Sul fronte dei diritti dei passeggeri che viaggiano in
autobus e in nave le cose non vanno meglio, tanto
che è intervenuta la Commissione europea, inviando
al nostro Paese due pareri motivati (passo precedente
al deferimento presso la Corte di Giustizia).
Rispetto al trasporto su autobus Bruxelles ha chiesto
all’Italia di adottare le misure necessarie per applicare
correttamente il Regolamento n.181/2011: l’Italia
non ha instaurato un regime sanzionatorio che assicuri
il pieno rispetto del regolamento né ha trasmesso
l’elenco delle stazioni di autobus nelle quali è fornita
assistenza adeguata alle persone con disabilità o a
mobilità ridotta. Il regolamento, che stabilisce i diritti
di cui godono i passeggeri nel trasporto effettuato
con autobus nell’UE, si applica dal 1° marzo 2013 e gli
Stati membri sono tenuti per legge a garantire questi
aspetti.
Per quanto riguarda i passeggeri dei servizi marittimi,
in Italia non c’è ancora un’autorità nazionale che ne
gestisca i reclami e non ha ancora deciso sulle sanzioni
da applicare per le violazioni del Regolamento
n.1177/2010, in vigore dal 18 dicembre 2012. La
Commissione europea ha dunque chiesto di attuare
pienamente il Regolamento sui diritti dei passeggeri che usufruiscono di servizi, anche crocieristici, marittimi
e su vie navigabili interne da e verso porti italiani.