Oltre un terzo del totale degli sportelli bancari ha già aderito all'accordo Abi-Cei che prevede un programma nazionale di microcredito per le famiglie in difficoltà a seguito della crisi economica. Ad oggi, infatti, sono 10.672 le filiali pronte a realizzare le opportunità previste dall'intesa che partirà a settembre. Lo comunica l'Associazione Bancaria Italiana che sul proprio sito ospita l'elenco completo delle banche aderenti.

L'accordo è volto a favorire l'erogazione di finanziamenti in favore delle famiglie numerose, o gravate da malattia o disabilità, che abbiano perso ogni forma di reddito e che abbiano un progetto per il reinserimento lavorativo o l'avvio di un'attività imprenditoriale, attraverso la garanzia di un fondo istituito dalla Cei stessa che consentirà di erogare fino a 180 milioni di euro di finanziamenti (garantiti al 50%) che potranno anche aumentare nel corso del tempo.

I finanziamenti ammissibili alla garanzia hanno un importo non superiore a 6 mila euro e vengono erogati in tranche successive, secondo modalità concordate tra banca e cliente. Il finanziamento può essere esteso per ulteriori 12 mesi per un importo massimo di ulteriori 6.000 euro previa valutazione da parte della banca.

L'economia digitale, che conta sulle giovani generazioni cresciute con la tecnologia, può rappresentare un fattore importante per far uscire l'Europa dalla crisi. I progressi ci sono, e sono fotografati dalla Relazione della Commissione europea sulla competitività digitale: oggi il 56% degli europei usa regolarmente internet, l'80% attraverso un collegamento ad alta velocità. Più della metà delle famiglie e oltre l'80% delle aziende si collegano attraverso la banda larga.

Proprio lo sviluppo dell'economia digitale è, secondo la Commissione, fondamentale per riprendersi dalla crisi economica. I giovani europei sono la punta più avanzata nell'uso della Rete, specialmente quelli fra i 16 e i 24 anni: il 73% usa regolarmente servizi avanzati per creare e condividere contenuti online, il doppio della media della popolazione dell'Ue (35%). Il 66% degli europei di meno di 24 anni usa Internet ogni giorno, rispetto alla media dell'Ue del 43%. Non mancano i punti deboli: un terzo dei cittadini dell'Unione non ha mai usato internet e solo il 7% dei consumatori ha fatto acquisti online in un altro Stato europeo. L'Europa è inoltre indietro, rispetto a Stati Uniti e Giappone, per investimenti in ricerca e sviluppo nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

E l'Italia? Si distingue per essere uno dei paesi meno attivi sul web. "Solo una minoranza di italiani - si legge nel documento - usa internet su basi regolari e frequenti e la metà della popolazione non ha ancora mai usato internet". L'Italia, rileva il rapporto, mostra un buon punteggio per quanto riguarda la disponibilità di servizi eGovernment ma rimane ancora indietro nell'eCommerce e nell'uso di internet da casa da parte delle famiglie. In Italia la banda larga è aumentata nel corso del 2008 ma è ancora inferiore di circa quattro punti rispetto alla media dell'Europa a 27. La velocità di connessione alla banda larga raggiunge in maggioranza i 2 MB/sec ma "la percentuale di famiglie connesse a internet rimane una delle più basse in Europa. Nonostante la cifra sia raddoppiata in due anni - si legge nel rapporto - meno di una famiglia su tre ha una connessione a banda larga".

Entro il 31 ottobre ABI e Associazioni Consumatori dovranno rendere noto l'accordo raggiunto per una nuova disciplina dei conti correnti come prescritto dalle nuove norme emanate dalla Banca d'Italia in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e di correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti.
 
Il 29 luglio la Banca d'Italia ha emanato la nuova disciplina in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e di correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti. Essa intende assicurare ai clienti un'informazione chiara e accessibile, che garantisca l'esatta percezione di tutti i costi connessi ai servizi offerti, la loro facile confrontabilità con offerte provenienti da altri intermediari, la comprensione dei diritti che spettano ai clienti e i modi con cui questi possono essere attivati e applicati in concreto.

Nella sezione III, al paragrafo 4, si prevede, in particolare, la disciplina di un conto corrente semplice, disegnato sulle esigenze di base del consumatori, che comprenderà un numero determinato di operazioni e sarà caratterizzato da una canone annuo fisso. Secondo quanto previsto dalle disposizioni, tale numero viene stabilito dalla Banca d'Italia sulla base di un accordo tra ABI e la maggioranza delle Associazioni facenti parte del Consiglio Nazionale del Consumatori e degli Utenti. L'Associazione Bancaria ha già comunicato alle Associazioni che a settembre inizieranno i lavori dal momento che il contenuto dell'accordo dovrà essere comunicato alla Banca d'Italia entro il 31 ottobre 2009. In mancanza, Banca d'Italia provvederà direttamente d'intesa con la Consob.

Da settembre arriverà il pane con meno sale. Un pane salutare, con il 50 per cento in meno di sale, presto disponibile nei 25mila forni artigianali italiani. Lo annuncia la Federazione italiana panificatori, che ha siglato con il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali un protocollo d'intesa nell'ambito del programma ministeriale 'Guadagnare salute'.

La ricetta della nuova tipologia di pane, in vendita dal prossimo settembre, vede ridursi del 50 per cento il quantitativo di sale mediamente utilizzato ma senza intervenire sul sapore, grazie a particolari tecniche di impasto, lievitazione e cottura - messe a punto dalla Federazione con l'ausilio di una squadra di panificatori toscani - che consentono di ottenere lo stesso il sapore tipico del pane artigianale di alta qualità. Questa nuova tipologia di pane sarà in commercio da settembre allo stesso prezzo di vendita del pane comune.

A partire dal primo agosto l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avvierà la rilevazione della customer satisfaction per i servizi erogati al telefono attraverso il numero verde 800166661, che permette ai consumatori di segnalare presunti casi di pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e occulta.

La nuova iniziativa è frutto del protocollo d'intesa sull'iniziativa "Mettiamoci la faccia" firmato oggi dal ministro della Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta e il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà. Il progetto prevede dunque l'uso di emoticons che esprimono il giudizio dei cittadini attraverso le "faccine" verdi, gialle o rosse.

L'Antitrust realizzerà relazioni informative trimestrali sulla soddisfazione dei consumatori che si sono rivolti ai servizi telefonici del suo call center (più di 16 mila le segnalazioni complessivamente arrivate), mentre sul sito web verrà pubblicato un report mensile con il numero degli utenti che hanno fruito del call center, il numero di chi ha espresso una valutazione, il giudizio prevalente e le ragioni dell'eventuale insoddisfazione.

Partirà dal primo ottobre sull'intero territorio nazionale la campagna di verifiche su qualità e sicurezza del gas naturale fornito ai consumatori attraverso le reti di distribuzione. È la nuova fase di accertamenti - 60 controlli in tutto - decisa dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas con l'intento di verificare il rispetto dei parametri significativi per la sicurezza nel consumo di gas, come il grado di odorizzazione, il potere calorifico e la pressione di fornitura del gas.

I controlli saranno a campione, senza preavviso, e saranno effettuati con la collaborazione della "Stazione Sperimentale per i Combustibili" e il Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza ("Nucleo Speciale Tutela Mercati").

Negli ultimi cinque anni, informa l'Autorità per l'Energia, sono stati effettuati complessivamente 260 controlli sulla qualità del gas, articolati in cinque campagne di misura nella stagione invernale (ottobre-marzo). Sono stati rilevati 14 casi di odorizzazione non conforme ai limiti di legge, che hanno comportato la denuncia dei distributori inadempienti presso le competenti Procure della Repubblica.

Novecento tonnellate di prodotti alimentari destinati al consumo e non in regola con le norme igienico-sanitarie sono state sequestrate dai Nas del Nord Italia. Gli alimenti sequestrati erano in pessimo stato di conservazione, scaduti o comunque pericolosi per la salute pubblica. Il sequestro si inserisce dell'operazione "Cibo sicuro" disposta a livello nazionale dal Comando carabinieri per la tutela della salute di Roma.

Le valigie perse o arrivate in ritardo negli aeroporti europei sono ancora troppe. Sono state infatti più di 4,6 milioni le valigie che, nel 2008, sono arrivate in ritardo negli aeroporti europei; facendo una proporzione ogni 64 passeggeri viene smarrita una valigia. A livello mondiale c'è stato un calo di questo fenomeno: nel 2008 sono stati 32,8 milioni i bagagli persi, il 20% in meno rispetto ai 42,4 milioni del 2007. E' quanto emerge da un'indagine conoscitiva avviata lo scorso marzo dalla Commissione europea a seguito della diffusione di alcuni dati, di agenzie europee e internazionali, sui bagagli smarriti negli aeroporti.

L'Autorità ha sanzionato Sky per la campagna promozionale fatta in occasione del passaggio al digitale terrestre con il logo delle Regioni interessate: pratica scorretta, sanzione di 150 mila euro.

Il claim era di questo tenore: "La TV analogica si spegne. Sky accende una nuova visione", declinato nelle diverse regioni nelle quali era in atto il passaggio al digitale terrestre. Il messaggio, diffuso a marzo in punti vendita della grande distribuzione e in alcune catene commerciali di elettronica di Piemonte, Liguria, Veneto e Lazio, era volto a promuovere l'abbonamento a Sky giocando proprio sul passaggio del sistema televisivo dall'analogico al digitale. Il tutto, con tanto di logo della Regione interessata, dunque facendo ritenere che questa svolgesse (e non era così) un qualche ruolo istituzionale nella promozione.

La campagna di Sky, segnalata come ingannevole dall'Associazione per lo Sviluppo del Digitale Terrestre (DGTVi) e da Adiconsum, è stata dunque sanzionata dall'Antitrust come pratica commerciale scorretta. Entità della sanzione: 150 mila euro.

 

Alimentazione sicura per un'estate di salute: si chiama così il vademecum predisposto dal Ministero della Salute per invitare i cittadini a fare attenzione al consumo, alla conservazione e alla cottura degli alimenti in estate, quando il rischio di deterioramento dei prodotti diventa più elevato.

Cosa fare dunque? Nell'acquisto degli alimenti, intanto diffidare dei canali di distribuzione non convenzionali e dunque fare attenzione ai venditori improvvisati al mare o in montagna. Accortezza va usata in generale nei negozi quando si acquista il cibo: guardare le confezioni e verificare che gli alimenti che devono essere conservati a temperatura di refrigerazione/congelamento/surgelati siano mantenuti negli idonei banchi di vendita, evitare l'acquisto di confezioni rotte, verificare che acqua e bevande non siano esposte a fonti di calore. A casa è importante porre immediatamente i prodotti refrigerati o surgelati in frigo o nel freezer, facendo attenzione anche alla cura del frigo: occhio all'igiene e alla disposizione dei prodotti negli scomparti più appropriati (carne e pesce in quelli più freddi, latticini e uova a temperatura intermedia, ortofrutta anche nelle aree meno fredde).

Particolare attenzione, prosegue il decalogo del Ministero, va prestata se si cucina all'aperto. Come? Durante i picnic non bisogna impacchettare i cibi per picnic appena cotti o ancora caldi; è opportuno refrigerare gli alimenti da portare all'aperto per almeno 12 ore in frigorifero, anche panini o insalate già preparate; preparare il cibo in porzioni pronte per il consumo, in modo da evitare di dover manipolare le pietanze, magari in assenza di acqua per lavarsi le mani. Anche durante i barbecue va fatta attenzione: la cottura delle carni deve essere sempre accurata e non bisogna cuocere mai la carne ancora surgelata/congelata; evitare di lasciare i cibi all'aperto, cuocere in modo uniforme, usare prodotti naturali come combustibile. Per chi va alla scoperta della cucina in posti esotici, bisogna sbucciare la frutta, evitare di mangiare verdure crude e fare particolare attenzione all'acqua che si beve, mentre durante le escursioni non vanno mangiati bacche o frutti o funghi sconosciuti.

Alimenti irregolari, scaduti e di incerta provenienza sequestrati nell'ambito dell'operazione "Cibo Sicuro - Estate 2009" messa in atto dai carabinieri dei Nas di Roma. La maxi-operazione ha portato al sequestro di 600 tonnellate di alimenti scaduti o irregolari e in cattivo stato di conservazione, fra i quali 100 tonnellate di prodotti caseari che stavano per essere di nuovo lavorati e reimmessi sul mercato, nonché di 26 mila litri di latte di cui non si conosce la provenienza.

 

Diminuisce il clima di incertezza ma rimane la consapevolezza delle difficoltà esistenti. Di fronte alla crisi, c'è un diffuso atteggiamento di prudenza che si evidenzia nella previsione di risparmiare di più (46,2%) e di ridurre i consumi (25,8%). Nelle prospettive future si segnalano però alcuni spiragli di ripresa che potrebbero portare una modesta ma interessante (visti gli ultimi mesi) ripresa dei consumi dopo l'estate. È la fotografia che emerge dall'indagine Confcommercio-Censis sul "Clima di fiducia ed aspettative delle famiglie italiane".

Aumentano le famiglie che guardano al futuro con ottimismo (il 56,8% contro il 52,4% di gennaio) anche se quasi un terzo rimane pessimista. Il confronto fra il secondo semestre 2008 e il primo semestre 2009 evidenzia una sostanziale stagnazione delle spese delle famiglie italiane: in particolare, il 43,8% indica un aumento delle spese causato dall'aumento delle tariffe per le spese domestiche, il 43,3% afferma che la spesa è simile a quella dei sei mesi precedenti e quasi il 13% sostiene di aver ridotto le spese familiari. Il disagio maggiore si segnala al Centro e al Sud, fra le famiglie con figli e tra i monogenitori e fra le fasce più basse di reddito.

Segnali di disgelo emergono invece per i prossimi mesi: il 18,7% afferma che aumenterà le proprie spese, il 71,7% che le manterrà stabili, il 9,5% prevede una riduzione. Il Paese, afferma il rapporto, complessivamente ha retto all'inverno di crisi ma c'è ancora un diffuso "senso di smarrimento" che fa temere ulteriori effetti negativi sull'occupazione (42,9%) e un nuovo ridimensionamento della capacità di spesa delle famiglie (41,3%).

Si prospetta comunque una crescita dei consumi "interessante" se paragonata all'andamento degli ultimi mesi ma frenata dalla cautela che fa orientare le famiglie verso la previsione di un aumento delle capacità di risparmio, segnalata nel 46,2% dei casi, e di dover tagliare i consumi per il 25,8% dei casi. Allo stesso tempo, aumenta rispetto all'indagine precedente anche il numero di chi dichiara che non rinuncerà a nulla ma cercherà di spendere di meno (21,8%) e quella di chi afferma che lavorerà di più (10,1%).

 

E' stato nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, il nuovo Garante per la sorveglianza dei Prezzi. Il nuovo "Mister Prezzi" è Roberto Sambuco, 40 anni, dal gennaio scorso Capo Dipartimento del Ministero dello Sviluppo economico. Sambuco succede a Luigi Mastrobuono, che è stato Garante per la sorveglianza dei prezzi dal febbraio al giugno scorso, quando ha lasciato l'incarico in seguito alla nomina a Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico. Il primo Mister Prezzi è stato Antonio Lirosi.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Alpitour Spa con una multa di 300 mila euro per pratica commerciale scorretta: alla vigilia della partenza per pacchetti turistici "tutto compreso", veniva chiesto un aumento del prezzo già pattuito e parzialmente pagato dai clienti, motivato con l'aumento del costo del carburante aereo, ma con scarse o nulle informazioni sulle modalità di calcolo.

Il provvedimento è scaturito dalla segnalazione di Assoviaggi-Associazione Italiana Agenzie di Viaggi e Turismo nei confronti del comportamento di Alpitour che attraverso le Agenzie di viaggio richiedeva ai consumatori adeguamenti del costo dei pacchetti turistici "tutto compreso" motivati da aumenti del costo del carburante aereo (il cosiddetto fuel surcharge) senza che venissero fornite le modalità di calcolo per quantificare l'adeguamento né la documentazione giustificativa. Le risultanze istruttorie, informa l'Antitrust nell'odierno bollettino, "hanno ampiamente mostrato l'assoluta inadeguatezza sia dell'informativa fornita da Alpitour alla clientela in ordine alle modalità di calcolo delle periodiche richieste di fuel surcharge alla propria clientela, sia la sostanziale assenza di adeguata documentazione in merito ai costi sottesi a tali richieste".

ANCI e Conai hanno rinnovato per la terza volta consecutiva l'Accordo quadro ed i relativi Allegati Tecnici dei sei materiali di imballaggio. L'Accordo e' nato per dare impulso alla raccolta differenziata dei sei materiali di imballaggio: acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Ai Comuni che sottoscrivono le convenzioni, viene riconosciuto e garantito nel tempo un corrispettivo economico per i rifiuti di imballaggio raccolti e conferiti al Sistema Consortile, che ne garantisce l'avvio a riciclo.

''Siamo riusciti, non senza difficolta' - dichiara Filippo Bernocchi, delegato alle politiche ambientali per ANCI - ad arrivare alla fine di un percorso, in un momento di straordinaria criticita' del mercato del riciclo. Era importante definire un quadro complessivo che desse ai Comuni la certezza del ritiro di tutti gli imballaggi, anche oltre gli obblighi facenti carico al CONAI e della corresponsione dei corrispettivi, il cui ammontare totale per il 2009, secondo i dati dei Consorzi elaborati dall'ANCI, si incrementera' del 7,1%".

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