iapCome anticipato nello scorso numero, I’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha  aperto una consultazione pubblica per il varo del nuovo Regolamento sulle proprie procedure istruttorie in materia di pubblicità. L’Istituto ha formulato una proposta al riguardo, affinché si possano attivare al più presto strumenti idonei a fare un passo avanti nella direzione di una maggiore interazione tra AGCM e IAP. 
 
 
 
La proposta di integrazione del Regolamento si fonda infatti sul presupposto che se si vuole che l’Autodisciplina realizzi quel ruolo che le viene espressamente riconosciuto in numerose direttive dell’Unione, e cioè di strumento privatistico di controllo azionabile da parte di concorrenti e consumatori, capace di concorrere deflattivamente e complementariamente al controllo statuale, occorre istituire un raccordo regolato in modo che sia riservato all’Autodisciplina lo spazio necessario per svolgere tale compito.
 
Una certa funzione deflattiva potrebbe essere attivata con reciproche collaborazioni, anche per 
alleggerire il compito dell’Autorità fornendole, ad esempio, come se si trattasse di un parere 
tecnico-giuridico necessario ma non vincolante, il contributo di una motivazione autodisciplinare 
di cui l’Autorità tenga conto e si avvalga nelle proprie motivazioni, a beneficio di una chiara 
rappresentazione ai professionisti ed ai consumatori del contenuto e degli obblighi di condotta 
insistenti sulla comunicazione commerciale.
 
Per valorizzare la scelta anche etica degli operatori che si assoggettano volontariamente allo 
strumento autodisciplinare, è necessario invece che si offra loro un esplicito riconoscimento, 
ad esempio, nel caso in cui un operatore dovesse essere sottoposto ad un procedimento 
amministrativo su una fattispecie che è già stata oggetto di sindacato o di verifica preventiva 
autodisciplinare.
 
Traducendo il concetto sul piano operativo, assumendo l’Autorità una posizione diversa rispetto ad un messaggio che è stato assentito da un parere preventivo del Comitato di Controllo, o che è già stato da tempo espunto dal sistema dei media a seguito di un’inibitoria del Giurì. Occorre inoltre interrogarsi sull’opportunità e sull’utilità di aprire un’istruttoria ex novo su un messaggio che è già stato bloccato dall’Autodisciplina, analogamente a quanto previsto nel caso di archiviazione a seguito dell’avvenuta rimozione da parte del professionista dei profili di possibile ingannevolezza o illiceità di una pratica commerciale (moral suasion), di cui all’art. 4, comma 5 del proposto rivisto Regolamento. 
 
Insomma, sarebbe opportuno tenere conto della “storia” di una determinata comunicazione commerciale, ovvero se già sia intervenuta l’Autodisciplina ad assentirla o bloccarla per chiederne la modifica. L’aver aderito prontamente ad una richiesta autodisciplinare è un’attestazione di buona fede e di comportamento virtuoso che dovrebbe, come nell’ipotesi di moral suasion, trovare apprezzamento anche in altre sedi. 
 
In concreto la proposta IAP di integrazione del Regolamento prevede, tra gli altri punti: la possibilità che già in fase istruttoria il responsabile di un procedimento acquisisca informazioni sul 
caso anche presso l’Istituto, potendo procedere con l’archiviazione nel caso in cui un provvedimento dell’Istituto ha condotto alla rimozione dei profili di ingannevolezza rilevati; che nella valutazione degli impegni da parte di un inserzionista a far venir meno i profili di illegittimità sia tenuto in considerazione l’eventuale richiesta di parere preventivo; che tra le possibili richieste inerenti all’onere probatorio a carico del professionista vi rientri anche la produzione di eventuali provvedimenti emanati dall’Istituto; che siano tenuti in considerazione i provvedimenti o i pareri dell’Autodisciplina in funzione di riduzione della sanzione; che i consumatori, i concorrenti, anche tramite le loro associazioni o organizzazioni, siano incoraggiati ad adire preventivamente gli organismi di controllo dell’Autodisciplina Pubblicitaria per la risoluzione della controversia volta a vietare o a far cessare la continuazione della comunicazione commerciale scorretta.
 
DIALOGO APERTO
LA NEWSLETTER
Archivio