Tra incertezze geopolitiche, inflazione e ambiente, i consumatori stanno ripensando le loro scelte di spesa. In questo scenario, le aziende sono chiamate a rispondere con prodotti più convenienti e focalizzati su qualità, aspetti salutistici e di sostenibilità
L’incertezza geopolitica ed economica e la tematica climatica spingono i consumatori italiani a ripensare i loro stili di vita e le loro scelte di spesa. Tra le priorità: il risparmio, il benessere fisico e mentale e l’ambiente.

In Inghilterra cresce il mercato dei discount. Come nel nostro Paese. Il punto con Antonio Russo di Alleanza contro la povertà.

Per gli italiani l’attenzione all’ambiente è diventato un elemento fondamentale nelle scelte di acquisto. E sono anche disposti a pagare di più per i prodotti che offrono i valori che cercano.  Se fino a qualche anno fa la sostenibilità dei prodotti era considerata un valore aggiunto che solo alcune aziende erano in grado di offrire, adesso è diventata un pre-requisito su cui i consumatori non intendono transigere. L’attenzione all’impatto ambientale è infatti diventata un tema molto presente nelle scelte di acquisto e le imprese produttrici hanno immediatamente colto la sfida. Si è così innescato un circolo virtuoso che, soprattutto nei Paesi occidentali, sta iniziando a dare i propri frutti. Si è infatti arrivati a un vero e proprio cambio di mentalità nelle scelte quotidiane, dalle abitudini alimentari alla selezione di prodotti di consumo.

È urgente ridurre i danni della crisi climatica, rivedere le politiche di coesione e istituire un’Agenda urbana nazionale per lo sviluppo sostenibile. Analisi e proposte dal Rapporto dell'Alleanza.

 

Per l’88% delle imprese italiane intervistate la sostenibilità ambientale dovrebbe orientare tutte le scelte aziendali ma solo una su 10 calcola le proprie emissioni.

Il Consumers’ Forum promuove la figura del “consumatore attivo”, un consumatore responsabile, orientato a scelte di mercato sempre più sostenibili. Qui la video intervista del Tg di Poste Italiane a Sergio Veroli Presidente di Consumers' Forum, dedicata all’edizione 2023 dell’appuntamento annuale con le principali Authority, dal titolo “Sostenibilità: un obiettivo irrinunciabile per cittadini, imprese e Authority”.

Il consumatore dovrebbe essere formato e informato adeguatamente. Le Authority dovrebbero partecipare ancora più attivamente alla sua formazione, insieme alle imprese e alle associazioni dei consumatori.

Per ridurre l’impronta ecologica europea delle PMI (pari al 70%) è fondamentale implementare programmi di procurement o approvvigionamento sostenibile. I risultati emersi dall’indagine “Procurement sostenibile e decarbonizzazione” condotta da EY per gli Stati generali della Green Economy che si sono svolti nell’ambito di Ecomondo – Fiera di Rimini, confermano come le imprese del Paese siano sempre più in prima linea nell’integrare la sostenibilità all’interno del proprio business e delle proprie catene di fornita.

A metà del percorso dell’Agenda 2030 i progressi sono “decisamente insufficienti”. Cresce la consapevolezza degli italiani sulla sostenibilità, ma anche lo scetticismo. L’ASviS propone 13 linee di intervento per cambiare rotta.

Consumers’ Forum promuove un focus sui temi della Sanità: telemedicina, assistenza territoriale, liste d’attesa. Se ne è discusso oggi nel corso del convegno dal titolo “Una sanità per i cittadini: telemedicina, assistenza territoriale, liste d’attesa”, presso la sede di Federfarma nazionale, organizzato da Consumers’ Forum, associazione indipendente composta da importanti Associazioni di Consumatori, Istituzioni, numerose Imprese Industriali e di servizi e loro Associazioni di categoria.

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