europa3I deputati del Parlamento europeo quest’anno riprendono i lavori su una vasta gamma di questioni, comprese le misure per affrontare l'afflusso dei migranti e aiutare l'UE negli impegni presi nell'azione contro il riscaldamento globale. Sono anche una delle priorità del Parlamento: sostenere le forze dell'ordine fornendo gli strumenti per contrastare la minaccia terroristica, portare più equità nella tassazione delle imprese e migliorare le norme di protezione dei dati.


Quest’anno il Parlamento europeo si concentrerà sul tema immigrazione e si pronuncerà sulle proposte della Commissione per un sistema permanente per la ricollocazione dei richiedenti asilo e per la creazione di una nuova agenzia dell'UE con maggiori poteri di gestione delle frontiere. Inoltre, i deputati voteranno per la creazione di una lista comune dell'UE dei "paesi di origine sicuri" dei migranti. Questa lista dovrebbe accelerare le decisioni sulle loro domande d'asilo.
Altro tema all’ordine del giorno riguarda sicurezza e privacy: gli attacchi terroristici del 2015 hanno dato un nuovo impulso alla pratica di utilizzare i dati sui passeggeri aerei nelle inchieste delle forze dell'ordine. Deputati e governi dell'UE hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla questione in dicembre 2015. Il testo sarà votato presto in sessione plenaria.
Questa primavera i deputati voteranno in plenaria delle nuove misure per aumentare i poteri di Europol nella lotta al terrorismo, già concordati tra il Parlamento e i governi europei.

Da molti anni il Parlamento lavora sulla protezione dei dati. In seguito ad un accordo provvisorio firmato con il Consiglio in dicembre, il PE sta per finalizzare una legislazione che dovrebbe dare agli utenti di internet un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali on line.

Fiscalità e clima continuano la lista delle priorità dell’anno. La fiscalità delle società deve cambiare per garantire che le multinazionali paghino le tasse in modo equo nei paesi in cui generano i loro profitti, hanno sottolineato i deputati negli ultimi rapporti. La seconda commissione speciale sugli Accordi fiscali è determinata ad andare avanti in questa direzione nel 2016.

Un'altra commissione del Parlamento europeo si concentrerà sullo scandalo delle emissioni delle auto e i motivi che hanno permesso alle case automobilistiche di manipolare i test di emissione.

Il 2016 dovrebbe essere anche l'anno in cui l'Unione europea inizierà a lavorare sull'azione climatica a seguito dell'accordo sul clima di Parigi nel dicembre 2015, che ha istituito gli obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra a livello mondiale dopo il 2020. Il Parlamento dovrebbe votare una riforma dell'UE sul sistema di scambio delle emissioni e le nuove norme in materia di emissioni dei veicoli stradali.

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