivere alla nostra campagna di sensibilizzazione, soprattutto perché molti comuni non si sono limitati a questo".
Nel corso della cerimonia Pasquale Diaferia, vincitore con "Meno giallo più Rosa", assieme alla consigliera per le pari opportunità della Regione Puglia Serenella Molendini, ha illustrato il kit della campagna che delimita con un nastro rosa i luoghi che escludono le donne o che le hanno viste vittime di violenza fisica e morale, annunciando che sarà a disposizione di tutti i comuni intenzionati a utilizzarlo.
Daniela Brancati ha infine sostenuto che da quando è partito il premio ci sono stati progressi visibili "I pubblicitari ci hanno dimostrato grande attenzione, le loro associazioni più rappresentative hanno sottoscritto con noi lo scorso anno a Milano un accordo per bandire le pubblicità sessiste. Non basta, andremo avanti per far crescere una cultura diversa. Per questo il nostro obiettivo principale è lavorare sulle aziende committenti, quelle che hanno il potere di decidere le linee culturali e commerciali della loro pubblicità. La nostra linea è mostrare con esempi di successo che non serve mortificare le donne per far notare la propria comunicazione."

E' stata senza dubbio una edizione molto partecipata e ricca di sollecitazioni, in una città, Venezia, che ha sempre dato grande attenzione a questo premio. Quest'anno ha voluto ospitarlo nello scenario unico dei suoi splendidi palazzi, dei canali, delle opere d'arte che hanno fatto da preziosa cornice all'evento e con un invito particolare dal Peggy Gugghenheim Museum rivolto alla giuria, al comitato d'onore, ai premiati e all'UDI con una guida speciale nella persona del direttore del museo Philip Rylands.

"Possiamo dire, a ragione, sostiene Vittoria Tola, che si tratta dell'edizione forse migliore per la qualità e quantità della partecipazione, il coinvolgimento delle scuole e dei comuni, la sensibilità, l'attenzione e i suggerimenti che la giuria e il Comitato d'onore hanno dimostrato e profuso. Un ringraziamento particolare va alle donne dell'UDI e di tutte le realtà che sono state da loro coinvolte nella IV Edizione del Premio" .

http://www.unionedonneinitalia.org/stage/index.html 

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