Il modo più giusto, sostenibile e vantaggioso per smaltire un vecchio dispositivo elettronico che non usiamo più. Non solo riciclo di materiali che ancora hanno un grande valore economico, ma anche donazioni e riconsegna al produttore per uno sconto sull’acquisto di un nuovo prodotto. I consigli.

In riferimento agli smart glasses dotati della funzionalità “Facebook View”, il Garante per la protezione dei dati personali ha chiesto all’Autorità Garante irlandese (DPC- Data Protection Commission) di sollecitare FB affinché risponda ad una serie di quesiti prima della commercializzazione degli occhiali sul mercato italiano.

Il Rapporto 2021 dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile analizza lo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e illustra un quadro organico di proposte, segnalando gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo.

Italiani più cauti su consumi, anche futuri. Sono migliorate ad aprile le attese delle famiglie sulla situazione economica generale e sul mercato del lavoro con la percentuale di chi si attendeva un peggioramento del quadro generale al minimo dalla primavera dell'anno precedente. E' quanto emerge dall'ultimo numero dell' Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane di Bankitalia che l'istituto ha avviato dopo lo scoppio della pandemia Covid.

Nei primi sei mesi del 2021 sono stati rilevatI oltre 1,5 miliardi di attacchi indirizzati a dispositivi IoT (Internet of Things), che comprendono anche gli oggetti smart connessi che abbiamo in casa, come lavatrici o frigoriferi. Il numero è raddoppiato rispetto al semestre precedente.

Secondo l’Autorità l’operazione di concentrazione potrebbe portare la nuova entità ad assumere una posizione dominante nel settore dei pagamenti digitali.

Volute da Ue, già in vigore dal 1 marzo per gli elettrodomestici. Tra le maggiori novità della nuova etichetta c'è una classificazione più semplice, con la scala di 7 classi di efficienza energetica - colorata da verde a rosso - da A (migliore) a G (peggiore). Addio quindi alle classi supplementari caratterizzate dal segno +, che rischiavano di creare confusione.

All'esame delle Camere il decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue sul mercato interno dell’energia elettrica. Informazioni più chiare per i clienti finali, preavviso in caso di adeguamento delle tariffe, possibilità di scelta del metodo di pagamento, variazione del servizio o del prezzo di fornitura evidenziate chiaramente, agevolazioni nel cambio di fornitore. Queste alcune delle novità contenute nella bozza del decreto legislativo recepimento della direttiva europea 2019/944 sul mercato interno dell'energia elettrica, avviato in via preliminare dal Consiglio dei ministri agli inizi di agosto e ora all'esame delle Camere. Per tutelare maggiormente i consumatori il Dlg punta innanzitutto sulla chiarezza delle informazioni e la trasparenza delle offerte su punti quali i servizi forniti, le tariffe vigenti, le condizioni di rinnovo e di cessazione del contratto, e la gestione dei reclami.

Filiere sostenibili. La norma entra in vigore il 1° gennaio 2022: l'Italia ha anticipato la scadenza prevista dalle direttive Ue per il 2025 e le imprese della parte a monte della filiera si stanno attrezzando.

Lettera per chiedere di rispettare il diritto europeo.  Più trasparenza per la salvaguardia dei consumatori, nel rispetto del diritto Ue. È il richiamo rivolto a Google in una lettera della Commissione europea e le autorità di cooperazione per la tutela dei consumatori, sotto la guida dell'Autorità olandese per i consumatori e i mercati e la direzione generale belga per l'ispezione economica.

Presentata lunedì 26 luglio alle ore 11, presso la Sala della Regina di Montecitorio, la Relazione annuale Agcom, illustrata dal Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Giacomo Lasorella. 

La società concessionaria a marzo ha ricevuto una sanzione di 5 milioni e non ha ancora ridotto il costo del pedaggio nelle tratte con notevoli problemi di viabilità. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.A. (ASPI), concessionaria della gestione e della manutenzione di oltre 3.000 km di rete autostradale nel nostro Paese. Il procedimento è stato aperto per inottemperanza alla diffida che imponeva alla società di cessare la pratica scorretta accertata nel mese di marzo 2021, atteso che ASPI non ha ridotto il costo del pedaggio e/o non ha adottato alcuna procedura per riconoscere agevolazioni tariffarie e rimborsi per le tratte autostradali in cui si verificano rilevanti criticità nella viabilità a causa di lavori straordinari per la messa in sicurezza delle infrastrutture che risentono di gravi carenze nella gestione e nella manutenzione.

La commissione presenta oggi il maxipiano con gli strumenti per l'azzeramento delle emissioni di Co2 entro il 2050 e la riduzione del 55% entro il 2030. "Stiamo facendo da apripista per un'economia pulita" spiega la presidente della commissione europea

Consumatori sempre più consapevoli della loro influenza e protagonisti dei cambiamenti sul mercato e brand che da un lato hanno la necessità di investire strategicamente nella costruzione di un rapporto basato sull’elemento fiducia che è ormai la chiave per il successo e dall’altro hanno una possibilità senza precedenti di migliorare la società. E’ in estrema sintesi il quadro delineato dall’indagine” Edelman Trust Barometer 2021 Special Report: Trust, The New Brand Equity” che ha analizzato gli orientamenti verso i brand di 14.000 consumatori in 14 mercati (Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Messico, Arabia Saudita, Sudafrica, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti).

La Commissione Ue è arrivata alla conclusione che Daimler, Bmw e Volkswagen group (Volkswagen, Audi e Porsche) hanno violato le regole antitrust colludendo sugli sviluppi tecnologici per la pulizia dei gas di scarico emessi dalle nuove auto diesel. Per questo ha imposto una muta di 875,189 milioni di euro. Tutte le società hanno riconosciuto il loro coinvolgimento. Bmw è stata multata per 372,827 milioni; Volkswagen per 502,362 milioni (ha goduto di una riduzione del 45% avendo collaborato). Daimler, che ha rivelato l’esistenza del cartello, ha beneficiato di una immunità totale a fronte di una multa richiesta attorno a 727 milioni di euro.

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