picciolini 28 12 2012 resizedIl V Rapporto sulle Conciliazioni Paritetiche, quest'anno completato anche con alcune riflessioni sulla mediazione civile e sulle azioni inibitorie e presentato da Consumers' Forum il 5 giugno al CNEL, ha dimostrato il successo di questa buona prassi italiana, riconosciuta anche a livello europeo.


L'edizione 2014 del Rapporto ha evidenziato che nel corso del 2013 in tutti i principali settori, sono state svolte procedure di conciliazione paritetica, per un totale di 18.395, in aumento rispetto al 2012 e al 2011.
Un incremento forte nonostante lo sviluppo delle conciliazioni presso i Comitati regionali per le comunicazioni (Co.re.com) e l'avvio, per il settore energia, della conciliazione obbligatoria presso l'Acquirente Unico.
I risultati sono stati ottimi, considerato che la media di successo, parziale o totale, è superiore all'80% con punte intorno al 95%.
Se possibile, ancora più importante, è l'aumento delle imprese che hanno sottoscritto protocolli conciliativi con le associazioni dei consumatori, con un trend simile nei primi mesi del 2014.
Resta l'incognita sul futuro di questa preziosa esperienza. A fronte della Direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie (da recepire entro il 9 luglio 2015) che pone limiti alla procedura di Conciliazione, le posizioni di istituzioni, imprese e associazioni dei consumatori non sono del tutto uguali.
Da un lato, chi si è già, di fatto, adattato al "nuovo", come ad esempio l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il servizio idrico, con la creazione di uno specifico organismo presso l'Acquirente unico, dall'altro chi, invece, vuole difendere la struttura procedurale utilizzata sino a oggi.
L'aspetto fondamentale non è però nelle diverse interpretazioni della normativa, ma nell'univoca volontà di non disperdere il patrimonio che da oltre venti anni consente nel nostro Paese una forma innovativa, specifica e di successo, di risoluzione stragiudiziale delle controversie.
È quindi necessario trovare un momento di sintesi delle varie posizioni per riprendere il percorso affinché la Conciliazione Paritetica continui a essere un patrimonio comune per imprese e consumatori, passando dall'essere una best practice ad essere a tutti gli effetti norma, in Italia ed anche nel resto d'Europa.
In questo Consumers' Forum, forte anche dell'esperienza che ha ormai da anni in tema di formazione per i conciliatori delle associazioni dei consumatori e delle imprese, può essere il luogo preferenziale in cui, come già sta avvenendo, si elabori una proposta unitaria da presentare al Governo e al Parlamento.

Fabio Picciolini
Presidente di Consumers' Forum

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