decalogo webIl decalogo dell'Authority sui diritti dei consumatori e i doveri delle imprese con attenzione alle ultime novità del Codice del Consumo ed alla normativa europea in materia consumatori che si rivolgono a servizio clienti online. Per regolare in sicurezza i rapporti, l'Antitrust ha reso disponibile sul proprio sito ufficiale, un vero e proprio decalogo sui diritti dei consumatori e i doveri delle imprese, che pone l'attenzione sulle ultime novità del Codice del Consumo e della normativa europea in materia di tutele, anche online.

Il decalogo dei rapporti consumatore e fornitore
Ecco, articolato per punti, che cosa prevede il decalogo dell'Antitrust:

- Basta a spese e costi nascosti su Internet. Adesso i consumatori dovranno confermare esplicitamente di aver compreso che si tratta di un servizio a pagamento. La normativa punta a proteggere i consumatori dalle trappole dei costi celate nel web.

 - Maggiore trasparenza dei prezzi: i venditori dovranno chiarire il costo totale del prodotto o servizio, incluso qualunque addebito supplementare.

- Divieto delle caselle preselezionate sui siti web. Nel caso di acquisti online è possibile che vengano offerte opzioni supplementari, le cosiddette "caselle preselezionate". Al momento è necessario deselezionare queste caselle se non desiderano tali servizi, con la nuova legge europea, le caselle preselezionate sono vietate in tutta l'Ue.

- Per quanto riguarda il diritto di recesso: 14 giorni per cambiare idea su un acquisto fatto anche online. Il periodo durante il quale i consumatori possono recedere dal contratto di acquisto è portato a 14 giorni di calendario (rispetto ai sette finora prescritti dalla normativa dell'Ue). I consumatori potranno restituire le merci per qualunque ragione. Se il venditore non dà chiaramente informazioni circa il diritto di recesso, la durata del periodo di ripensamento è estesa a un anno. I consumatori saranno tutelati e beneficeranno del diritto di recesso anche in caso di visite da parte del commerciante effettuate su richiesta, per le aste online benché le merci acquistate tramite asta possano essere restituite solo se acquistate da un venditore professionista. La possibilità di recesso decorrerà dal momento in cui il consumatore riceve le merci e non, come prima, dal momento della conclusione del contratto. Le norme si applicano a vendite via internet, per telefono e per corrispondenza e a vendite effettuate al di fuori di punti vendita.

- Maggiori diritti di rimborso poichè i venditori dovranno rimborsare i consumatori per il prodotto entro 14 giorni dal recesso (comprese le spese di consegna).

Viene inoltre introdotto un modulo di recesso standard per l'intera Ue. I consumatori possono disporre di un modulo standard che potranno usare se, avendo cambiato idea, desiderano recedere da un contratto concluso a distanza o a domicili.

- Eliminate le sovrattasse per l'uso di carte di credito e di servizi di assistenza telefonica: i rivenditori non possono più addebitare ai consumatori costi supplementari per i pagamenti con carta di credito (o altri mezzi di pagamento), se non i costi effettivamente sostenuti per offrire tale opzione di pagamento. In generale, ci saranno informazioni più chiare su chi sopporta le spese di restituzione delle merci. Se i commercianti intendono far sostenere ai clienti i costi di resa delle merci in caso di ripensamento, essi devono informarne chiaramente e preventivamente i consumatori, altrimenti tali costi rimarranno a loro carico.

- Saranno maggiori le tutele per i consumatori negli acquisti digitali. Più chiare anche le informazioni sui contenuti digitali, comprese quelle relative alla compatibilità con hardware e software e all'applicazione di sistemi tecnici di protezione. I consumatori hanno il diritto di recedere dagli acquisti di contenuti digitali, come i download di musica o di video, ma solo fino a quando ha inizio l'effettivo processo di download.

www.agcm.it 

 

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