edilizia efficienteGli Stati membri dovranno elaborare delle strategie nazionali per tagliare i consumi energetici degli edifici, con tappe intermedie al 2030 e 2040 per arrivare a un parco immobiliare “decarbonizzato” entro il 2050. Le misure in sintesi e il testo.

Gli Stati membri dovranno migliorare la prestazione energetica degli edifici, sia quelli nuovi sia quelli esistenti, pianificando gli interventi di riqualificazione per i prossimi anni con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile al concetto di “zero-energy building” (ZEB) entro il 2050.

Questa, in sintesi, la posizione del Parlamento Ue sulla nuova direttiva per l’efficienza energetica nell’edilizia (EPBD, Energy Performance of Buildings Directive), approvata in via definitiva con 546 voti favorevoli, 35 contrari e 96 astensioni (testi completi allegati in basso), che dovrà ricevere il via libera formale dal Consiglio prima di essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

La direttiva, ricordiamo, rientra nel pacchetto legislativo per l’energia pulita presentato a novembre 2016 dalla Commissione europea, vedi anche l’approfondimento di QualEnergia.it con tutti i dettagli.

Ogni Paese, quindi, dovrà elaborare una strategia per rinnovare gli edifici pubblici-privati con tappe intermedie al 2030 e 2040, in modo da arrivare a un “parco immobiliare fortemente decarbonizzato entro il 2050”, si legge nella nota del Parlamento, grazie anche all’introduzione di vari indicatori misurabili che serviranno a monitorare gli effettivi progressi dei singoli piani nazionali.

Il testo votato dagli europarlamentari prevede poi un “indicatore d’intelligenza” che Bruxelles dovrà sviluppare entro la fine del 2019.

Con questo strumento, gli immobili diventeranno sempre più smart, automatizzati e in grado di adattarsi alle esigenze/abitudini degli occupanti, garantendo il benessere e risparmiando energia.

Quindi, ad esempio, l’indicatore dovrà misurare la capacità di un edificio di rispondere con flessibilità ai vari dati ambientali, regolando l’illuminazione e le temperature degli spazi interni secondo una serie di parametri, tra cui le condizioni meteorologiche, il numero di persone presenti, l’apporto “gratuito” di calore da altri dispositivi e così via.

Per quanto riguarda il sostegno alla mobilità elettrica, inoltre, il provvedimento stabilisce che gli edifici con più di dieci posti auto dovranno avere almeno un punto di ricarica per i veicoli a zero emissioni.

Negli immobili residenziali nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, sarà obbligatorio installare infrastrutture di cablaggio destinate al rifornimento delle auto elettriche.

Direttiva efficienza edifici EPBD, i testi votati dall’Europarlamento.

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