Sondaggio Federconsumatori/Oxfam: solo per il 21,8% il fattore prezzo rimane determinante, 8 italiani su 10 chiedono maggiore trasparenza sugli scaffali dei supermercati. Il 74,41% dei consumatori italiani è disposto ad acquistare un prodotto libero da dinamiche di sfruttamento dei lavoratori, indipendentemente dal prezzo. Solo per il 21,8% il fattore prezzo rimane determinante per compiere tale scelta.

Allo stesso tempo in 8 su 10 (il 78,20% del campione) dichiarano di non avere adeguate informazioni per poter riconoscere sugli scaffali dei supermercati i prodotti che assicurano una equa redistribuzione del valore tra tutti gli attori della filiera. Sono questi alcuni dei principali risultati emersi dal sondaggio realizzato a giugno da Oxfam e Federconsumatori. “I consumatori ci dicono di non voler essere complici inconsapevoli dello sfruttamento nei campi. Senza informazioni ed elementi che garantiscano la piena trasparenza sul rispetto dei diritti umani nelle filiere, i consumatori non riescono ad esercitare una scelta responsabile che pure dichiarano, senza esitare, di voler compiere – ha detto Giorgia Ceccarelli, policy advisor di Oxfam Italia -. Trasparenza quindi, ma anche la piena assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori delle filiere agroalimentari, inclusa la Grande Distribuzione Organizzata, in nome di una maggiore equità”. Con la petizione lanciata con la campagna di Oxfam “Al giusto prezzo”, si può chiedere ai supermercati di rispettare i diritti umani lungo la filiera agroalimentare. 

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