La Commissione Ue propone di aggiornare le norme a tutela dei consumatori per responsabilizzarli nella transizione verde. Un nuovo diritto all'informazione sulla durata prevista di un prodotto e come questo può essere riparato. Inoltre le norme rafforzeranno la tutela dei consumatori da dichiarazioni ambientali inattendibili o false giacché vietano il "greenwashing" e le pratiche ingannevoli sulla durabilità di un prodotto

Secondo l’Autorità l’operatore ha pubblicizzato alcune offerte di telefonia mobile omettendo o fornendo con poca chiarezza informazioni sulle condizioni indispensabili per usufruire della tecnologia 5G.

Fino al 2017 era richiesto un sovrapprezzo per telefonare e navigare all’estero nei paesi dell’Unione Europea. Da 4 anni a questa parte, invece, chiamare un parente da Bolzano a Merano oppure da Bolzano ad Amburgo ha lo stesso prezzo. E sarà così per almeno altri 10 anni.

L’estensione è stata approvata il 24 marzo con 581 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astensioni.

L’Antitrust, avvalendosi anche dell’ausilio della GdF, ha notificato gli atti presso le sedi delle società. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a seguito dello straordinario aumento dei prezzi della benzina e del gasolio che si è registrato negli ultimi giorni nonché delle numerose denunce ricevute, ha notificato oggi, 18 marzo 2022, dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere avvalendosi anche dell’ausilio della Guardia di Finanza.

Prevista dal Codice dell’amministrazione digitale, la Guida illustra cos’è la cittadinanza digitale e quali sono i diritti digitali di cittadini e imprese. AgID ha pubblicato la Guida dei diritti di cittadinanza digitale definita dall’articolo 17, comma 1-quinquies del Codice dell’amministrazione digitale e adottata con Determinazione n.57/2022.

Eba, Esma ed Eiopa, in una nota congiunta. Le autorità di regolamentazione del settore finanziario dell'Ue mettono in guardia i consumatori sui rischi delle cripto-attività. "Numerose cripto-attività sono altamente rischiose e speculative" e "non sono adatte per la maggior parte dei consumatori al dettaglio come investimento o mezzo di pagamento o scambio", avvertono le tre authority di vigilanza europee, Eba, Esma ed Eiopa, in una nota congiunta. "Qualora acquistino queste attività - aggiungono -, i consumatori potrebbero esporsi alla possibilità molto concreta di perdere tutto il denaro investito".

Secondo l’Autorità un anno fa la società ha lasciato intendere erroneamente ai propri abbonati di poter continuare a vedere le partite del campionato di Serie A come accaduto nella precedente stagione. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso un’istruttoria nei confronti di Sky Italia S.r.l. irrogando alla società una sanzione di 1 milione di euro per la diffusione di informazioni ingannevoli sull’aggiudicazione dei diritti calcistici delle partite del campionato di calcio di Serie A.

La Commissione europea ha proposto oggi una bozza di piano per affrancare l'Europa dai combustibili fossili russi ben prima del 2030, cominciando con il gas, a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Con il passaggio alla codifica Mpeg4, si conclude la prima delle due fasi dello switch-off verso il Dvb-T2: come capire se il televisore ha bisogno di decoder o dev'essere cambiato . Il percorso in due fasi verso il nuovo standard delle trasmissioni televisive, il Dvb-T2, vivrà l’8 marzo il compimento della prima transizione, iniziata a ottobre.

La legge sul biologico è finalmente una realtà. Il Senato ha approvato oggi in via definitiva il DDL n. 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”.

L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha pubblicato ieri il rapporto sugli impatti, l'adattamento e le vulnerabilità al cambiamento climatico. In questo nuovo documento, l'IPCC esamina le evidenze scientifiche sugli effetti che il riscaldamento globale sta causando sul pianeta. Il cambiamento climatico, afferma il rapporto, sta già determinando un insieme di perturbazioni «pericolose e diffuse» dei sistemi naturali, incidendo sulla vita di miliardi di persone. La temperatura del pianeta è aumentata di più di 1 grado rispetto all'era preindustriale. Gli scienziati avvertono che se il riscaldamento superasse 1.5 gradi, anche temporaneamente prima di ridursi, questo comporterebbe ulteriori rischi, alcuni dei quali irreversibili.

Gli effetti sono evidenti: aumento delle frequenza e dell'intensità dei fenomeni meteorologici estremi, siccità, ondate di calore, intensificazione degli incendi, inondazioni, innalzamento del livello degli oceani, fusione dei ghiacci, acidificazione degli oceani.

 

La crisi climatica colpisce le realtà umane e naturali, come elementi strettamente correlati. Hoesung Lee, presidente dell'IPCC, afferma che il rapporto riconosce l'interdipendenza tra il clima, gli ecosistemi, la biodiversità e le società umane. Questo è forse l'elemento più critico dell'analisi dell'IPCC. La crisi climatica, infatti, non è soltanto un problema ambientale, è anche un'enorme questione sociale. Espone le comunità umane a rischi per la salute pubblica, la sicurezza alimentare, le infrastrutture, l'economia. Per ridurre questi rischi dovremo adattarci. L'adattamento comprende un complesso di azioni che hanno l'obiettivo di anticipare gli impatti e diminuire le nostra vulnerabilità. Nelle città, ad esempio, che come ricorda l'IPCC sono dei punti caldi dove si concentrano diversi rischi, gli interventi di adattamento possono riguardare la gestione del verde pubblico e delle risorse idriche.

La natura, minacciata dal cambiamento climatico, rappresenta allo stesso tempo una soluzione. Non si può affrontare, infatti, il cambiamento climatico e adattarsi ai suoi impatti se non si tutelano gli ecosistemi terresti e marini, che svolgono numerose funzioni di cui anche gli esseri umani beneficiano. Per questa ragione, come sottolinea l'IPCC, anche la conservazione e il ripristino delle aree naturali sono azioni prioritarie di adattamento.

 

Come quello pubblicato nell'agosto del 2021, anche questo rapporto del'IPCC ci dice, in fondo, ciò che sapevamo già. Ma quello che dice viene descritto dagli esperti con un linguaggio sempre più drammatico, che riflette la condizione in cui ci troviamo e lo scenario verso cui siamo diretti, se non agiremo subito per evitarlo.

«La nostra atmosfera oggi è sotto steroidi, drogata con combustibili fossili. Questo sta già portando a eventi meteorologici estremi più forti, più lunghi e più intensi», dice Petteri Taalas, segretario della World Meteorological Organization. Secondo Hans Poertner, climatologo dell'Alfred Wegener Institute, «il cambiamento climatico ci fornisce già forti esempi di cosa potrebbe accadere se il sistema climatico fosse portato fuori dall'equilibrio degli ultimi 8000 anni, durante i quali è stata costruita la civiltà umana».

L'affermazione di Taalas ci riporta a quello che è il punto fondamentale della crisi climatica: la sua causa primaria, cioè le emissioni di gas serra prodotte dall'uso dei combustibili fossili. L'atmosfera della Terra è drogata dai combustibili fossili perché è il nostro sistema energetico ed economico a essere drogato. Questa condizione si chiama carbon lock-in. La dipendenza da fonti fossili perpetua uno stato di inerzia che blocca il sistema e ritarda il passaggio alle fonti energetiche alternative, anche se sono già da tempo disponibili. È una condizione insostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico. Per questo motivo, sebbene gli interventi di adattamento siano cruciali, la prima, necessaria, azione rimane l'abbandono dei combustibili fossili e l'azzeramento delle emissioni di gas serra.

Di fronte alla gravità della situazione la cosa peggiore che potremmo fare è lasciarci andare al fatalismo, alimentato anche dalla cattiva comprensione della scienza del riscaldamento globale. Non è vero che «non c'è più nulla da fare». Non è vero che siamo destinati a un inevitabile aumento della temperatura. Anche se alcuni impatti peggioreranno, sappiamo che la temperatura smetterà di aumentare nell'arco di pochi anni da quando le emissioni di CO₂ (e altri gas serra) saranno arrivate a zero.

A quel punto, gli effetti del cambiamento climatico saranno più intensi di oggi perché la temperatura sarà nel frattempo aumentata. Alcuni effetti, come la fusione dei ghiacci e l'innalzamento del livello dei mari, proseguiranno, perché si verificano con un certo ritardo dopo l'aumento della temperatura. Ma la concentrazione atmosferica di CO₂ si stabilizzerà. I sink del carbonio, ovvero i depositi naturali che sulla Terra assorbono la CO₂ (le piante, il suolo, gli oceani) continuerebbero a fare il loro lavoro: assorbire CO₂. Il bilancio tra sorgenti e sink di CO₂ tornerebbe così alla condizione di equilibrio, che noi esseri umani abbiamo spostato da quando, bruciando petrolio, carbone e gas, abbiamo iniziato a riversare nell'atmosfera il carbonio delle fonti fossili che era intrappolato nel sottosuolo. È vero che una quota della CO2 accumulata rimarrà in circolazione nell'atmosfera per migliaia di anni, ma una buona parte inizierà a essere riassorbita in tempi abbastanza rapidi. Inoltre, se nel frattempo le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio riuscissero a svilupparsi su larga scala (ad oggi questo sviluppo non si è ancora realizzato), potrebbero aggiungersi all'azione dei sink naturali e diminuire la concentrazione di CO2.

Tutto questo però non sarà possibile se continueremo a sfruttare i combustibili fossili. Non accadrà, se non ci liberiamo dalla nostra condizione di lock-in fossile. Tutto questo, quindi, non sarà possibile se non acceleriamo, subito, la transizione energetica.

La scienza e le soluzioni sono chiare. È il nostro sistema, politico, sociale ed economico, a essere in grave ritardo.

Antonio Scalari https://www.valigiablu.it/clima-rapporto-ipcc-2022/

La Commissione propone nuove norme che disciplinano chi può accedere ai dati generati nell'UE in tutti i settori economici e utilizzarli. La legge sui dati garantirà equità nell'ambiente digitale, stimolerà un mercato dei dati competitivo, creerà opportunità per l'innovazione basata sui dati e renderà i dati più accessibili per tutti. Porterà a servizi nuovi e innovativi e a prezzi più competitivi per i servizi post-vendita e le riparazioni di oggetti connessi. Si tratta dell'ultimo elemento costitutivo orizzontale della strategia per i dati della Commissione e svolgerà un ruolo chiave nella trasformazione digitale, in linea con gli obiettivi digitali per il 2030.

Secondo l’Autorità sono state condizionate molte gare indette tra il 2011 e il 2019 da vari gestori del Servizio Idrico Integrato che si approvvigionano di contatori idrici per acqua fredda ad uso domestico o industriale per la misurazione legale dei consumi.

Per la prima volta un giudice condanna un'azienda per la pubblicità di un prodotto che si definisce sostenibile. È solo il primo passo di un cambiamento che aumenterà cause e sentenze, ma anche un nuovo approccio alla comunicazione ambientale.  I green claim, gli spot sulle presunte qualità sostenibili di un prodotto o di un’azienda, non potranno più essere “vaghi, generici o esagerati”. È la rivoluzione giurisprudenziale innescata in questi ultimi anni in Italia da decisioni di istituti e authority, esplosa con la prima sentenza di un tribunale civile per greenwashing: è successo a Gorizia, a novembre scorso.

L’esperienza dello strumento “Conciliaweb” AGCOM “best practice” anche per ART. L’Autorità di regolazione dei trasporti e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) hanno firmato un protocollo di collaborazione in cui si prevede che le Parti cooperino per la definizione, da parte di ART, di procedure alternative di risoluzione delle controversie tra operatori economici che gestiscono reti, infrastrutture e servizi di trasporto e utenti, sulla base dell’esperienza maturata dall’AGCOM in materia di A.D.R. (Alternative Dispute Resolution) con lo strumento Conciliaweb.

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