Se ne è parlato a Milano al convegno di Consumers' Forum e di Agos del 25maggio a Milano. Con Sergio Veroli Presidente di Consumers' Forum, con François Edouard Drion Amministratore Delegato e Direttore Generale di Agos , con il Professor Enrico Giovannini Direttore Scientifico di ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, con il Professor Matteo Colleoni Ordinario di Sociologia dell'ambiente e del Territorio Università di Milano Bicocca, Coordinatore nazionale GdL mobilità della RUS e GdL mobilità sostenibile per il PNRR 2021-2027. Con molte testimonianze di imprese, istituzioni e consumatori.

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Lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2020/1828 sulle azioni rappresentative collettive a tutela dei consumatori è ora all’esame del Parlamento con un timing serrato. Le azioni rappresentative, collocate nel Codice del consumo, partiranno dal 25 giugno 2023 e viaggeranno in parallelo con le azioni di classe, disciplinate dal Codice di procedura civile. Le AACC*, in audizione l'11 gennaio 2023 con le Commissioni riunite Giustizia e Attività produttive, commercio e turismo della Camera, hanno presentato alcune richieste di modifica, necessarie per assicurare un adeguato livello di tutela dei consumatori e per recepire correttamente la direttiva.

Oggi Sergio Veroli Presidente di Consumers' Forum è intervenuto alla Tavola Rotonda del convegno di presentazione del primo Osservatorio di ALLEANZA ASSICURAZIONI , Fondazione Gasbarri e SDA Bocconi di presentazione dell'Edufin Index  , come membro del Comitato Scientifico dell'Osservatorio.

Il 65% dei consumatori della moda dichiara di avere a cuore l’ambiente, ma solo alcuni danno regolarmente priorità alla sostenibilità nei loro acquisti: circa il 15 per cento. Il dato emerge dal rapporto “How Brands Can Embrace the Sustainable Fashion Opportunity”, pubblicato da Bain & Company e dal Wwf Italia, che esamina i comportamenti dei consumatori legati alla sostenibilità e alla moda, attraverso l’intervista di circa 5.900 soggetti di sei Paesi (Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti).

Secondo McKinsey la metà della perdita avviene durante la raccolta o nelle fasi di movimentazione, stoccaggio e lavorazione. Possibile un miglioramento del 70%. Oltre 600 miliardi di dollari (circa 620 miliardi di euro): a tanto ammonta il valore stimato del cibo che ogni anno va perduto o sprecato. Alimentando il paradosso attuale di un pianeta in cui poche persone hanno troppo cibo, con la spesa per combattere l’obesità in continuo aumento nei Paesi ricchi, e tante (troppe) soffrono fame e malnutrizione. Sono 3,1 miliardi le persone in stato di insicurezza alimentare e 828 milioni quelle che soffrono la fame, secondo i dati pubblicati della Fao in occasione della terza giornata mondiale della consapevolezza sullo spreco alimentare. Questo mentre le proiezioni demografiche indicano la necessità di aumentare la produzione agricola per sfamare una popolazione mondiale in crescita.

Parere negativo del Garante privacy al Ministero della salute e al Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale sullo schema di decreto che prevede la realizzazione della nuova banca dati denominata Ecosistema Dati Sanitari (EDS), prevista dalla riforma del Fascicolo sanitario elettronico. Il Garante ha chiesto anche di correggere un secondo schema di decreto, per favorire e migliorare l’implementazione a livello nazionale del Fascicolo sanitario elettronico (FSE).

Secondo un sondaggio Eurobarometro pubblicato oggi, i cittadini europei sostengono in massa una politica di sicurezza e di difesa comune e si attendono che l'Unione europea si svincoli gradualmente dalle fonti energetiche russe. Il sondaggio conferma altresì l'ampio sostegno alla risposta dell'UE all'aggressione russa contro l'Ucraina.

Il Consiglio ha approvato oggi la sua posizione ("orientamento generale") sulla revisione della direttiva sul credito al consumo. La direttiva riveduta abroga e sostituisce l'attuale direttiva del 2008 relativa ai contratti di credito ai consumatori.

Il 15 giugno è prevista una singola giornata di sospensione dell’accettazione dei buoni pasto che coinvolgerà bar, ristoranti, alimentari, supermercati e ipermercati aderenti alle associazioni di categoria della distribuzione e del commercio: ANCD Conad, ANCC Coop, Federdistribuzione, FIEPeTConfesercenti, FIDA e Fipe-Confcommercio. 

Siamo arrivati a questa decisione, non facile, dopo numerosi appelli pubblici ai quali non è seguita alcuna risposta da parte delle Istituzioni. Abbiamo scelto di comunicarlo a mezzo stampa e con affissione di locandine per informare per tempo i consumatori e per spiegare che si tratta di una iniziativa che fa appello al Governo proprio per difendere un importante servizio di cui beneficiano milioni di lavoratori e famiglie, che va però reso economicamente sostenibile anche per chi, come le nostre aziende, lo eroga quotidianamente.

Teniamo, infatti, in grande considerazione l’importanza che i buoni pasto hanno per i consumatori ed è proprio per tutelare questo prezioso strumento che portiamo avanti da tempo la richiesta di una sua riforma, oramai non più procrastinabile. L’attuale sistema è estremamente squilibrato e non possiamo più accettarlo, poiché potrebbe mettere a rischio l’equilibrio economico delle aziende, soprattutto in un periodo di forte impatto dell’inflazione, rischiando altresì di rendere insostenibile la prosecuzione di questo servizio in futuro.

Con la giornata del 15 giugno chiediamo al Governo, soprattutto in vista della prossima gara Consip, un intervento urgente per superare un sistema che impone commissioni non eque, le più alte d'Europa, che si avvicinano al 20% del valore nominale del buono pasto: una vera e propria tassa occulta, che grava pesantemente sui bilanci di esercenti pubblici e aziende della distribuzione.

Sono queste le ragioni per le quali il 15 giugno i buoni pasto non saranno accettati. Lo faremo, continuando a spiegarne il perché ai consumatori e, allo stesso tempo, chiedendo con urgenza al Governo una riforma radicale dell’intero sistema per garantire la continuità di un servizio essenziale utilizzato da milioni di lavoratori e famiglie.

di Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione

www.federdistribuzione.it 

Il 10 giugno nelle piazze italiane presenteranno una piattaforma di richieste al governo. L'aumento dei prezzi preoccupa le associazioni dei consumatori spingendole ad una mobilitazione di piazza in tutte le principali città italiane il prossimo 10 giugno. "Siamo in presenza non di un generico né temporaneo aumento, ma di una vera e propria emergenza, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze".

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