Pietro Cernigliaro
Presidente Associazione Nazionale Direttori Mercati Ingrosso (ANDMI)


Giovanni Cobolli Gigli
Presidente Federdistribuzione

La filiera distributiva ha un ruolo fondamentale nella gestione del cibo. A partire dai mercati all’ingrosso: oggi oltre il 50% dei prodotti ortofrutticoli che giungono al consumo finale passa fisicamente dai centri agroalimentari, una quota che probabilmente raggiunge il 65-70% considerando il fuori mercato, cioè le vendite effettuate da grossisti che hanno anche un centro di spedizione all’esterno del mercato. Nel 2012, secondo i dati Istat, in Italia ci sono 154 mercati all’ingrosso, di cui 95 al Centro-Nord e 59 al Meridione, attraverso i quali transitano circa 10 milioni di tonnellate di prodotti l’anno. “Il mercato all’ingrosso nasce come centro di raccolta annonario nel secolo scorso” ha spiegato Pietro Cernigliaro, Presidente Associazione Nazionale Direttori Mercati Ingrosso (ANDMI) aggiungendo che “pur rimanendo il ruolo di collegamento tra le zone agricole di produzione e la rete distributiva al dettaglio per la commercializzazione dei prodotti, con il tempo si è assistito ad un profondo cambiamento di queste strutture.”

Anche la distribuzione organizzata ha il proprio ruolo. “Quando parliamo di Distribuzione Moderna Organizzata non facciamo solo riferimento alla possibilità di trovare “prezzi bassi”, è molto di più” ha affermato Giovanni Cobolli Gigli, presidente di  Federdistribuzione - “Ogni settimana più di 60 milioni di persone entrano nei nostri punti vendita rinnovandoci costantemente il loro rapporto di fiducia. E’ un sistema che comporta rapporti di stretta collaborazione con i fornitori, con i quali la DMO ha l’obiettivo comune della valorizzazione del “made in Italy” e della qualità del prodotto, sempre con una particolare attenzione al tema della sicurezza. La DMO continua ad investire, anche in questo momento difficile, circa 2,5/3 miliardi di euro all’anno tra nuovi punti vendita e ristrutturazioni delle reti esistenti, un impegno rilevante che produce effetti positivi sul territorio, anche in termini ambientali, generando occupazione e sostenendo il tessuto di artigiani e piccole e medie imprese. Continua così il suo cammino di lento ma di regolare sviluppo, contribuendo alla modernizzazione del settore anche grazie alla formula del franchising”.

 

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