Lamberto Santini
Presidente
Consumers' Forum

Cari lettori e lettrici,
C’è il tema della condivisione e della sharing economy nell’evento annuale che Consumers’ Forum ha organizzato anche quest’anno come luogo e arena di incontro fra Autorità e Consumatori: “Authority: quale rapporto con il Consumatore nell’era della condivisione?”. L’evento ha ricevuto la medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica.

Al centro della partita c’è il consumatore nell’era della condivisione e della sharing economy. Il dato centrale nella scelta del tema della condivisione parte da un presupposto: il mercato in questa fase, sia a livello nazionale che europeo, è andato più avanti rispetto al meccanismo delle regole. La realtà condivisa a nostro avviso va regolamentata. Come presidente di Consumers’ Forum ritengo che la regola, sia a livello europeo che nazionale, sia una certezza per il cittadino. La sicurezza rappresenta un tema centrale rispetto all’analisi che abbiamo portato al dibattito. Il tema della privacy e dei big data rappresenta poi un percorso da attenzionare: non dobbiamo spaventarci, dobbiamo fare in modo di regolamentare un percorso che tutela il cittadino e il consumatore.

Il tema che attraversa la sharing economy e le sua diverse declinazioni è quello della tutela dei dati personali. Va dunque ribadita l’importanza della centralità della privacy e del controllo dei dati personali. La tecnologia è andata infatti più veloce del mercato. Impazza e imperversa. La regola, insieme a un percorso di controllo della tecnologia, deve rappresentare una certezza per il cittadino, per le imprese e le istituzioni. La comunità deve avere la possibilità di un uso corretto della tecnologia in un quadro d’insieme regolato.

La sfida è dunque rappresentata dalla reale capacità del cittadino di destreggiarsi quando si parla di privacy, ad esempio con le diverse normative che richiedono un consenso  informato.  Bisogna  rendere  fruibile al consumatore la tecnologia e il controllo della tecnologia, e in questo campo il lavoro della formazione oltre che dell’informazione deve rappresentare un veicolo di centralità. Credo che questo sia un passo fondamentale, altrimenti la difficoltà all’uso delle nuove tecnologie e alla loro padronanza può diventare un problema. Non ce lo possiamo permettere. Serve un cambio di marcia e una garanzia in più.

 

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