Per il momento, parlare di Ogm in Europa vuol dire parlare di mais e soia che sono i principali prodotti geneticamente modificati attualmente autorizzato dall’Unione Europea. A gennaio 2013 l’Efsa ha lanciato un’iniziativa di trasparenza per permettere a chiunque (individuo o membro di una comunità scientifica) di esaminare e utilizzare gli insiemi di dati completi impiegati per la valutazione del rischio sul mais Ogm NK603. Rispetto al mais geneticamente modificato del tipo Mon 810, c’è una recente ordinanza della Corte di Giustizia dell’UE che ha dato ragione a un imprenditore italiano, che aveva messo a coltura a Vivaro sementi geneticamente modificate del mais, senza il via libera dello Stato. La Corte ha stabilito che la messa in coltura di varietà Ogm autorizzate dall’UE non può essere sottoposta a procedure nazionali. Ad aprile l’Italia aveva chiesto alla Commissione Europea di sospendere l’autorizzazione della messa in coltura di sementi del mais geneticamente modificato della Monsanto in Italia e nell’UE. Il Ministro della Salute Renato Balduzzi aveva inviato richiesta di effettuare una nuova valutazione del Mon810 alla luce delle ultime linee guida, definendo adeguate misure di gestione obbligatorie per tutti gli utilizzatori di tali Ogm. Nel frattempo si chiedeva di fermare l’autorizzazione del mais Mon810.

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