visual Authority 2016Conto alla rovescia per l’appuntamento annuale di Consumers’ Forum. Il 17 novembre infatti associazioni dei consumatori, imprese e Autorità di regolazione saranno chiamate a discutere insieme di tematiche come smart grid, collective switching, new comers nel trasporto privato e innovazione social nel trasporto pubblico, social lending e lending crowdfunding, che testimoniano il rapido cambiamento del mercato e dei suoi attori. “Authority e consumatori. Dalla sharing alla social economy”: questo è il titolo scelto per l’appuntamento di quest’anno che già lascia intravedere sostanziali novità.

Qual è dunque il principale elemento di novità che differenzia la social economy dalla sharing economy e cosa cambia per il consumatore? Il presidente di Consumers’ Forum, Mario Finzi, ci aiuta a capire meglio questa distinzione, sottolineando che si tratta di una differenza molto importante. Così, “se la sharing economy era una messa a disposizione di servizi auto organizzati dai cittadini che decidevano di dividere i costi o la possibilità di avere un servizio, la social economy prevede l’entrata prepotente della digitalizzazione in questo genere di iniziative, creando vere e proprie piattaforme”.
Compare dunque un soggetto terzo, ossia “qualcuno che organizza professionalmente l’attività di sharing di beni e servizi. Questo permette di ampliare mercati che prima si limitavano alla cerchia ristretta di amici, parenti o colleghi, rendendoli di fatto universali”.
Inevitabili le conseguenze anche sul piano delle tutele per i fruitori di beni e servizi, da un lato, e per le imprese (vecchie e nuove), dall’altro. “Se nel mercato tradizionale ci sono delle regole stabilite dalle leggi nazionali e comunitarie e dalle autorità di regolazione”, precisa Finzi, “nel sistema della social economy, queste garanzie vengono meno. Molte volte accade infatti che le piattaforme sulle quali avvengono questo genere di transazioni non si trovano nel nostro Paese e neppure nel nostro continente e quindi non rispondono alle leggi nazionali né a quelle europee”. Il venir meno di una parte di queste tutele e garanzie per ottenere un minor costo del servizio è qualcosa di cui però i consumatori non sempre sono pienamente consapevoli.
Quale sarà dunque il ruolo dell’associazionismo consumerista in questo nuovo contesto? Il presidente Finzi sembra non avere dubbi: “per noi è importante innanzitutto capire in che modo i regolatori intendano partecipare a ricostruire un sistema di garanzie. Un ruolo sicuramente non facile che da un lato non deve soffocare le iniziative economiche più nuove e gli strumenti di cui si servono”. Inoltre, le associazioni dei consumatori “devono fare una corposa attività di informazione per far riflette tutti sui vantaggi e i relativi rovesci della medaglia di questa nuova situazione”.
L’obiettivo della giornata è dunque quello di accendere le luci sui rischi, grandi e piccoli, dovuti alla mancanza di sicurezza o alla poca consapevolezza che non devono essere sottovalutati ma che non possono precludere allo sviluppo di opportunità imprenditoriali dalle quali si può trarre anche un certo risparmio, a volte necessario.
“I temi in discussione nella giornata di giovedì 17 novembre rientrano perfettamente nell’attualità”, commenta Finzi, “Ci troviamo in un mondo che evolve rapidissimamente e la regolazione insegue affannosamente. È molto difficile comprendere questi fenomeni fino in fondo e saperli amministrare prima che cambino nuovamente forma. L’informazione che diamo ai consumatori e anche alle imprese deve essere tale da non farli travolgere dal cambiamento”.
Il presidente di Consumers’ Forum sottolinea che le stesse imprese, alcune delle quali socie dell’associazione, sono spesso spiazzate dalle novità che arrivano nel sistema e accusano dei contraccolpi di mercato molto forti. “Occuparsi di questi temi è perfettamente in linea con lo scopo di Consumers’ Forum che ha in sé sia l’anima consumerista che quella delle imprese”.
“Da presidente”, conclude Finzi, “sono particolarmente contento di continuare ad occuparmi di questi momenti in cui tutto cambia. Il rischio di perdere il passo è sempre dietro l’angolo. Seguire questi temi così rivoluzionari permette di continuare ad avere la possibilità di parlare anche ai giovani senza rimpiangere il passato e capire verso cosa si sta muovendo il mondo.

 leggi l'intervento di Mario Finzi al convegno 

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